Concerto di Sogni
Main sponsor: Ideal Gomma Sport Sas
Think and Make It!

Remember Nassiriya : Appendete una bandiera ai vostri monitor Concert of the World: English Version



 Home   Elenco Autori   Forum:Elenco Argomenti   Eventi attuali e storici    Le prime pagine   Link  
Utente:
 
Password:
 
Salva password Dimenticata la password?
 tutti i Forum
 2 Film, Spettacoli e libri, Arte
 A proposito di Schmidt - About Schmidt

Dimens. Schermo:
Nome Utente:
Password:
Formattaz.: GrassettoCorsivoSottolineatoBarrato Inserisci Collegamento IpertestualeInserisci EmailInserisci Immagine Inserisci CodiceInserisci DicituraInserisci Elenco Inserisci Smilie
ApicePedice allinea sinistraCentratoallinea destraIndentato TeletypeSposta testoInserisci divisore orrizzontaleEvidenzia (Giallo) Insert Flash
RossoVerdeBluBiancoViolaGialloViolettoMarroneNeroRosaArancioOroBeigeverde acquablu marinobordeauxverde chiaro
Messaggio:

* HTML è OFF
* Forum Code è ON

 
Modalità:
Spunta per includere la tua firma.
Spunta per essere avvisato tramite email chiunque risponda al tuo tema.
   
R A S S E G N A     A R G O M E N T I
Beppe Andrianò A proposito di Schmidt

Ennesima particolare interpretazione del grande Jack.
Questo film tratto da un racconto di Lous Begley e con la regia di Alexander Payne (uno degli sceneggiatori di Jurassik Park III) affronta il problema della terza fase della vita, alla fine del lavoro, con la perdita degli affetti, la solitudine. Condito dal piu' puro realismo americano Nicholson presta la sua matura espressivita' ad un ruolo complesso ed articolato pur non negandosi istanti di irresistibile ed intelligente comicita'.
Come ridiventare semplicemente un "uomo" dopo essere stato per cinquantanni un "dipendente", "impiegato modello", "marito abitudinario", "padre troppo occupato"? In una specie di viaggio alla Keruac alla riscoperta dei valori, dei ricordi e di se stesso.
Splendida voce autonarrante del film sono le lettere che Warren Schmidt (jack Nicholson) scrive ad un bambino della tanzania che decide di adottare a distanza.. Ngodu diventa la coscienza di Warren e tiene il filo delle sue emozioni e delle sue tensioni. Una specie di testamento umano a distanza, un riassunto della propria vita visto attraverso le varie esperienze che un uomo puo' incontrare quando la sua vita non viene piu' scandita dai ritmi della sveglia del mattino.. e dell'orologio dell'ufficio.
Il tempo appare come personaggio principale in due scene.. all'inizio dove vedrete bellissime inquadrature commentate solo da rumore cittadino.. lo svolgersi di una giornata a dallas che finisce poco prima delle 17 nell'ufficio del prossimo pensionato Schmidt... e la seconda volta quando il primo giorno da pensionato lui aprira' gli occhi esattamente pochi secondi prima che scattino le "07:00".. l'orario in cui per anni si era svegliato per recarsi in ufficio..
Questi piccoli aspetti a noi non nuovi in quanto celebrati molte volte dal nostro italico fantozzi emergono in una luce assolutamente diversa interpretati dallo sguardo solo superficialmente rassegnato del nostro Jack/Warren..
Complimenti anche alla fotografia che mostra inediti spaccati di una america provinciale di sobborghi urbani, stazioni di servizio, campi coltivati ed anonime cittadine della provincia che vengono solcati in modo surreale dall'enorme camper con cui warren effettua il suo viaggio all'interno del suo passato e dei suoi dolori ed affetti.
E a Ngodu il merito del piu' bel regalo a tutti gli spettatori.
Ho apprezzato il fatto che il film arrivasse tutto d'un fiato senza una interruzione a meta' che avrebbe spezzato il percorso narrativo.

Complesso, a volte volutamente lento, deliziosamente efficace.
Beppe


Beppe Andrianò


Pagina Caricata in :2,26
Imposta come tua pagina di avvio aggiungi ai favoriti Privacy Segnala Errori © 2001-2021 Concerto di Sogni - B.A. & R.M MaxWebPortal Snitz Forums Go To Top Of Page