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massimo senza titolo a che serve...
come descrivere la tristezza di serete passate nella solitudine della rete, alla ricerca di un'improbabile compagnia... e prechè farlo, non interessa poi a nessuno, tranne che a te... e perchè lo faccio? così...tanto per fare...probabilmente in questo momento esatto non ho nulla di meglio

un pensiero, scritto una notte, tempo fa, su un sito in rete...
credo che sia ancora attuale
massimo

elisabetta un titolo serve sempre... c'è sempre un titolo da trovare... e la tristezza in rete c'è... tanta anche... spesso capita anche a me... nella mia solitudine... forse lo si fa perchè si spera sempre che capiti di conoscer l'amico o l'amica che ti faranno sentire meno solo con le loro parole... sincere...

elisabetta

massimo troppo tempo ho girato per la rete, spesso, improvvisamente, ti piomba addosso la volatilità del virtuale...
ti basterebbe allora una carezza, una mano che ti sfiora, non parole lette e scritte, sempre troppo leggere per riempire il tuo vuoto
massimo

elisabetta è vero le parole non sempre bastano... ma aiutano almeno un po' a non sentirti proprio solo... capisco che una carezza o un abbraccio vero sono qualcosa di prezioso che ognuno di noi desidera anche solo per un attimo... ma io sono convinta che anche scriversi lettere può aiutare a sentirsi meno soli...

elisabetta

massimo la rete ha i suoi vantaggi, non lo si puo' negare...
notte, ti senti un po' giu', ti pesa l'essere solo, basta connettersi e contattare qualche amico virtuale...
passi piacevoli serate chiacchierando, in effetti e' un salvagente pronto all'occorrenza..
solo, c'e' sempre un momento in cui il virtuale non basta..
si sente la necessita' di un suono di voce, di osservare un viso che trasmette emozioni, mani che gesticolano, lanciando mille segnali..
solo che la persona con cui stai parlando e' inaccessibile, lontana, irraggiungibile...
prende un po' di scoramento e ti chiedi se ne valga la pena...
saluti massimo

elisabetta è vero anche questo... ma secindo me anchela scrittura trasmette messaggi... emozioni... segnali... ma è vero anche che il bisogno di contatti veri... fisici... come uno sguardo... un leggero sfiorarsi di mani... un sorriso... una voce... sono importanti... comunque vale la pena di conoscersi trramite la rete... poi ci si può sempre incontrare sul serio... o sentirsi almeno telefonicamente... ti assicuro che può accadere e può riempirti la vita...

elisabetta

massimo ho avuto contatti telefonici con persone conosciute in rete, anche se nn le ho mai incontrate di persona.
tendo a scindere mondo reale e mondo virtuale, non mi va di metterli in contatto..
probabilmente e' un mio limite, ma...mai dire mai...
massimo

elisabetta io non scindo invece mondo reale e mondo virtuale... per me sono ambedue importanti... forse io non distinguo queste cose... forse perchè per me il mio mondo è il mio mondo... virtuale o reale che sia... i due mondi si compenetrano e si confondo... e si mescolano... ed è questo il bello...

elisabetta

massimo forse il mio problema dipende dal mio lavoro, realizzo e progetto siti web
questo mi porta ad avere studiato molto la rete, sia come mezzo di comunicazione a fini esclusivamente professionali, sia come passatempo, ovvero per uso personale
Probabilmente sono arrivato a conoscere anche i molti lati negativi e cio' mi ha portato ad una certa diffidenza nei confronti di altri utenti.
Naturalmente non voglio generalizzare, ma certo mi approccio alla conoscenza di altre persone con attenzione, fidandomi sempre il giusto..
Devo anche dire che ho trovato veri amici in rete, peccato che in genere, siano rapporti che tendono a svanire in tempi brevi.
massimo

massimo un pensiero che ho scritto tempo fa...
dimenticanza

rapido e' il tempo della dimenticanza in rete e del tuo ricordo che scivola via perdendosi in una notte, troppo uguale a tante altre

sempre attuale
massimo

lallah ciao massimo ed elisabetta,
la notte è lunga è vero... è un tempo speciale, fatto di silenzi e rumori ovattati, un tempo in cui, se si veglia, c'è molto spazio per ascoltare la propria solitudine si ma anche (perchè no?) noi stessi. ma è anche il tempo in cui, il vuoto si acuisce... ed ecco allora il nostro "salvagente": la rete... a volte mi chiedo come facevo a fare tutto quello zapping inutile nelle notti insonni. che valore invece, poter parlare con un amico... nuovo o vecchio che sia. sapere che in qualunque momento trovi qualcuno dall'altra parte. sapere di esserci per l'altro, che ti cerca. è vero, non è un'amicizia canonica, quella che si concretizza ...e a volte è anche fugace... ma a me è capitato anche che non lo fosse. ed è bello assaporare le parole perse nella notte.
ciao, a presto

Laura

massimo amo la notte, rende piu' sensibili..
i sensi sono acuiti, ma anche gli stati d'animo sono esasperati...
la tristezza che di giorno e' sopportabile, di notte diviene intollerabile
così la solitudine...
in teoria non sono solo, ma stare in casa a guardare programmi, quantomeno idioti, mi snerva, allora vengo nel mio studio, mi connetto un po', magari contatto amici di rete...
oppure dipingo, o disegno, o scrivo...
solo, a volte, vorrei qualcuono vicino con cui potere comunicare, condividere..e la rete non e' atta per questo
e, come dici tu Laura, spesso ti fa considerare amici, quelli che amici non sono..
ma tant'e', da noi si dice " piutost che gninta, l'e' mej piutost"
piuttosto di nulla e' meglio piuttosto...
massimo

lallah " piutost che gninta, l'e' mej piutost"...a volte è solo meglio... ma a volte (forse raramente...) il feeling nasce (perchè dovrebbe, del resto, essere una peculiarità del reale?).
della rete, anche se non sembra...anche io diffido. ma ho imparato ad apprezzare la sincerità e (perchè no?) anche le bugie che a volte hanno offerto un misero riparo a chi non trovava altro per difendersi dall'oppressione della sua vita.
ci sono alcune sere in cui i miei sensi sono talmente acuiti che nemmeno dipingere mi è possibile... voglio sono sprofondare in me stessa. ti capita, massimo? è in quelle sere che della chat ho bisogno...
ciao, a presto


Laura

massimo vero..ci sono notti in cui non riesco a dipingere, sto ad osservare le tela, magari appena abbozzata, ma non e' di chat che ho bisogno in quel momento..
la chat distrae, distoglie...
avrei bisogno di qualcuno vicino, che dipingesse con me magari, o che mi desse energia con la sua sola presenza
la rete e' fredda, tecnologica, ditrugge la creativita', o almeno e' quello che succede a me
vero anche che ti permette di conoscere, vero anche che molti si mascherano e raramente trovi persone che si aprono davvero
personaggi piu' che persone...quasi un teatro pirandelliano a volte, dove ognuno ha il suo ruolo e recita la sua commedia...
ho passato ore in chat e ne so qualcosa

ciao massimo


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