Aveva afferrato un camice della mamma e, non avendo scuola, era andata a trovarla in ospedale...strepitosa, la quindicenne mi aveva spiazzato e mi aveva messo di buon umore, succede sempre con la Chiaretta.
Le visite al San Paolo sono sempre stressanti. Terminata la visita un 'altra coda allo sportello per un altro esame , poi un'altra coda alla macchina delle bevande calde, le CocaCole erano terminate, uno snack, una schiacciatina piuttosto dura alle olive e alle 14,30 mi incammino verso casa.
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Mi accascio su un divano, quando suona il telefono.
E' il mio cuginetto: ...che piacere...che gioia sentirti...
"E' morto papà".
A voce alta e ferma, ricacciando l'emozione, mi comunica l'ora e il luogo degli degli ultimi momenti della vita di mio zio.
Capisco una volta di più il motivo della mia inquietudine. Non mi reputo più sensibile di altre persone, ma altre volte nella vita ho avuto la percezione di eventi importanti. In questo caso si tratta della morte di una persona cara, di mio zio, fratello minore di mia mamma.
Domenica ha avuto i primi malori e ieri pomeriggio, il 9 giugno 2005, ha chiuso gli occhi per sempre.

E.F

La foto che ho trovato mostra l'interno della Chiesa prima delle numerose innovazioni.