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 7 Riflessioni
 Come le radici senz'acqua

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R A S S E G N A     A R G O M E N T I
Roberto Mahlab Di solito mi inseguono, sia quando piove che quando c'e' il sole. Con un martello. Per distruggere il mio orologio da polso giapponese che segna con inesorabile precisione l'evoluzione della pressione atmosferica. Si', segna anche le ore, spiritosi. La mia piccola nipotina vuole distruggerlo perche' prevede pioggia ogniqualvolta lei vuole andare al cinema, mentre coloro che mi scelgono come volontario per le piu' allucinanti imprese, come dare l'acqua alle piante in giardino, hanno in mente di distruggerlo da tre mesi, gli ultimi tre mesi di siccita'. Mi chiedono ogni venerdi' con tono minaccioso, cercando di intimorirmi :"Vero Roberto che la pressione si abbassa?". Lo chiamano l'orologio degli incantesimi e ripetilo oggi e ripetilo domani.....finisce che e' sempre colpa mia. La pioggia quando vogliono il sole e il sole quando vogliono la pioggia.

Ad essere sincero, visto che qui non mi sente nessuno, io penso che la siccita' non sia cosi' male perche' dopotutto non fa crescere l'erba e cosi' io non la devo tagliar....oh, di che marca e' questo coltellino stile scimitarra che mi viene puntato alla gola?...dicevo che la siccita' e' un avvenimento molto negativo perche' non fa sviluppare i fiori della primavera. Le gemme delle azalee e dei rododendri si stanno seccando sui rami. Cresce minacciosa solo l'erba cattiva. Sembra una foglia inoffensiva che sbuca dalla terra, ma ha delle radici orizzontali lunghe anche un paio di metri e, se non la strappate in tempo, si attorcigliera' attorno ad ogni pianta, soffocandola. In pratica rischiate di trovarvi in breve un giardino dove vive solo l'erba cattiva, perche' tutte le altre piante muoiono.

Sapete poi che in questi giorni e' proibito usare la canna dell'acqua per annaffiare il giardino, dato che l'acqua scarseggia? E allora sabato mi hanno scelto come volontario, preferendomi a mio cognato, come al solito. Prima mi hanno mandato a cercare ed a strappare dall'arido terreno una per una le radici dell'erba cattiva e poi, con un annaffiatoio che riempivo in una grande vasca, ho portato per ore ed ore acqua ad ogni albero, ad ogni pianta, ad ogni ramo, ad ogni fiore. Non ci crederete, ma ho bagnato anche il pezzetto con le orribili cipolle, anzi gli ho dato piu' acqua di tutto il resto, secchi e secchi pieni di litri d'acqua solo su quelle orribili verdure. Pensavano che mi fossi redento. Ma invece io avevo uno scopo recondito. Il mio orologio infatti dava la pressione atmosferica in forte calo e io non lo avevo rivelato a nessuno....

Il vento ululava come un lupo, da settimane, sempre piu' minaccioso, cacciando le nubi che volevano dare acqua alle aride radici. E la sabbia piano piano si alzava, provocata dal vento e, granello dopo granello, giorno dopo giorno, prendeva la forma di un leone. Il vento che provocava e la sabbia che si alzava, e il vento comincio' ad accusare la sabbia perche' cominciava a muoversi...
Finche' il leone di sabbia ruggi' e questo suono terrorizzo' il vento ed apri' nel cielo un varco in cui si gettarono le nuvole. E il rumore del tuono, finalmente, anticipo' la pioggia, dopo tre mesi. E ogni goccia di pioggia riporto' a terra uno dei granelli di sabbia che avevano composto il leone.

Ogni radice fu bagnata sabato notte e domenica mattina ogni gemma spunto' con colori puri, ogni albero mostro' i primi frutti, le foglie di ogni pianta divennero di un verde splendente.
Peccato per le orribili cipolle, le uniche piantine che siano state distrutte da un allagamento in una stagione di siccita'. Beh, io le avevo gia' inondate e la pioggia forse e' stata di troppo.

E cosi', caro popolo di Concerto City, noi abbiamo incontrato cosi' tanti lupi, che forse dimentichiamo che esistono anche coloro che non lo sono. Qui vorremmo raccoglierli. Il vento e la sabbia, il lupo e il leone. I profumi nascosti, i fiori del buio a cui diamo acqua e che stanno sbocciando. I nuovi ospiti che ci onorano della loro presenza.
Poi, vedrete amici, quando si accorgeranno che non esistono solo i lupi, anche le radici si estenderanno.

Beh, cosi' sono andate le cose sabato......

"Homo homini lupus"?
Finche' non incontra il leone.

DoReMiFaSolLaSi:-)





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