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 7 Riflessioni
 Chi ha paura della morale?
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anahiti
Villeggiante


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Inserito - 13/01/2004 :  00:37:46  Mostra Profilo  Visita la Homepage di anahiti  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a anahiti
Immagina la tua persona come un lago profondo con una piccola superficie. La superficie è la coscienza. Là è chiaro, di là procede ciò che noi chiamiamo pensare, ma la parte del lago che questa superficie rappresenta, è una parte infinitamente piccola.
Può essere la parte più bella, la più interessante, perché nel contatto con l’aria e la luce l’acqua si rinnova, si trasforma, si arricchisce. Ma le stesse parti che stanno in superficie cambiano incessantemente: salgono dal fondo, dall’alto s’inabissano, si formano sempre correnti, livellamenti, spostamenti, ogni parte d’acqua vuole a sua volta andare a galla.
Ora come il lago è fatto d’acqua, così il nostro io o la nostra anima è fatta di migliaia e milioni di parti, di un fondo sempre crescente, sempre in trasformazione, di ricordi e d’impressioni. Ciò che la nostra coscienza ne vede è la piccola superficie.
La parte infinitamente maggiore del suo contenuto l’anima non la vede.
Ebbene, a me sembra ricca e sana e capace di felicità quell’anima che procede a una continua , fresca immigrazione e scambio dalla grande oscurità verso la piccola zona di luce. La maggior parte degli uomini custodiscono migliaia di cose in se che non vengono mai alla chiara superficie , e che nel fondo imputridiscono e tormentano. Per questo, perché imputridiscono e danno tormento, queste cose vengono costantemente ricacciate giù nella coscienza, vengono considerate con sospetto e timore. Il senso di ogni morale è questo: quanto è riconosciuto per dannoso, non deve venire a galla! Ma niente è dannoso e niente è utile, tutto è buono o tutto è indifferente.
Ciascun individuo porta delle cose in se, che gli appartengono, che gli giovano e che gli sono peculiari, ma che non possono venire alla luce. Venissero fuori, dice la morale, sarebbe una disgrazia, ma forse sarebbe proprio una fortuna perciò tutto deve venire alla luce e l’uomo che si sottopone alla morale,impoverisce.
leda cossu
Senatore


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Inserito - 13/01/2004 :  07:57:56  Mostra Profilo  Visita la Homepage di leda cossu  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a leda cossu
Studiavo in igiene a scuola le vasche di depurazione dell'acqua. Erano molte, con sassi di varia grandezza, strati d'argilla.
L'acqua scorre, non rimane mai ferma. Sperimenta il mondo, si depura, vive.
La vita è un movimento continuo, da dentro a fuori e da fuori a dentro. Non solo dentro, non solo fuori. Pulsa come un battito di cuore, un respiro: contrazione, espansione. Quando si ferma del tutto.. il diagramma delle pulsazione diventa piatto...
Quando la vita, il corpo sono costretti per molti motivi all'inattività qualcosa spunta più vivido in questo spazio vuoto: le immagini, i pensieri, i sentimenti...
Quando la vita, come l'acqua scorre, animali, piante, piccoli organismi faticano a popolarla... si dice allora... com'è pulita, come per i ruscelli di montagna. Ma quando scorre troppo, è tantissima, diventa vorticosa, trascina con se alberi, argini, case... la vita muore ed anche il fiume nei gomiti, nelle curve si ostruisce, si ferma.

C'è una città che si chiama Armonia, il re si chiama Io Superiore, il suo territorio è vasto. Per attraversarlo deve abbracciare Natura, un'ampia laguna dove la vita ferve, dove arrivano fiumi, ruscelli. Senza passare per Natura non può raggiungere, tornare in Armonia. Non può restare per sempre in Armonia, diventerebbe tristissimo e perderebbe il suo Regno.
I percorsi di Natura sono molti, a volte il fondale è così basso che può fermare il tuo passo, farti scivolare, inabissarti o così tortuoso il fondale che devi far attenzione a vedere ogni tanto la superficie per non perdere la direzione..
Ed è così che il Re "Io Superiore", dovendo comunque, a volte con gioia, altre con dolore, attraversare Natura per mantenere il contatto col suo Regno impara giorno per giorno ad orientarsi.

Mille pensieri gli indicano la direzione da prendere, per allontanarsi o per tornare. I pensieri non hanno corpo, non consumano energie, debbono sempre imparare a conoscere le risorse del corpo. Devono fare esperienza, diventare coscienti. E così il Re cerca, cerca di imparare, ricordare ed insegnare ai Pensieri una piazza dove orientarsi, sostare, incontrare il mondo. Una bricola dentro alla Laguna Natura, dove attraccare: il cuore. La bricola accoglie molluschi, organismi, altri naviganti.

Ed è là, per il cuore, che prima di decidere il tragitto indicato dai Pensieri... fa loro fare una passeggiata, un attracco, una sosta.
Questa bricola, il cuore, è un luogo sacro, dove anche il Re quando sosta fa un inchino. Senza di lei perderebbe l'orientamento... nel suo stesso Regno.

Edited by - leda cossu on 13/01/2004 08:04:19Vai a Inizio Pagina

falug
admin


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Inserito - 13/01/2004 :  22:50:17  Mostra Profilo  Visita la Homepage di falug  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a falug
Hai detto tu stessa che la parte cosciente è infinitamente piccola. Il resto dell'iceberg è nascosto, può parzialmente emergere se qualche parte dell'iceberg emergente crolla. ma ciò dipende da fattori esterni, non controllabili.
Allora ciò che conta è la parte cosciente ed il controllo che noi ne abbiamo; lì sta il nostro merito o demerito.
La morale poi è qualcosa di ancora più indefinito. La morale di base è quella che serve a salvaguardare la continuità della specie ed a farla stare sempère meglio sulla faccia della terra. La nostra intelligenza e consapevolezza l'ha ammantata di vari orpelli, ma se guardiamo bene , sempre lì si arriva.
Falug

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