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Elenafior
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Inserito - apr 22 2002 : 10:23:09
Grande ammirazione suscita la luna in persone particolarmente predisposte a tenere la testa rivolta verso l’alto a contemplare il cielo. I Poeti, in genere, prima di diventare famosi, hanno trascorso un periodo più o meno lungo sulla luna. Cyrano di Bergerac, dopo approfonditi studi, riuscì a compiere il suo viaggio per mezzo della rugiada, come ci testimonia Edmond Rostand. Antonio Rubino, scrittore italiano del Novecento, ci racconta la vicenda del Clown Pierrot, che venne aspirato dai raggi lunari mentre suonava la chitarra. Visse nella luna un certo periodo di tempo col suo bambino Pierrottino, risucchiato insieme al padre, e qui conobbe Viperetta. Viperetta, bambina lunatica e irritabile, era stata tirata su a forza dai “ Capriccetti” che abitavano sotto i suoi capelli ricci, con l’aiuto dei raggi della luna. Naturalmente era stata predestinata da un bagno nel “chiardiluna”. In verità non si fermò molto. Trovava nauseante il lattemiele di cui si cibavano gli abitanti e non sopportava la loro calma e la loro dolcezza. In seguito venne condannata a morte per le sue risposte impertinenti e per non aver indossato un abito rosso nel giorno in cui avrebbe dovuto sposare il principe Lunello. Riuscì a fuggire con l’aiuto di Pierrot e dopo un po’ si mise a studiare il violino. Ecco come avvenne il trasferimento del mio amico Pierrot, dei Funambules di Parigi. Innanzitutto bisogna dire che si tratta di un vero Pierrot Lunaire: ampia casacca bianca con bottoni neri, lacrimuccia sul viso coperto di biacca, suona sempre la mandola per accompagnare le sue canzoni. Assomiglia vagamente a Baptiste, che abbiamo visto interpretato da Barrault, nel mitico film “ Les enfants du paradis”. La Luna, pare, se ne invaghì, protese i suoi raggi e lo attrasse a sé. Non è difficile andare sulla luna. Ecco alcuni consigli pratici. Apri le finestre in una notte limpida, senza brume. Aspetta che la luna sia alta senza addormentarti, aspetta il passaggio di una nuvola che abbia già ricevuto la pioggia di rugiada lunare e .... voilà, ti ci aggrappi e vai dove vuoi. Il mio fantastico viaggio e' descritto dal mio amico nella canzone scritta qui di seguito col titolo: "Passeggiata cosmica." Notte stellata rallegra la veglia luna d’argento rischiara la stanza nuvole albate danzan nel vento..... Appesa ad una nuvola mi faccio trasportare a visitar la luna ad acchiappar le stelle: la gioia è così grande che ho voglia di ballare. di muovermi, di urlare.. Dalla falce di luna, comoda poltrona, osservo mondi nuovi ed infiniti spazi, ripiombo sul mio letto piango....rido... piango ancora: Gli occhi spalancati ritrovo il vecchio mondo la mente più leggera pensieri in libertà nervi tesi come corde di violini..... al chiaro della luna seduto sul balcone con la sua mandola il bianco mio Pierrot di nuvole e di stelle ricanta la canzone: nuvole dealbate si rincorrono nel vento luna d’argento illumina la stanza, notte stellata rallegra la veglia.
Lacrime amare accompagnaron la mia vita, d’ora in avanti ballerò col vento appesa ad una nuvola acchiapperò le stelle. Nel bosco delle Pleiadi raccolgo le stelline, dai riflessi d’argento or cerco il Carro Grande poi la Stella Polare a casa so tornare....
Col bianco mazzolino di candidi edelweiss, del ciel le stelle alpine, farò un mazzetto cosmico con garbo io m’inchino a voi lo porgerò.
elena
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Marianna
Cittadino
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Inserito - apr 23 2002 : 18:26:16
Come non darti ragione ,cara Elena. Non conoscevo quanto scrisse Rostand nel Cyrano. E ignoravo anche la narrazione di Antonio Rubino, scrittore italiano del Novecento. Grazie per le istruzioni per il viaggio.Stasera magari ci provo. Mi è piaciuta la 'Passeggiata cosmica'.. La notte , fascino inalterato e manto di stelle al seguito, cattura i sogni e gli sguardi. In lei inciampano un pò tutti . Il suo velare sembianze, luoghi, il suo trasfigurare quasi il quotidiano, il lasciare spazio all'immaginario .......ecco cosa della notte mi piace.Lascio a te Elena e agli altri amici di Concerto che amano la notte e la luna. La luna celebra i fasti di un giorno premiato mentre notte discioglie lesta, sorniona i lacci di prigioni vissute ................. nella notte s'aggrappa nei fili e sui tetti per spiare un bambino dormire... ............................ la notte intronizza i pensieri come scranni d'avorio gli amanti avvinghiati e tra i vicoli persi dietro un bacio furtivo già scompare inseguita dal giorno... .........................................................
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Elenafior
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Inserito - apr 30 2002 : 13:47:56
Ti rispondo, Marianna, che ho avuto grande piacere nel leggere i tuoi commenti sulla mia storiella lunare, seguita dalla canzone.In particolare mi è piaciuta la tua poesia sulla luna, che conserverò nella versione a stampa. Sempre a proposito di poesie lunari ho trovato tra le mie musiche una canzoncina che mi era stata commissionata da una scuola per la recita della bambola ammalata,( non so se poi e' stata eseguita!). Si tratta di un celebre testo di Bertold Brecht che era stato revisionato per le scuole da Strehler, il mitico regista del Piccolo Teatro di Milano, in cui al posto di adulti e un bambino, abbiamo protagonisti la bambola trovata per strada, mal messa, stracciata,contesa da due bambine,le piccole protagoniste. Non so perchè, ho immaginato che la scena rappresentante le bambine intorno alla culla della bambola dovesse avvenire in una notte di luna e scrissi: Ninna nanna della bambolaDormi, mia bambolina dormi nel tuo lettino. Luna che guardi, luna che sai, la bambolina tu veglierai. Nel ciel che imbruna intorno alla luna mille stelline guardan quaggiu'. ---------------------------------- La luna e' alta, lontana, distante, veglia sulle bambine e sulla bambola. Non è necessariamente amica, come al contrario immaginai in seguito a momenti dolorosi, in cui il grande conforto mi venne proprio in questo immergermi nella natura, soprattutto quando è cosi straordinaria.Era una notte estiva:nulla si frapponeva fra me, la luna, le nuvole: né luci artificiali, né presenze di oggetti di natura umana, il silenzio sembrava quasi frutto di incantesimo, condizioni che sembrano quasi inverosimili in una citta' come Milano, ma possibili nel mese d'agosto. Mi piacerebbe leggere altre storie lunari o...perchè no? lunatiche! Elena |
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