Milano, 25 giugno 2008
L'esame di Alice Baccalini
ore 15,30
Aria rovente, oggi in sala Puccini. L’aria condizionata non era stata ancora inventata quando i frati fondarono il convento divenuto in seguito sede degli studi musicali e così restò fino ai giorni nostri.
Alle 15.00 l’insegnante di Alice, dal palco degli esaminatori, che si trova nel lato opposto al palcoscenico, invitò l’esaminanda ad iniziare.
La ragazzina attese l’entrata degli ultimi arrivati e, ristabilito il silenzio, iniziò. Il programma durò un’ora e un quarto, con una pausa della durata pochi minuti al termine della ballata in fa minore di Chopin.
Il programma divenne ancora più complesso, se possibile, con Brahms, Debussy e Scriabine.

Lo sgabello
Lo sgabello scricchiolava ad ogni infinitesimo movimento; Alice tentò di sostituirlo con uno meno scalcagnato, ma il tentativo non produsse i risultati sperati. Malgrado lo sgabello, che ad un certo momento non notammo più, Alice suonò tranquillamente fino alla fine.
Il programma d'esame consiste nel suonare dei brani scelti dal candidato nei quattro gruppi del programma ministeriale. Si tratta di una lunga e complessa preparazione, infatti lo studio del pianoforte si sviluppa in oltre dieci anni di studio appassionato, che viene coronato dall'esame finale, consistente in un concerto pubblico.

ore 16,15

...si potrà prevedere la "lode"?
Il programma di Alice è durato un'ora e un quarto, tempo massimo consentito (il tempo minimo è di 45 minuti). Ora è venuto il momento
della prova di cultura, in cui deve dimostrare di conoscere i concerti per piano e orchestra.

Uno degli esaminatori sollecita la candidata, che sul palco, dimostra una grande sicurezza, a riposarsi un momento e poi di eseguire la cadenza dal concerto di Beethoven.
E' la classica richiesta per aumentare la votazione. Con la cadenza la candidata mostra una volta di più la padronanza tecnica e musicale. ”Ecco la “lode” pensai fra me, trattenendo il fiato.
Alice non riposa, ma quasi subito inizia ad eseguire con grande maestria la cadenza, molto complessa e difficile.
Non so come abbia fatto a reggere senza fare errori, con il caldo che fa sudare e rende le mani appiccicose, non c'è aria condizionata, non c'è un modesto ventilatore per arieggiare la sala, ma le mani volano, ci sono momenti di dolcezza, momenti di grande potenza, la marcia funebre di Chopin è memorabile, non la dimentircherò tanto facilmente. Immagino il caldo che deve patire Alice, e anche quello che devono sopportare i Maestri, che al termine di questo esame aspettano un'altra candidata.
Al termine il pubblico presente, numerosissimo, applaude, la cadenza è eseguita stupendamente.
Il pubblico ha contravvenuto alla regola che non prevede applausi durante un esame: ma nessuno degli esaminatori oso dire nulla.

ore 16,30
La cupola del Bramante
La tensione dell'attesa del verdetto salì alle stelle, il pubblico, emozionatissimo, si riversò nell'atrio e nel cortile.
C'erano i genitori, parenti, amici, numerosi compagni di liceo ed insegnanti.

Uscimmo tutti nel torrido cortile, la cupola del Bramante, con la sua eleganza, non bastò ad attenuare la tensione accentuata dall'attesa e dall'afa. Dopo avere Alice, i suoi genitori e alcuni amici, non mi restò che cercare sollievo al bar. Rientrammo in cortile con i cornetti in mano finché il padre di Alice la sollecitò. "Vai, ti vogliono".

Finalmente!
Entrammo in sala in massa, tutti in attesa con il viso rivolto verso l’alto. La studentessa in calendario per le 16,30 era in cortile ad aspettare il suo turno e il pubblico di Alice non si era ancora mosso. Si affacciò il maestro che comunicò il risultato: “Dieci e lode “.

Restai con il gelato in mani, mentre il viso si rigava di lacrime.
Uscii, abbracciai Alice, che si era allontanata per parlare con il maestro che l’aveva preparata fin da piccola, quando era ancora una bimbetta, che sorrideva felice di avere suonato alla perfezione un piccolo minuetto di Mozart per arrivare gradualmente a brani sempre più impegnativi.

Ancora una volta, grazie, Alice.
Grazie per la gioia che sai comunicare, grazie per il tuo impegno, per la tua fatica e che il futuro ti sia favorevole, te lo meriti.
Ti voglio bene, Alice.
Elena

Alice Baccalini