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 7 Riflessioni
 Quella panchina vuota

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R A S S E G N A     A R G O M E N T I
luisa camponesco
Appena sistemato le cose più importanti, sono andata a trovarli, lo faccio sempre, quando arrivo e quando parto. Dire loro, ciao, è ormai un punto fermo, una esigenza personale. Il piccolo cimitero è a pochi metri dal lago, l’Ander, il vento che spira ogni pomeriggio da sud verso nord, mi scompiglia i capelli, mi porta gli odori conosciuti da sempre, come quei volti che mi guardano sorridenti.
Ciao Savina, ciao Luigina, ciao Vanda, ciao Claudio, ciao….stranamente non mi sento triste, se chiudo gli occhi li rivedo, risento le loro voci: “possiamo darti ancora del tu professoressa?” e io li abbracciavo ridendo “mi avete adottato oppure no?” “certo ades te set come noalter, t’om vist picinina” Che bello mi sentivo parte del loro mondo, un mondo lacustre e ancora selvaggio.
In quel luogo silenzioso il tempo si è fermato, mi aggiro fra le tombe, provo una malinconica tenerezza, uscendo richiudo il cancello, c’è una panchina poco distante, mi siedo vicino sull’erba, con le gambe incrociate, come facevo da ragazza e rivedo lei, Celestina con i suoi capelli bianchi che mi raccontava di quando era giovane e bella e di quando c’erano i soldati alla Rocca e di lì passava il confine con l’impero austroungarico . Mi parlava dei begli ufficiali con i loro cavalli e i mantelli a ruota, e di quando andava in montagna a fare la legna e governare gli animali.
La panchina adesso è vuota , arriva gente, mi alzo, parlano un’altra lingua, hanno la pelle scura, non sanno se salutarmi, ma fanno un cenno col capo, dietro loro donne col capo coperto e i loro bambini. Certo che il paese è cambiato, nuova gente è arrivata, occupato le case lasciate da chi se n’è andato, mi domando cosa diverrà e se mi piacerà, ma in ogni caso quella panchina, per me, sarà sempre la panchina di Celestina.


Edited by - luisa on 20/06/2004 08:51:24

marcello ravasio e' una storia bellissima
Non potresti scriverci un racconto completo di quel periodo ??
Hai qualche immagine di quella panchina ??
grazie marcello

m ravasio

luisa camponesco La storia di Celestina e delle altre persone, con le quali ho avuto il privilegio di condividere una stagione della mia vita, è già imbastita in un angolo della mente. Scriverò un racconto e lo scriverò seduta su quella panchina.

Luisa



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