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 Il Barista
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cgianini
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Inserito - 24/11/2003 :  12:47:00  Mostra Profilo  Visita la Homepage di cgianini Invia un Messaggio Privato a cgianini
Il Barista (Una Coppia Male Assortita)

Lei è bellissima.
Una donna che non può passare inosservata.
Dal mio punto di vista privilegiato dietro al bancone del bar osservo la coppia entrata qualche minuto fa. I due si sono seduti ad un tavolino appartato.
Lei è bellissima, ma questo già l’ho detto. Ha gli occhi di una limpidezza eterea, penetranti. E un fisico da mozzare il fiato sotto un abito semplice, che lascia indovinare molto poco delle sue forme. È giovane, non ha più di trent’anni.
Non riesco a vedere lui, perché mi dà le spalle. Ma ora si alza, viene al banco a fare la loro ordinazione.
Sono sorpreso, nel vederlo. Ma non più di tanto. Ho incontrato spesso coppie mal assortite e questa è una di quelle. Perché lui ha una statura media ed appare decisamente insignificante. È più vecchio di lei, forse dieci anni. Il fisico non è atletico e si muove addirittura con una certa goffaggine. Ormai è quasi al banco. Lo guardo in viso e, dietro le lenti di occhiali da vista, noto l’aspetto positivo dell’uomo: due occhi verdi, intensi, sinceri, aperti, intelligenti. Chiede un cappuccino ed un caffè con una voce chiara e allegra. Simpatica. Poi si gira e torna al tavolo. Da quella donna bellissima. La quale ora è rivolta alla vetrina e guarda il mondo scorrere al di fuori. La sua espressione è malinconica. I suoi occhi sembrano riflettere l’ombra di promesse disattese. Sembra quasi sul punto di spiccare il volo verso desideri che non ha mai avuto il coraggio di sognare. Forse per la paura di perdere quanto già possiede.
Lui si avvicina, lei si gira, lo guarda e d’un tratto le sue labbra si piegano nel sorriso di un sospiro appena sussurrato. Lui si siede e le stringe con dolcezza le mani sopra il tavolo.
Mentre preparo le loro bevande mi chiedo cosa possa tenere uniti quei due. Il cinismo, quello che nasce dalla disillusione, mi suggerisce la risposta: soldi. Ma poi il mio innato ottimismo mi fa pensare che lui, magari, sotto la scorza di insignificanza nasconde delle qualità. Forse è sensibile, premuroso, disponibile, spiritoso, dolce. E la mente torna alla mia adolescenza, quando i requisiti importanti erano altri: fisico atletico, bel viso, strafottenza. Quando apparire contava più di essere. A quell’età questa coppia non avrebbe avuto possibilità alcuna di formarsi, penso con amarezza. Lui si sarebbe certamente innamorato di lei, mentre lei non lo avrebbe degnato neppure di uno sguardo.
Appoggio le tazzine su un vassoio, giro attorno al bancone e mi dirigo al loro tavolo. Mentre cammino la donna alza il viso e si guarda attorno, con studiata lentezza. È un’egocentrica, non può farne a meno. È nella sua natura. Sono gli altri che la pongono al centro della propria attenzione. Anche le donne la guardano. Per ammirazione, più probabilmente per invidia.
Il suo sguardo è come la sventagliata di un mitra. E molti uomini, seduti numerosi ai vari tavoli, sono certamente caduti vittime di quei colpi. Perché tanti uomini, come me, hanno certamente notato la sua presenza, quando poco fa è entrata nel locale.
Appoggio caffè e cappuccino sul tavolo e torno al banco studiando i volti degli uomini colpiti dagli occhi della donna. Hanno tutti il viso rivolto a lei. Forse tutti si stanno ponendo la medesima domanda: come fa una così a stare con uno così? Come avrà fatto lui, quel giorno, a trovare il coraggio di dirle che l’amava? Forse l’ha stretta a sé e le ha tirato delicatamente la testa contro il proprio petto mentre le carezzava la nuca, le massaggiava la schiena. E forse, stando così, semplicemente le ha sussurrato in un orecchio:
“Ti amo, e non posso farci nulla.”
E forse lei, al sentire queste parole, gli si è stretta un poco di più, forse gli ha preso il viso tra le mani e l’ha baciato sulle labbra, dolcemente. Chiudendo quegli splendidi occhi per qualche istante appena.
La coppia male assortita si alza. L’uomo viene verso di me a pagare il conto. Sorride cordialmente, saluta e si dirige alla porta, dove la donna lo sta aspettando.
Mentre il mio sguardo buca le loro schiene, la mia fantasia cede il passo alla realtà. E penso che forse domani o tra un minuto lei troverà un uomo bello come lei e lascerà il suo attuale e apparentemente insignificante compagno.
Oppure questo non succederà mai e staranno insieme per tutta la vita.


Claudio Gianini

   
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