Inserito - 29/08/2005 : 14:47:32
L'insegnamento della musica nelle scuole medie ad orientamento musicale e nei licei Interessanti novità a proposito dell'insegnamento della musica sono contenute in un articolo del 7 luglio del M° Annibale Rebaudengo In merito alle proteste sull’assenze della musica nei licei in seguito a un documento ministeriale del gennaio scorso che disegnava una riforma della scuola che stava diventando miope e sorda, sono state firmate numerose petizioni con raccolta di parecchie migliaia di firme dietro invito dell’Università di Cremona ( Pavia), e di associazioni varie ( SIEM ecc.). Lo scopo era quello di sensibilizzare il Ministro dell’Istruzione alle ragioni della musica. Da allora sono usciti altri dieci testi ministeriali che poco alla volta hanno corretto la prima sciagurata bozza. Al di là di sempre possibili ritocchi, l’impostazione delle riforma della scuola superiore sembra oggi definitiva: grazie alle numerose proteste, ben diffuse dai media, la musica è ora presente. La sbigottita segnalazione della mancanza della musica nei licei diffusa dagli organi di stampa con vivaci interventi è stata indispensabile. Non osavamo credere ai nostri occhi quando finalmente si è vista riemergere la Musica tra le discipline nelle successive bozze. Scuole medie ad orientamento musicale Si è salvata la positiva esperienza delle scuole medie a indirizzo musicale di cui viene ribadita l’importanza formativa anche in funzione della preparazione strumentale per accedere ai licei musicali. E poi, finalmente, quella che stava per configurarsi come una sconfitta storica per la musica a scuola, sembra trasformarsi in un ragionevole successo, seppur con alcuni punti deboli. Nei licei Gli spazi Il quadro orario dei licei prevede tre spazi. - Nel primo sono inserite le discipline obbligatorie; la musica, oltre che 1) nel liceo musicale e coreutico, è presente in questo rassicurante spazio 2) nel liceo artistico e, in connubio con l’arte visiva (storia dell’arte – musica), 3) nel liceo linguistico, delle scienze umane e in quello economico. - Nel secondo spazio sono elencate gli insegnamenti a scelta dello studente, la musica è presente in questo spazio opzionale, ma senza connubio con l’arte visiva, nel liceo classico, scientifico e tecnologico. La nostra disciplina non è quindi più relegata nel marginale terzo spazio, dove sono previste eventuali insegnamenti facoltativi.
Il punto debole riguarda l’accorpamento delle due discipline artistiche, arte-musica. La multi - disciplinarità non è un disvalore o contraria alla cultura, suscita perplessità per la quasi nulla applicabilità immediata. Nella scuola italiana sono presenti docenti in grado d’insegnare arte e musica? Direi molti pochi. Forse in futuro, se la formazione dei docenti lo prevedrà, come lo prevede per chi insegna storia e filosofia, latino e greco, matematica e fisica, due lingue straniere ecc. Non sono ancora ufficiali gli obiettivi disciplinari della riforma, cioè programmi . Così conclude il M°Rebaudengo: "...Circolano alcune versioni, ma prima di commentarle, sarà bene fare una pausa per riprendersi dal grande spavento ora rimediato. ..." tutto è bene ciò che finisce bene, a parte l'eterno dilemma: quando ci saranno docenti ben preparati? Elena Fiorentini Edited by - Elena Fiorentini on 13/09/2005 22:30:04
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