Elena Fiorentini
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Italy
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Inserito - 05/01/2005 : 11:31:16
*** ** Pericolo scampato dai "racconti di Zia Rosy" di Elena Fiorentini **Durante uno degli interessanti viaggi Zia Rosy ebbe modo di ascoltare questa storia che vi ripropongo. I protagonisti non dimenticarono mai il pericolo scampato. I due bambini, Lella e Lillo, di cinque e due anni, abitavano in una fredda città del Nord. Per riscaldare le case c’erano grandi stufe che venivano alimentate con legna e carbone. La legna serviva per accendere la fiamma, con un foglio di carta, poi quando si formava la brace si aggiungeva carbone che manteneva la stufa calda per molte ore. C’erano almeno due tipi di carbone, il COKE, economico, usato dalle famiglie più povere, che non dava calore. Poi c'era l’antracite, che mandava un calduccio delizioso, ma costava notevolmente di più. Il più economico dei metodi di riscaldamento era quello delle palle di carta che servivano a integrare il riscaldamento ad antracite. Si teneva da parte la carta da giornale, poi la si impregnava ben bene d’acqua. Con la poltiglia ottenuta si confezionavano delle palle di carta di cartapesta che si mettevano ad essiccare sui balconi. Durante il ventennio fino al 1946 si potevano vedere numerosi balconi che avevano la loro piramide di palle messe ad essiccare. Non sappiamo quanto caldo potessero mandare, anche se la loro durezza le faceva quasi sentire importanti, per lo meno con la lenta combustione ci si illudeva di avere il caldo. Un giorno venne in visita alla città di Lella e Lillo (Carlino) il Primo Ministro. I due bambini erano soli in casa e sentendo tanto chiasso andarono sul balcone che si affacciava sull'ampio viale alberato dove si svolgeva il corteo. Lillo ad un certo punto, ispirato da chissà che cosa, iniziò a lanciare alcune palle di carta andando a colpire esattamente il Primo Ministro in carica. Si sentì suonare il campanello. Lella corse ad aprire. Davanti a lei comparve un gigante tutto vestito di nero con enormi stivaloni. Il gigante alzò il braccio in segno di saluto ed urlò: “ Dov’è la mamma?” “ A fare la spesa” replicò la bimba, tremando “Non c’è nessun’altro in casa? Chi ha lanciato le palle, chi ha colpito il Primo Ministro” “ E’ stato lui”la bimba indicò il fratellino. “Va bene, basta così, ma guai a voi se dovesse capitare un’altra volta” Batté i tacchi, alzò il braccio pronunciando il saluto d'uso e si allontanò fiero della sua capacità di avere sventato un attentato al Primo Ministro. Al termine del racconto fatto dalla sorella oramai ottantenne, uno degli ascoltatori esclamò:“ Pericolo scampato. Se ci fosse stata in casa tua mamma, non l’avresti rivista, nella migliore delle ipotesi ci sarebbe stato il confino, avrebbe potuto avere il carcere a vita o la pena di morte. “ Edited by - Elena Fiorentini on 05/01/2005 18:04:20
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