L'avevo anticipato agli amici che il ritorno delle lucciole sulla mia Isola in Toscana mi aveva ispirato, un anno fa, un breve poesia; ne avevo parlato con Blue (alla quale la dedico), puntualizzando che oggi, ad un anno di distanza - riterandosi le stesse condizioni e le medesime situazioni - ne avevo scritto un'altra, reputando superate le emozioni d'allora. Comincio con quella vecchia, per finire con la più attuale che posterò a breve, per non abusare della pazienza e della cortesia di chi che mi offre ospitalità.Nelle sere di maggio
sulla strada
che porta
al bosco
lampi improvvisi
di luci fosforescenti
Centinaia di occhi
minuscoli
di un drago
che sembra
custodire i sogni
che i bambini
hanno perduto
Sono le lucciole
che brillano
nel loro ultimo
canto d'amore
Mi sembra impossibile
che insetti così
minuscoli
riescano a compiere
una simile
sinfonia notturna
Esseri che si cercano
che si trovano
come me le parole
per descriverti
la mia valle
di sera
così viva
così vera
ma così nera
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da "Minimilia", maggio 2001