Le tazzine da te' in porcellana del Dorset tintinnavano appoggiandosi ai piattini, le voci soffuse non impedivano agli ospiti di apprezzare la musica del quartetto d'archi della filarmonica di Oxford. Mentre il primo ministro mi enunciava i mille incarichi che desiderava affidarmi in nome della Regina, io sorprendevo la mia mente a vagare, sognando una spiaggia del Pacifico, tra San Francisco e Sausalito, una stretta striscia di sabbia tra la roccia e la schiuma delle onde su cui correre a piedi nudi con quegli occhi scuri al fianco, bianchi gabbiani che spuntano dalla nebbia che improvvisamente a mezzogiorno rivela lo splendore del Golden Gate. "James ha fallito come sai, lo avevano catturato e ce lo hanno rispedito in due pezzi, il suo corpo staccato dalla sua anima, Timothy Lahsa, l'ufficiale di collegamento dei Gurka che lo ha preso in consegna, era pallido, in tutta la sua carriera con i corpi speciali nelle giungle della Malesia non aveva mai visto un simile risultato della tortura."
Io annuii con sguardo deciso rivolto allo splendore di lei che avevo intravisto scendere la scalinata e avvicinarsi all'ambasciatore del Gambia.
"Zero zero Rob, siamo nelle tue mani", in quell'istante persi la presa sulla tazzina da te' che si infranse sul marmo azzurro del pavimento mentre lei dava un leggero bacio in fronte a Hermann, il biondo e atletico attache' commerciale austriaco, mi domandavo come una donna potesse dividere il suo sentimento e sentirsi attratta da quell'uomo, avevamo un dossier su di lui, prove documentate della sua appartenenza a gruppi violenti. "Gia'..." pensai gelosamente "pero' lui e' bello e biondo...", pensiero che si sciolse al sorriso divertito e canzonatorio che lei mi lancio' con gli occhi lontani e mi vergognai di me stesso.

Centro addestramento di Langley - dicembre

La lettera di lei era nella tasca della mia tuta, piu' si avvicinava la data dell'entrata in azione, piu' Olafson mi metteva sotto con le flessioni. Ormai riuscivo agevolmente a dividere la mia mente in due parti indipendenti e contemporanee, quella libera dal pensiero di quella voce che un giorno aveva riservato solo a me poteva immergersi nell'addestramento e nell'apprendimento delle tecniche di controguerriglia. I dispacci di Eric divenivano sempre piu' insistenti, i satelliti avevano registrato la loro riunione e la decisione di entrare in azione.

Europa Centrale - gennaio

"...ma che significa che hai intenzione di dimetterti?..." Il capo della sezione europea si sentiva soffocare dalla tensione "...senti zero zero Rob....sul lavoro le questioni personali non contano, devi accantonare il pensiero di lei, se vorra' ti trovera', ma adesso torna in te..."
Gia', tornare in me, l'altro me mi stava osservando scegliere, scelte,
continue scelte, ero stato addestrato a compiere scelte sul campo ma quella era stata diversa.
Mi fermai di fronte ad una vetrina illuminata nel centro della citta', non riuscivo a staccare gli occhi dall'abito sul manichino, giacca e pantaloni di color marrone, tessuto tasmania, comprarlo, riporlo, il sogno di indossarlo quella sera a teatro con lei.

Il luogo - febbraio

La situazione si deteriorava, scaramucce che si trasformavano in scontri feroci, colpi su chiunque si affacciasse, dovevo annotare, segnare e decidere i punti precisi di intervento.
Non avevo piu' notizie di lei. Mi concentrai, come prima di ogni missione.

Dopo - marzo

"Bene, d'ora in avanti, buona fortuna" le mie parole ricevevano sorrisi sereni. Quella ricerca di orizzonte al di la' della nebbia, mi incamminai sotto la pioggerellina fitta, ogni goccia al profumo di primavera, ero consapevole della scelta di quel giorno e non la rimpiangevo, nonostante tutto.