Elena Fiorentini
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Italy
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Inserito - 28/02/2007 : 14:54:28
Festa in famiglia
Il carnevale dei giocattoli di Didi
La mamma della padroncina, una bimba bionda e paffuta, aveva acquistato un vaporoso tulle nero con dei ricami dorati, per dare una nuova veste capricciosa ed elegante allo stesso tempo al grande pianoforte a coda del salotto di casa. Le bamboline, Cicci e Titti,che se ne stanno tutto il giorno ferme ed immobili ad osservare un po' annoiate il mondo che si muove frenetico intorno a loro, si sono risvegliate dalla loro pigrizia, perchè hanno trovato in quel bizzarro travestimento l'idea di organizzare una festa e rinnovarsi un po'. Per fare una festa è importante avere degli invitati, altrimenti che festa è? Cicci e Titti pensano di invitare Arlecchino, che accetterà di buon grado e sarà il primo della numerosa schiera di amici che accorreranno numerosi. Arlecchino si è trasferito da poco sul pianoforte, dopo che era uscito dal "Libro del teatro" e da un po' di tempo se ne stava silenzioso appoggiato alla lampada del pianoforte e pensava. Come era avvenuta la scalata del pianoforte di Arlecchino? Con una leggera pressione delle mani sul pesante cartoncino pre - ritagliato, la padroncina di casa aveva staccato i personaggi, i mobili e gli arredi per potere allestire una commedia teatrale per i suoi amichetti. Arlecchino era uscito dal libro in questo modo e ora, tra frizzi e lazzi, camminava e saltava tra un libro e l'altro, saliva e scendeva dagli sgabelli fino a raggiungere il coperchio del pianoforte a coda, spesso aiutato dalla padroncina che gli dava un leggero buffetto. Sul pianoforte si trova bene, con sua grande soddisfazione, perché, malgrado tutto, è ancora imperfetto, è fatto di carta, è molto fragile, a stento riesce a reggersi, senza i fili com'è e senza una struttura di legno e gesso. Il pianoforte, più che uno strumento musicale, in una famiglia dove, oltre alle regole di un normale comportamento civile, regna una certa fantasia, è usato spesso come succursale di un laboratorio tuttofare. Il libro - teatro Il libro, da cui era sbucato fuori in maniera così provvidenziale Arlecchino, è molto particolare. Terminato di usare, il libro è malridotto, non resta più nulla, salvo la copertina: il resto, oh meraviglia, è diventato teatro...guardate...: c'è un piccolo boccascena , con due spalliere per tenerlo in piedi, c'è la servetta, Colombina, donna Rosaura, Pantalon de'Bisognosi, il bel Florindo, insomma tutti i personaggi veneziani della commedia dell'Arte, gli arredi, i mobili per le scene in casa e per il giardino, un albero, una fontana con una panchina. ***
*** ** * Le due bamboline, Cicci e Titti,hanno volgoa di divertirsi e siccome sono molto ambiziose danno l'ultimo tocco al loro abbigliamento e si trasformeranno in due vere damigelle. decidono che quando tutti andranno a dormire e la casa sarà silenziosa, cercheranno le mascherine, dirameranno gli inviti e prepareranno il rinfresco per la festa. * ** "Lei, sior Lustrissimo " la Cicci e la Titti, che , sono nate per divertire le bimbe del popolo e sono state acquistate sul mercato del sabato, ma vogliono posare da dame eleganti e pensavano che "Lustrissimo" fa più fino che non "Illustrissimo, oppure egregio signore" ma siccome non parlano mai con nessuno, le poverine non sanno più quel che dicono. ***
"Lei, Sior ...oh benedeto....signore, sì, parliamo con ela!" ripetono, facendo un inchino e parlando tutt'e due insieme. Chi avevano visto la Cicci e la Titti, le due damigelle? Ma sicuro, proprio lui, Paperon de' Paperoni in giro per il mondo. Paperone aveva fatto prima una nostalgica puntatina nel Klondike, poi, via, in cerca di nuove avventure in Europa, in Italia: Roma, Napoli, Venezia, Milano... "C'è festa grande questa sera" ribattono Cicci e Titti, le bamboline, che oggi si sentono molto importanti: "Saremmo liete, io, Arlecchino, Colombina, la signora Rosaura, ( i personaggi del libro - teatro....se volesse intervenire... ci divertiremo moltissimo..." Il vecchio gentiluomo si guardò intorno, sorpreso. C'era da bere e da mangiare e la compagnia si stava animando. Alcuni abitanti di Paperopoli erano già arrivati, ma vide la Banda Bassotti e la Trudi che aveva portano un cestino con la spesa, per collaborare al rinfresco. Pensò che era meglio restare.
*** I suonatori Approntato il rinfresco, ecco arrivare uno alla volta i suonatori. Venivano da ogni angolo del palazzo, alcuni avevano gli abiti strappati, nessuno aveva pensato che si potevano ricucire e ad alcuni usciva un pochino di imbottitura. Era per il troppo amore del loro bambino, un piccolo tiranno, bello..ahhh sì... bello e tiranno...Dovete sapere che ogni giocattolo sceglie il "suo" bambino e non il contrario, come si crede comunemente ed è per questo che i giocattoli hanno tanta pazienza. Alcuni di mestiere fanno il " peluche" facendosi quasi soffocare alla sera quando il bambino cerca di prendere sonno. Qualche volta vengono scaraventati a terra e altre volte...orrore...le mamme li ficcano nella lavatrice per pulirli e disinfettarli, vita dura, ma con qualche soddisfazione se verranno custoditi gelosamente anche quando i bambini diventeranno adulti. Ci sono anche dei clown e dei giocolieri. Il più divertente è forse un ometto di legno che a braccia aperte scende da una scala a pioli asimmetrici: lo chiamano anche l'omino ticche - tacche . Si sente il ticchettio delle sue braccia contro il legno fino al suo arrivo, con allegria, fino in fondo alla scala e ogni volta gli spettatori applaudono e scoppiano a ridere. Erano venuti tutti, al di là di ogni aspettativa. Si prevedeva un grande successo, per molti e molti anni/giochi si sarebbe continuato a parlare della festa sul pianoforte a coda organizzata dalle due bamboline Cicci e Titti. Cessate le danze, gli scherzi, le risa, alle prime luci dell'alba quatti quatti, i festaioli ripresero il loro ruolo di sempre. Solo gli abitanti dell'appartamento dove si era tenuta l'allegra riunione, non riuscivano a capire il perché del disordine, i ditali del cestino da lavoro rovesciati, alcuni semipieni ancora di una sostanza dolciastra. Le tazzine giocattolo e i minuscoli bicchierini non erano bastati per tutti. La caduta dal bongo Cicci e Titti, le bamboline, avevano l'aspetto stanco, una aveva la gamba rotta per una caduta. Aveva voluto danzare una danza africana sul bongo, ma era maldestramnete schizzata fuori dal tamburo ed ora giaceva a terra con il femore sbriciolato. La gamba, fatta di gesso come tutte le bambole, tranne le bambole - pigotte, che facevano comunella per conto loro, era andata in frantumi cadendo sul duro pavimento di marmo. Ora Cicci e Titti, dopo le follie della notte scorsa, sono di nuovo immobili sul pianoforte, la Titti, con la gamba rotta, ogni tanto fa una piccola smorfia di sofferenza, ma non se ne accorge nessuno. La padroncina, la piccola bimba bionda e paffuta, non se occupa più, ora ha ben altri interessi per il capo, prima o poi le bamboline verrano messe in un angolo, ma c'è ancora del tempo. Per ora Cicci e Titti stanno ripensando ai fasti passati e al grande successo della festa. A forza di pensare e ripensare sono rimaste immobili, sono estasiate per quello che hanno saputo fare. Alcuni dicono che sono montate in superbia, ma io non ci credo.
Voi che ne pensate? Da tempo oramai sono sul pianoforte, fotografate dal reporter, avvolte nel prezioso tulle e vi assicuro che non risponderanno a nessuna domanda facciate loro. Non organizzeranno più feste, questo sembra sicuro...a meno che...una nuova intrigante, divertente e matta copertura del grande pianoforte del soggiorno dia loro qualche altra pazza idea.
ehi, tu... da dove sbuchi? ohhh, sei sul Ponte di Rialto...bello... Lo so che ti dobbiamo ringraziare per le foto e per le notizie che ci ha mandato...calma...calma ...non hai bisogno di ricordarmelo, ci sarei arrivata anch'io: [/i]
Grazie, Livio
Elena Fiorentini
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