“Forse perché non era una buona ragione per separarsi”, pensai tra me e me, senza osare dirlo.

La sera successiva la mia già non tanto solida fede nella casualità e nelle coincidenze fu messa a dura prova.

Ammetto che andavo alle conferenze settimanali del rabbino della nostra comunità specialmente per saziarmi delle sublimi brioches con ripieno di tonno e cetrioli che adornavano il tavolo e che gli ospiti divoravano prima dell’inizio della lezione, però per la prima volta non avevo mangiato quasi nulla, mi ero seduto per primo direttamente nella sala delle conferenze, ero spossato, la giornata era stata particolarmente importante al lavoro, avevo anche mal di pancia, non so per quale motivo non ero riuscito a starmene a casa. E invece di rimanere a bocca aperta per le squisite brioches, rimasi a bocca aperta per quanto ascoltai.

Il rabbino iniziò a parlare di questioni leggere, il saggio senso delle Scritture elaborato con intelligente interpretazione e narrò come esempio una vicenda che mi fece sobbalzare, incredulo, tanto era simile a quella che solo la sera prima mi era stata raccontata dalla mia cara amica.

A meno che non sia stata una coincidenza e a quel punto, mi chiesi, ma perché la mia amica e il rabbino non si erano parlati direttamente, anziché organizzare misticamente il mio mal di pancia e la mia stanchezza di modo che non mi soffermassi come al solito al buffet e prestassi invece attenzione alla lezione?

Ma presto la mia muta e ironica contestazione lasciò il posto all’attenzione alla soluzione che secoli fa Shimon Bar Yochai diede al problema esposto dalla mia amica e forse dal passato avrebbe potuto trasmettere un’idea al presente, come se avesse ascoltato dal passato quanto stava avvenendo alla coppia che si era separata e soffriva evidentemente d’amore.

Era un aneddoto che si rifaceva alla kabballah, la mistica ebraica, mentre di solito il nostro rabbino teneva lezioni in cui parlava dell'interpretazione del rabbinato ortodosso delle Scritture, la mia personale impressione è che a volte l'interpretazione ortodossa è un po' come ascoltare la paura, quella kabbalistica è come ascoltare l'amore.

Shimon Bar Yochai era anch'egli un rabbino di cui si narrava che sapesse prevedere il futuro, viene considerato una delle più grandi figure del popolo di Israele, visse duemila anni fa ai tempi della conquista romana della terra di Israele, fu colui che scrisse lo Zohar, il testo mistico che si dice narri il cuore della Torah, il superamento dell'interpretazione letterale per la ricerca del significato dell'esistenza comune a tutta l'umanità.

Due coniugi si recarono dal rabbino Shimon Bar Yochai e gli chiesero il permesso di separarsi, perchè non potevano avere bambini. Shimon Bar Yochai rispose :"se così avete deciso, non posso convincervi del contrario, però vi devo chiedere solo una cosa, per potervi dare il permesso che mi richiedete. Quando vi siete sposati, avete fatto una grande festa gioiosa, ecco, io vi chiedo, adesso che avete deciso di separarvi per un motivo così serio, di organizzare una festa identica a quella del vostro matrimonio".

I due coniugi accettano il desiderio del rabbino e organizzano una grande festa, simile a quella della loro cerimonia di nozze, a sera l'uomo non riesce a tenere gli occhi aperti e, prima di addormentarsi, dice alla donna :"io desidero che tu prenda da questa nostra comune casa che ha visto la nostra gioia, la cosa più preziosa che ci sia per te e la tenga tu". E cade nel mondo dei sogni e non si rende conto che la donna lo prende per le spalle e lo trascina via.

Il mattino successivo l'uomo si risveglia e si ritrova nella casa dei genitori di lei e, stupito, chiede alla donna :"ma perchè mi hai portato qui?". E la donna gli risponde :"mi avevi detto di portar via la cosa più preziosa che c'era in quella casa e la cosa più preziosa per me eri tu".

I due tornano dal rabbino che dice loro :"bene, allora adesso tutta la comunità pregherà affinché voi possiate avere bambini".

E perché mai, ha domandato retoricamente il conferenziere a noi che ascoltavamo affascinati, il rabbino Shimon Bar Yochai non ha pregato affinché i due coniugi potessero avere figli fin dal momento in cui essi si sono presentati da lui chiedendo di dividersi? Perché prima di tutto dovevano trovare se stessi e comprendere quello che erano l'uno per l'altra.

Ecco, quando la mia amica mi aveva raccontato della storia di sua cugina e di suo marito, mi ero sentito triste e quando mi aveva detto della depressione di lei, non avevo potuto fare a meno di pensare che potesse essere causata all'amore che ancora li lega.

E ho riportato la soluzione di Shimon Bar Yochai, lo scrittore dello Zohar, "il libro dello splendore", lo specchio dell'animo umano, alla mia amica, affinché consigliasse in modo simile sua cugina. Sono stato scelto come messaggero tra due epoche? Oppure è stata solo una... mistica coincidenza?

Roberto Mahlab