L'anniversario della scoperta dell'America era stato correttamente inserito nel calendario con la data del 12 ottobre, ma una delle tante disavventure di server ha eliminato dal "calendario eventi" i giorni dal 9 ottobre in poi, come e' possibile verificare.
Le vie misteriose della telematica hanno poi causato il resto e cioe' la lettura automatica della data come 12/10 (decimo giorno del mese di dicembre) anziche' 10/12 (dodicesimo giorno del mese di ottobre).

Pertanto ci sono solo tre possibilita':

- chiedere a Colombo di riscoprire l'America in data 10 dicembre
- modificare in tutti i testi della galassia la data della scoperta dell'America nel 10 dicembre per poter confermare quando descritto dal nostro calendario eventi e chi si e' visto, si e' visto
- trovare chi ha inventato i computers e chiedergli per quale motivo quel giorno ha saltato l'appuntamento con i suoi amici al tennis.

Verra' emesso un editto da parte della municipalita' di Concerto City appena sara' stata presa una delle tre decisioni.

Fino ad allora i concertisti sono pregati di rispondere ad eventuali domande sulla data della scoperta dell'America con :"il 10 dicembre".

Chiunque sara' scoperto a rispondere con la data corretta all'eventuale domanda sulla scoperta dell'America, verra' condannato a non usare il mezzo telematico per dieci giorni ed a iscriversi invece ad un corso di tennis.

D'ora in poi qualsiasi anniversario di qualsiasi evento potra' essere confermato solamente dopo l'approvazione da parte della municipalita' di Concerto City.

Se il computer non va dalla montagna, la montagna va dal computer.

Deciso ed approvato, addi' 9 dicembre 2002

La municipalita'

Non era l’11 ottobre del 2002, no, altrimenti avrei visto ancora la danza delle foglie gialle sul nocciolo in giardino. Era il 9 dicembre del 2002... inequivocabile data, l’ho riconosciuta sulle dita rosa violetto della collega che aveva incautamente scordato a casa i guanti. Eppure il colonnello Giuliacci fu chiaro la sera precedente: “domani al risveglio l’Italia si troverà immersa nel Generale Inverno, quello vero, con tutto il suo gelido esercito”.

Quella stessa sera la mia testa si servì una spremuta... si, una spremuta di meningi, perché voleva assolutamente ricordare un anniversario importante, senza tuttavia riuscirci. I neuroni continuavano a suggerire che la scoperta dell’America era avvenuta in autunno, ma gli avanzatissimi congegni computerizzati indicavano l’inverno.
Non avevo molta fiducia nei miei neuroni, considerate tutte le volte che mi hanno lasciato fare errori, ed ero tentata di dar credito al genio che viaggia su sistema binario. Eppure, mi dicevo, tutti quei documenti, tutti quei libri, tutti quegli esperti, non possono essersi ingannati così alla grossa!

Stavo per rinunciare ad ogni ulteriore ragionamento con una semplice alzata di spalle quando su Concerto leggo la spiegazione fornita da Rob o’ Cop, l’alter ego umano del calcolatore. Il computer ha commesso un errore! Evvaaaaiiiii! Avevano ragione i miei sparuti neuroni, si ricordavano bene la fatidica data scritta nel sussidiario delle elementari! “Perdonatemi carissimi, come ho potuto dubitare di voi?” (Beh, sapete, sono già in pochi, se non li tratto bene se ne vanno indignati, e poi io come faccio a pensare?)

Tutto si concluse per il meglio, e vissero tutti felici e contenti.

Solo avrei una curiosità che vorrei tanto soddisfare: mi domando cosa avrebbe pensato di tutto ciò il caro Colombo...
“driiiiiin” scusate, suonano alla porta. “Chi è?”
“Sono Colombo!”
“Che meravigliosa sorpresa!! Venga, la prego si accomodi, è il cielo che la manda! Io vorrei tanto sapere da lei cos...”
“Un momento! Qui le domande le faccio io: dov’era lei alle 16.00 del 9 dicembre?”
Sigh che delusione... non bastava il computer, ci mancavano gli errori degli sceneggiatori! “Tenente, venga, non l’aspettavo ma si accomodi. Vuole una cioccolata calda... sa, con questo freddo! Ehm... già che c’è, me lo farebbe un autografo?”