A passeggio per foto e fiori

dedicato
a Cristina Fossati
che mi ha ispirato ad andare alla ricerca delle fragranze dei fiori milanesi


foto di Livio Clava

Catturare la bellezza della natura, questo è quello che ci permettono le macchine digitali, che, senza aspettare il responso del tecnico di laboratorio, ci regalano luci e colori della natura.

Anche la nostra Vecchia Milano può diventare per pochi giorni all'anno, in primavera e in autunno, bellissima, ricca di poesia e di fragranze.
Allora le vie, le piazze e i giardini si riempiono di fotografi che catturano questi preziosi momenti.
Basta un improvviso favonio o la pioggia di Aprile, che quest'anno tarda, per fare cadere a terra i fiori, che si trasformeranno in frutti o bacche e sui rami si aprano prepotentemente i germogli che ora appena si intravvedono.

Glicini antichi si arrampicano sui muri delle case e dei palazzi fino i quattro o cinque piani.

Nella memoria dei glicini di Milano viene sempre citato il celebra glicine che fa da pergolato ad una trattoria sul Naviglio Grande, è superbo e si dice che abbia ben 400 anni, se c'è ancora.

Non solo i glicini ci donano i loro profumi, ma anche numerose altre piante, i lillà, ad esempio, che ho visto ieri nella zona di Lambrate ma che oggi non ho ritrovato. Gli ippocastani, che creano grande sofferenza alle persone che soffrono di allergia, in questi giorni mostrano superbe e profumate pannocchie bianche. Nei giardini le gardenie emanano delicate fragranze e i gelsomini che iniziano ad aprirsi e perfino sul mio balcone ho sentito il profumo delle petunie che in genere esalano un delicato profumo solo a sera quando fa molto caldo.

Elena

Belle le foto e belle le parole per raccontarci, senza dirlo, l' amore per Milano.