Elena Fiorentini
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Italy
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 Inserito - 20/05/2005 : 14:58:20
Una strana storia
***Milano, 18 novembre 2002
Cari amici,
Questo racconto mi è stato fatto da un'amica che a sua volta raccolse la descrizione di questi fatti inspiegabili da uno dei due protagonisti, che anch'io conosco e che non ho ritenuto di dovere importunare per una maggiore correttezza nel riferire alcuni dettagli.
La protagonista infatti rifiuta di tornare su questi argomenti per non essere nuovamente tormentata da un terribile mal di testa e da una angoscia profonda che poi non l'abbandonerebbe giorno e notte.
L'ultima volta che le capitò di parlarne dovette stare chiusa in casa al buio per oltre un mese con disastrose conseguenze per le sue precarie finanze.
Nina, nome di fantasia della nostra eroina, inventato per proteggere la sua privacy, prima di venire in Italia a perfezionare la sua tecnica vocale di "belcanto" , era ancora iscritta alla facoltà di medicina e si esibiva nei locali della sua città.
Con una ghirlanda di fiori al collo, cantava canzoni hawayane , accompagnandosi con l'ukelele.
La sua figura rotondetta, i grandi occhioni neri, i fiori e il minuscolo chitarrino ne facevano un personaggio più tahitiano alla Gaugin che non un abitante di una città americnizzata ome può essere Honolulu.
Certo, anche Nina si gettava in acqua incontro alle navi giunte al porto e una volta, da ottima discendente di isolani, si gettò nel canale di Panama dal grande transatlantico, stanca di attendere che la burocrazia desse l'OK per il passaggio da un oceano all'altro.
Un ballerino, mimo e attore, della compagnia per la quale lavorava , le propose di rappresentare un episodio molto noto ai discendenti dei nativi, riguardante le antiche credenze hawayane prima dell'avvento del cristianesimo.
Il tutto avrebbe dovuto assumere un tono scherzoso , tra l'irriverente e il faceto, e avrebbe dovuto creare un'atmosfera di grande allegria, come di fatto avvenne.
Gli anziani dell'isola che assistevano alle prove , più costernati che esterefatti, scongiurarono vivamente i due imprudenti perchè non offendessero gli Dei.
Nina interpretava la giovane bellissima figlia della Divinità, che, nella leggenda tramandata d generazione in generazione, aveva deciso di sposare un bellissimo principe, ma, ahimé, mortale.
La punizione tremenda non tardò a manifestarsi , alla bellissima Dea, nella leggenda, caddero le braccia.
Come simulare questo grave episodio in palcoscenico?
Nina decise che le sarebbe caduto un dente.La scenetta venne simulata con grande divertimento del pubblico e con molta malizia da parte degli attori.
Che cosa accadde al principe? Questo episodio non mi è dato di ricordare.
Johnny, il ballerino, simulò una distorsione alla caviglia e si mise a zoppicare vistosamente.
Rientrati dopo lo spettacolo ciascuno nella propria abitazione, gli Dei si presero la loro rivincita, se di rivincita da parte di Onnipotenti Dei si può parlare.
Nina si addormentò profondamente, ma si svegliò di soprassalto per un dolore terribile alla bocca. Il dente, un incisivo perfettamente sano, si era tranciato ai bordi della gengiva. Successivi controlli medici non seppero dare nessuna spiegazione logica o scientifici del fatto.
E Johnny?
Mentre a Nina si spezzava il dente , a Johnny, in modo altrettanto inquietante, nel sonno si fratturava il metatarso del piede sinistro.
Gli Dei si erano fatti rispettare .
Capite ora perchè Nina raccontò pochissime volte questi fatti misteriosi.
Che accadde Nina?
Dopo una permaneza in Europa di circa dieci anni, rientrò ad Honolulu dove tuttora si guadagna da vivere molto dignitosamente, insegnando il "belcanto" agli aspirnti cantanti lirici che si recano da lei da ogni parte del South Pacific, avendo assunto un'aria severa da maestra e avendo perso quello spirito troppo giocherellone che l'aveva vista protagonista di fatti inspiegabili.
Cordiali saluti
da Elena Fiorentini
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