Maria

"Adesso e' Natale".....no, non si tratta dell'ennesimo spot pubblicitario di questi giorni, ma soltanto della fatidica frase che poco piu' di mezz'ora fa, come ogni anno, e' stata pronunciata in questa casa al termine dei lavori per la costruzione del presepe.
Il presepe...piu' che una tradizione, un rito....un rito che riunisce tutta la famiglia e al tempo stesso la divide...si', avete capito bene: la preparazione del presepe comporta determinate decisioni di fronte alle quali viene annualmente messa in crisi l'unita' di questa famiglia. Secondo voi e' poi cosi' facile decidere se la fontana va messa vicino al paese o vicino alla capanna? E la prospettiva, va rispettata (come sostiene mia cugina) oppure non esistono regole in proposito quando si parla di presepi (come invece asserisce fermamente mio padre)?
Ma cominciamo dall'inizio, come sarebbe sempre bene fare...:=)
Per evitare crisi diplomatiche vere e proprie, abbiamo, da circa 25 anni, deciso di fare sia l'albero che il presepe (be', forse dovrei dire "hanno"....non penso che all'eta' di un mese e 12 giorni io fossi in pieno possesso di capacita' decisorie!), cosiccome abbiamo deciso di mangiare sia il panettone che il pandoro (per non fare torto ne' all'uno ne' all'altro...ne' alla nostra gola!).
La preparazione dell'albero non porta via molto tempo, ne' richiede grandi tecniche....basta aprire l'abetino (rigorosamente finto!) e metterci su qualche luce e qualche pallina....
E' il presepe che comporta problemi......e' per questo motivo che abbiamo da tempo diviso i compiti: l'onore di dare inizio ai lavori spetta sempre a mio padre. E' infatti suo il delicato incarico di "costruire" le montagne...stasera ha provato a far reggere insieme due pezzi di sughero per circa mezz'ora...quando credeva di aver raggiunto l'obiettivo, i due pezzi di sughero hanno deciso di crollare, portando con loro il fondale del cielo che vi era stato fissato e facendo cadere mio padre in una profonda crisi "spirituale"... be' sempre meglio di quell'anno che decise di bagnare dei sacchi di iuta nel cemento a presa istantanea...non solo non ottenne l'"effetto montagna" sperato, ma per la gioia di mia madre, lascio' le tracce di quel suo tentativo su tutto il pavimento del balcone.
Voi direte....."ma che pretese...costruire montagne in una pianura come quella pontina!"...si', in effetti e' una bella pretesa, ma alla fine ci siamo faticosamente riusciti! (Roberto...manca la neve, pero'...mi spiace ma non potrai venire a sciare fino a quaggiu'!)
Dopo le montagne, e' il turno della capanna....o della discoteca, come e' stata denominata da quando mia cugina ci ha messo dentro ben tre batterie di luci. Anche quest'anno l'infermiera di mia cugina le ha portato un intero sacco di fieno, direttamente dalla sua fattoria. Succede cosi' ogni anno: non riusciamo ancora a farle capire che e' tutta una finzione e che il fieno del Natale precedente puo' essere nuovamente utilizzato, dato che il bue e l'asinello non lo mangiano davvero.....glielo dite voi l'anno prossimo, per favore?
Ed e' ora che entro in gioco io: qual e' il mio primo ruolo? Costruire le strade....si parte con una piazzola davanti alla capanna, per poi proseguire con una stradina tortuosa fino al paese...sembra facile..ma in realta' richiede grande concentrazione, soprattutto quando tutti gli altri membri della famiglia iniziano,dal divano, a dare precise direttive....
Cosa manca? Ma certo....il muschio! No, no...scusate...prima vanno posizionate le luci, ufficio riservato alla mamma, di solito....ma dato il forte stato influenzale che l'ha colpita in questi giorni, questa sera e' stata eccezionalmente sostituita dalla sottoscritta, coadiuvata dal “dottore” mia cugina....piu' che un dottore, avremmo avuto bisogno di un ingegnere elettronico (ops...ogni riferimento e' puramente causale!): infatti, come di tradizione, anche stasera la batteria delle luci ha deciso di fulminarsi, proprio dopo che era stata diligentemente sistemata....domani le daremo un'occhiata...!
Sistemate le casette sulle montagne, si passa a quella che e' la parte piu' difficile: la scelta delle statuine..... Eh, si': a parte la sacra famiglia, gli altri componenti del presepe cambiano di anno in anno. E' proprio questo il momento in cui il summit di famiglia solitamente viene colpito da una seria crisi: bisogna scegliere non piu' di dieci/quindici pezzi, da un'intera collezione di oltre 170 bambole provenienti da tutto il mondo....
Quest'anno abbiamo optato per i seguenti personaggi: gli immancabili vecchietti seduti sulla panchina, il pescatore (come puo' mancare??? chi porterebbe avanti gli affari del laghetto???), il pastore con annesse pecore, la fruttivendola, un soldato vichingo (non chiedetemi cosa ci stia a fare un soldato vichingo in un presepe, ma a mio padre piace tanto....), pulcinella ed Edoardo De Filippo (direttamente da "Natale in casa Cupiello", ovvio!), la venditrice di frutti di mare....va be', va...vi mando una foto e non continuo ad annoiarvi (tanto continueranno a cambiare fino al giorno della befana....!). Naturalmente non mancano i Re Magi, che, a dispetto delle tendenze attuali, non portano ne' torroncini, ne' mazzi di fiori...ma piu' tradizionalmente oro, incenso e mirra....
Ultimi ritocchi....qualche fascio di paglia davanti alla capanna....il vino, la frutta e il cesto di cozze...sistemare il focherello, con le annesse fascine....e il gioco e' fatto....E ANCHE QUEST’ANNO E’ NATALE!

maria