Buon viaggio Ambra.

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Burago Molgora

La partenza si avvicina, alterno giorni di euforia sfrenata ad altri di vera e acuta malinconia...
Ieri mattina ho accompagnato un'amica in Statale pere l'iscrizione a Filosofia (se non passera il test a psicologia si iscrive a filo) e c'erano un sacco di ragazzi sorridenti con le loro iscrizioni in mano, manco solo io.
Tutte le sere mi domando se sto facendo la cosa giusta, se valga davvero la pena perdere un anno per neanch'io so bene cosa.
Inizialmente volevo iscrivermi a scienze della comunicazione con l'obiettivo di raggiungere in fretta la laurea breve e tentare il test (durissimo) per il master in giornalismo. Poi ho cominciato a chiedermi "e se non lo passo? Che cosa ho in mano? 22 o 23 anni e una laurea che non mi serve?"
Così ho cominciato a guardami attorno per trovare qualche altro indirizzo: giurisprudenza, voglio passare la mia vita in un ufficio? Biotecnologie: te la senti davvero di masticare chimica a non finire? Veterinaria: riusciresti ad aprire la pancia a qualcosa che respira? Ingegneria: non è meglio tagliarsi un paio di vene?
Un giorno, mentre penso a tutto questo, mi capita in mano un fascicolo:
Cultural Care Au Pair:
Un anno negli Usa alla pari:
Explore America, discover self.

E mi sono detta: Ecco una delle tante cose belle che non avro' mai il coraggio di fare...

Cos' ho cominciato ad informarmi, ma... senza prendere la possibilità molto sul serio, diciamo che il mio era un "fantasticare" solo un po' + concreto del solito.
Senza essermene poi resa conto davvero ho mandato lamia domanda d'iscrizione per un anno alla pari a Dublino..
Dublino è verde, poco caotica, piena di castelli,di prati, di cavalli.... la immaginavo quasi come uno di quei paesaggi alla Rosamunde Philcher...
L'ho inviata senza crederci poi fino in fondo, pensando "con tutte le ragazze che ci sono, figurati se prendono me..." e invece sono stata la prima del gruppo ad essere contattata.
Un giorno l'Agenzia Cultural Care mi chiama e mi dice: "tieniti pronta per un intervista telefonica, poi facci sapere se accetti la famiglia o no..."

I signori Roche mi hanno chiamata dopo qualche ora parlando in un inglese abbastanza capibile, mi parlano della loro casa, dei loro bambini Mike ed Andy che mi hanno scelta, della loro villetta a BlackRock a 8 km dal centro di Dublino, della metropolitana e del treno che passano in paese, delle numerose scuole di inglese, delbmio lavoro:
Occuparmi dei due bambini (6 e 7 anni) per 6 ore al giorno, 5 gg a settimana: preparare la colazione, portarli a scuola, mattina libera per me, preparargli il pranzo, e tenerli fino a quando la signora Careena Roche non torna a casa, sera libera.
Ogni tanto dovrò stirare per i bambini secondo la signora nulla di gravoso.
In cambio, vitto alloggio a pensione completa, 320/350 E al mese, e i mezzi pagati per raggiungere la scuola in centro Dublino, possibilità di viaggiare con la famiglia per Cork, Belfast, Londra ecc.ecc.
E da quel momento ho cominciato a prendere la cosa sul serio: è meta luglio, non so ancora che fare all'uni, ho le gambe che tremano all'idea di poter sbagliare alla grande l'indirizzo e ritrovarmi, di nuovo, a fare qualcosa che non mi piace...

Andare via mi permetterebbe di imparare bene lingua inglese, pensare con calma al mio futuro (magari scopro che la mia vocazione è scienze della formazione...), rendermi + indipendente dalla mia famiglia, e chi lo sa, maturare un pò che di certo non mi fa male...
Puo' darsi che ai tuoi occhi tutto questo sembri uno "scappare" da una scelta importante, e puo' darsi sia davvero così.
Puo' darsi che sia una bufala, che così io stia davvero buttando via un anno,come puo' darsi che la famiglia roche sia composta da una manica di ******i hce mi trattera malissimo e non rispetti le mie condizioni di contratto, ma attento, ci sono le stesse possibilità anche che si verifichi il contrario.

Posso saperlo a priori?
E Se Rinunciassi e ,non sapendolo, buttassi via un "occasione"?
il prossimo luglio avrò tutte le risposte.

con sincero affetto,

Amby

Un abbraccio e ...a presto.

Elena Fiorentini