Nettamente differente si pone Erik Satie, pianista del famoso cabaret parigino “Le chat noir”, dove conobbe Pablo Picasso e Jean Cocteau.
Spirito libero, amico di Claude Debussy e ispiratore della giovane scuola francese dei " Les Six" ( I Sei) nei suoi brani si uniscono la musica tradizionale,il jazz e il music-hall. La bella eccentrica del titolo del brano ascoltabile in Concertodisogni è la bellissima ballerina Caryantis,che proveniva da una delle isole delle colonie francesi,talentosa, che aveva interpretato con grande originalità questi brani, di cui aveva anche creato la coreografia.
Nella Belle Excentrique é bene evidenziata l’auto-ironia dell’autore,sembra che ci faccia smorfie e sberleffi con i suoi ritmi esagerati. Qui i contorni sono molto netti e ben delineati: siamo oramai lontani dalle raffinate sfumature di Debussy.
Satie collaborò con Jean Cocteau e Picasso alla realizzazione di un film di René Clair,"Entr'acte" 1930, in cui apportò un equivalente musicale al surrealismo di questo film e diede il primo esempio di dignità alla musica cinematografica.

Altri brani eseguiti la stessa sera furono : Faurè-Messager" Souvenir de Beyreuth", prima esecuzione moderna per Milano.
Due musicisti, Faurè e Messager, si recarono a Beyreuth dove si rappresentavano le opere di Wagner, ricche di colori orchestrali, storie di miti germanici,enormi fiabe, Il Signore degli Anelli dell’epoca, ma con radici colte nella tradizione.

Al ritorno scrissero cinque pezzettini molto scanzonati in forma di danza,per la precisione in forma di quadriglia, sui temi dell’Anello del Nibelungo.

Al termine una sonata di Poulenc, scritta quando questo geniale compositore e pianista aveva 19 anni. Questo brano può essere considerato debitore di Bartòk Béla, con i suoi ritmi percussivi, con la sua naiveté, la sua semplicità e ingenuità nel secondo tempo fino all’esplosione ritmica del finale.

Elena

E. F.