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R A S S E G N A     A R G O M E N T I
massimo Trascrivo un pezzo di Claude Monet, che mi sembra particolarmente preciso nel descrivere cosa comporta il dipingere..
“Lavoro moltissimo alla Cattedrale, ma è un lavoro enorme. Sono profondamente disgustato della pittura: è senz’altro una tortura continua….
Non dormo per colpa loro (dei quadri)…
Mi alzo al mattino rotto dalla fatica, l’alba mi ridà coraggio, ma la mia ansietà torna non appena metto piede in studio. Dipingere è così difficile e torturante.
L’autunno scorso ho bruciato sei tele insieme alle foglie morte del mio giardino, ciononostante non vorrei morire prima di avere detto tutto quello che ho da dire…
Lavoro tutto il giorno: le tele me le passano una dopo l’altra, e nell’atmosfera riappare un colore che avevo scoperto ieri abbozzato su una delle tele, ed in modo il più veloce possibile, rapido cerco di fissare le visione che scompare poi velocemente per lasciare il posto ad un altro colore già registrato alcuni giorni prima in un altro studio. E continuo così per tutta la giornata…"

più o meno quello che succede a me, ricerco forme che nn trovo, luci che scompaiono troppo rapidamente, per essere catturate e continuamente, nella mente, visioni, fantasie sogni impossibili da recuperare

saluti massi

ophelja Come tutte le cose anche l'ispirazione ha i suoi tempi.
A volte è l'ansia di fare che crea il disordine e la confusione e forse per recuperare i sogni bisognerebbe solo fermarsi.
Auguri.

Ophelja

Admin Parlando di pittura e di scritti altrui mi hai ricordato una cosa che mi ha illustrato una amica (che l'ha scritto su di una parete in cucina).
E' di Jacques Prevert.

Per fare il ritratto di un uccello
A Elsa Enriquez

Anzitutto dipingere una gabbia
con la porticina aperta
dipingere quindi
qualcosa di grazioso
qualcosa di semplice
qualcosa di bello
qualcosa di utile per l'uccello
appoggiare poi il quadro ad un albero
in un giardino
in un bosco
o in una foresta
nascondersi dietro l'albero
silenziosi
immobili..
A volte l'uccello arriva presto
ma può anche impiegare degli anni
prima di decidersi
Non scoraggiarsi
attendere
attendere se è il caso per anni
la rapidità o la lentezza dell'arrivo
non ha nessun rapporto
con la riuscita del quadro
Quando l'uccello arriva
se arriva
osservare il più profondo silenzio
aspettare che l'uccello entri nella gabbia
e quando è entrato
chiudere dolcemente la porta col pennello
poi cancellare una dopo l'altra tutte le sbarre
avendo cura di non toccare nessuna piuma dell'uccello
Fare quindi il ritratto dell'albero
scegliendo il ramo più bello
per l'uccello
dipingere anche il verde fogliame e la frescura del vento
il pulviscolo del sole
e il fruscio delle bestie dell'erba nella calura estiva
e poi aspettare che l'uccello si decida a cantare
Se l'uccello non canta
è cattivo segno
segno che il quadro è sbagliato
ma se canta è buon segno
segno che voi potete firmare
Allora strappate con tanta dolcezza
una piuma all'uccello
e il vostro nome scrivete in un angolo del quadro

massimo bellissimo...credo che abbia sintetizzato con una poesia eccelsa un percorso sempre e comunque arduo....
mi spiace per la piuma strappata, io in genere non firmo i miei quadri, a volte sul retro, mai sul davanti...
la firma nn fa parte dell'opera, in genere disturba l'insieme...
credo che se un pittore e' valido sia riconoscibile anche senza firme, se nn vale non merita di firmarsi, poi che importa< di chi e' un'opera...
se vale davvero, se ricrea l'emozione che l'artista voleva rappresentare, se e' veramente un'opera d'arte, allora non ha piu' importanza chi lo ha fatto, diventa patrimonio comune, diventa un valore assoluto...
non sto parlando delle mie opere naturalmente :-)
se riuscissi a fare qualcosa del genere, credo che lo potrei firmare col sangue :-))
saluti massi


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