Batte il mio cuore in sincrono con la campanella che annuncia l'arrivo del treno delle 12.
Un treno senza ritorno.
Il bimbo che mi siede accanto non sa che i suoi sogni resteranno a vagare nel limbo dell'aria di un agosto assolato.
La donna che mi parla gentile non immagina di dover scendere al capolinea della vita nel rombo assordante di un lampo improvviso.
Ho freddo.
Ho caldo.
Serviranno i miei pochi anni a barattare le ossessioni di mandanti sconosciuti, protetti da cortine di parole interessate?
Vorrei essere vento per volare lontano da quello che sono.
Vorrei essere musica per sentirmi ancora felice dell'armonia del mondo.
Vorrei essere coraggioso per poter decidere ancora di me, da me.
Ed io posso.
Oggi, con il treno delle 12.00 , è arrivata la mia scelta di libertà.