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 La nuvola e il mare
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Cri
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Inserito - 09/01/2006 :  19:43:40  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Cri Invia un Messaggio Privato a Cri
La nuvola e il mare


C’era una volta una piccola nuvola bianca che viveva felice insieme alle sue compagne sopra una grande catena montuosa ai confini del mondo. La nuvola era veramente piccina e sembrava un tenero batuffolo di cotone in mezzo a grosse meringhe di panna montata. Era buffo vederla correre dietro alle sue simili che lentamente attraversavano il cielo coprendo di volta in volta i diversi lati delle montagne. Per la piccola nuvola quello spettacolo era ogni volta una sorpresa, cime innevate si alternavano a verdi radure, da lassù poteva vedere esseri a due gambe che si affannavano a salire sulle montagne più alte, mentre altri dotati di quattro zampe saltavano senza difficoltà da un dirupo all’altro, nelle valli poi si ergevano piccole costruzioni colorate brulicanti di vita. La sera le nuvole si fermavano dietro un monte e si godevano lo spettacolo della luna che illuminava il cielo stellato. Ogni giorno l’avventura ricominciava, in armonia con i lunghi cicli della natura. La piccola nuvola bianca pensava che quello fosse tutto il mondo e quando un giorno sentì raccontare da un grosso nuvolone grigio di terre lontane in cui le montagne erano sostituite da infinite pianure e grandi distese d’acqua, si incuriosì tanto da cominciare a fare fantasiosi sogni su mondi sconosciuti ancora da esplorare. Passò qualche tempo, ma la nuvola bianca pensava sempre a ciò che c’era oltre l’orizzonte e non provò più interesse per le sue maestose montagne. Così, una mattina, prese un’importante decisione, salutò le sue grandi compagne di vita e si allontanò. Dopo alcuni giorni di viaggio giunse ad una pianura enorme, nulla di paragonabile alle anguste vallate cui era abituata. Le costruzioni qui erano molto più grandi e c’erano molti più esseri a due gambe che si muovevano in modo più frenetico. E poi c’era una lunga distesa d’acqua che attraversava sinuosa la grande pianura perdendosi all’orizzonte. La nuvola bianca pensò di aver trovato il posto di cui aveva sentito parlare dalla grande nuvola grigia e decise di fermarsi per scoprire le meraviglie di quel luogo. Dopo alcuni mesi però la nuvola bianca si stufò di quel paesaggio che non riusciva ad affascinarla come le sue montagne. I colori della terra erano meno brillanti, il cielo coperto da fumi nerastri ed il lento fluire del serpente d’acqua appariva monotono. La piccola nuvola era delusa e l’entusiasmo iniziale aveva lasciato il posto all’amarezza, così, approfittando di una leggera brezza primaverile si lasciò portare via, sperando di tornare presto a casa. Alcuni giorni più tardi non aveva ancora raggiunto la sua meta e si sentì d’improvviso prendere dallo sconforto. Si era allontanata ormai da molto tempo e la delusione si stava ora tramutando in nostalgia e malinconia. Desiderava la compagnia delle altre nuvole, il rassicurante abbraccio del suo cielo stellato e le creste innevate dietro cui nascondersi per ammirare lo spettacolo della vita. Si sentiva sola, e cominciò a perdere la speranza di poter ritrovare la strada di casa. Era in pieno sconforto, quando d’un tratto, da lontano, intravide qualcosa di incredibile. Il verde della terra finiva nell’azzurro del cielo, ma no, non era cielo, si muoveva, ondeggiava ed emetteva un sordo fragore. Cosa poteva mai essere? La piccola nuvola bianca lasciò andare i suoi mesti pensieri e si spinse più velocemente verso quel mistero. Quando fu più vicina rimase strabiliata, davanti a sé la terra finiva….nell’acqua! Incredibile, una distesa immensa, possente, di acqua spumeggiante che si infrangeva con delicata potenza sulla terra lambendone la superficie e ritraendosi in una danza senza fine. Uno spettacolo entusiasmante. La piccola nuvola bianca era veramente estasiata, capì allora che ciò che aveva visto non era tutto il mondo e che quello che aveva davanti era uno spettacolo degno delle sue montagne. Si sentì così appagata da quella vista che si dimenticò dei cupi pensieri che l’avevano rattristata nei giorni precedenti e danzando nel vento si avventurò sul grande mare. Quanto più avanzava tanto più aumentava in lei il fascino e la curiosità per ciò che vedeva. Acqua in tempesta, onde rabbiose alternate a lunghi momenti di calma e serenità. Strani abitanti che nuotavano come milioni di uccelli in stormo a volte così grandi da dominare con la loro mole l’orizzonte. E la sera poi, lo spettacolo non era da meno. Il sole si spegneva all’orizzonte tingendo il cielo di mille colori e la luna lasciava una lunga scia d’argento come una via da percorrere verso la felicità. La nuvola bianca era all’apice della gioia, e provò il grande desiderio di far parte di quel mondo meraviglioso. Si ricordò allora di un monito delle nuvole più anziane che avvertivano di porre molta attenzione al quantitativo di acqua da spargere per far piovere, pena il rischio di dissolversi completamente. La piccola nuvola decise che valeva la pena affrontare la paura di potersi perdere per sempre, così raccolse tutto il suo coraggio e si preparò a far piovere. Piccole gocce caddero nel mare, seguite da scrosci più potenti fino ad arrivare ad una pioggia torrenziale, e, alla fine, della nuvola non rimase più nulla. Ora era parte del mare, libera di andare dal fondo alla superficie, di attraversare barriere coralline e banchi di pesci multicolore. Era un mondo infinito, così vario da non lasciare il tempo di abituarsi a nulla. Per la piccola nuvola bianca era cominciata una seconda vita, piena e ricca. Non c’era più posto per la solitudine, per la nostalgia. Era piena di gioia per ciò che vedeva, faceva parte delle onde e si lasciava portare dove il destino voleva. Non aveva più desideri o mete prefissate. Tutto era al contempo vicino e lontano, tutto era lì per essere vissuto; in un momento la corrente cambiava e le maree la portavano verso nuovi lidi. La piccola nuvola capì allora cosa era la felicità. Vivere del giorno, degli incontri, dei cambi di direzione che di volta in volta si susseguivano con continua meraviglia. Era felice, sì, proprio felice ed allora si sentì pronta a tornare a casa, dalle sue compagne, per condividere con loro questa splendida emozione, raccontando le meraviglie che aveva visto e diffondendo la grande emozione di gioia che stava vivendo. Purtroppo però non sapeva come fare, visto che ormai era acqua e non vi era alcun modo per il mare di arrivare alle montagne. La vita le venne così incontro e l’ennesimo cambio di corrente portò la nuvola bianca in un posto che non aveva ancora mai visto. Si trattava di una terra circondata dal mare in cui l’acqua ribolliva e, in alcuni punti, si incanalava in condotti sotterranei che poi sfociavano con violenza all’esterno facendola evaporare. La nuvola capì allora cosa doveva fare. Raccolse tutte le sue gocce e si diresse verso il canale. Al momento opportuno chiamò a sé tutte le sue forze e quando venne proiettata in aria sotto forma di vapore si diede una grande spinta per evitare di ricadere nell’acqua e si addensò così da ridiventare nuvola. In pochi secondi aveva compiuto il miracolo. Ora era tornata nel cielo. Sotto di lei il grande amico mare, davanti a lei il suo futuro. Il vento prese a soffiare e ben presto la nuvola vide le cime delle montagne e sopra di loro le sue care compagne. Quando le altre nuvole videro la piccola nuvola bianca non ci potevano credere. Il vento aveva portato notizie di perdita e distruzione, ma ora davanti a loro stava arrivando una splendida luminosissima nuvola allegra. Inutile dire che l’accoglienza fu entusiastica e per anni la piccola nuvola raccontò le mille avventure che aveva vissuto condividendo la sua gioia e serenità. Molte nuvole intrapresero così lo stesso viaggio sperimentando le stesse grandi emozioni. Il vento da allora ha portato milioni di candide nuvole a vedere il mare. Alcune vi sono entrate, altre lo hanno rimirato dall’alto, altre ancora vi vivono ancora oggi. In ogni caso il miracolo del grande viaggio verso la felicità si era compiuto ed ancora oggi le nuvole raccontano con il loro fluire la magia della vita che scorre, nel cielo, nel mare, ovunque.


   
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