Concerto di Sogni ebbe origine in un altro luogo e molte persone vi scrivevano racconti, cosi' come avviene oggi nella attuale nostra tranquilla isola.
Dopo poco tempo in quell'altro luogo alcuni si accorsero che chi scriveva i racconti aveva un naso semita e sapete amici, scrivere racconti e' quanto di piu' pericoloso esiste al mondo, perche' fa' venire voglia ad altri di farlo e mette in moto un meccanismo di condivisione che non puo' essere accettato dai "distruttori senza ragione", da coloro che piuttosto di piantare un albero da frutto preferiscono distruggere tutti gli alberi da frutto del pianeta, in modo che le loro certezze sull'inesistenza degli alberi da frutto non siano messe in discussione.
Il mio amico e nostro Admin Beppe si arrabbio' molto con coloro che non amavano i nasi semiti e cosi' anche il suo fiero naso greco-romano fu considerato inaccettabile dai distruttori.

E un ciclone spazzo' via Concerto dall'altro luogo.

Quando un ciclone si approssima a Concerto le apparecchiature di rilevamento registrano una sequenza sempre uguale. Io mi metto a gridare terrorizzato :"Bepppppeeeeee! Fai qualcosa!" E corro a nascondermi dentro ad una cassaforte insieme ad un pacchettino e ad una riserva di cioccolatini che giudico sufficiente per resistere fino al giorno dopo la fine del mondo, "e ricorda che se avrai successo io mi prendero' un terzo del merito, se invece la pioggia allaga tutto, io smentiro' di conoscerti". Queste sono le leali regole d'ingaggio che ho fatto firmare al mio amico Beppe.

Durante le tempeste Concerto si sposta, questo non vuol dire che sparisca, anzi, infatti non e' un luogo, ma un'idea, si trasferisce nella vita, nelle mail box e in altri luoghi misteriosi dove raggiunge ugualmente i suoi lettori e scrittori, una rete che si estende in tutto il pianeta e che continua senza sosta a raccogliere amicizie, scritti, testimonianze dalle diverse tradizioni e societa', gioie e sofferenze.

Beppe mise in piedi questa nostra nuova isola di Concerto con le sue precise regole nel tempo di un week end, mentre io ovviamente sciavo. Alla cerimonia di apertura stabilimmo che la lingua ufficiale sarebbe stata quella universale, un uso delle parole cioe' che potesse permettere a chiunque leggesse, al di la' della lingua usata, di condividere quanto veniva scritto, di scoprire le similitudini dell'animo umano indipendentemente dalle latitudini, di ascoltare quanto i sussurri della stragrande maggioranza delle persone superano tutti insieme le grida di una minoranza distruttrice le cui voci, a causa del volume, potevano apparire le sole.

Nacque cosi' una piccola rivista telematica ancora in sviluppo e soprattutto un nutrito gruppo di persone che si espande a ritmi sostenuti e che desiderano fare sentire la loro voce e conoscersi, i nostri corrispondenti dalla realta', l'inarrestabile lavoro di molti per dare il benvenuto a chiunque solchi le reti nel rispetto reale di chi incontra, cosi' da trasformare il virtuale in reale, come deve essere ed e' la vita di ogni giorno, di cui lo schermo e' solo uno dei tanti mezzi di trasmissione e comunicazione.

Appena la tempesta termina, il mio amico viene a bussare alla porta della cassaforte dove sono nascosto, io finisco i cioccolatini e poi esco con il pacchetto guardandomi attorno con prudenza pronto a passare dalla parte di chi ha vinto...a questo punto Beppe si spazientisce e mi intima :"Ma vuoi riaprire quel pacchetto?". E dal pacchetto esce di nuovo quel concerto che nel frattempo si era spostato altrove, il pacchetto contiene infatti un'autostrada a cento corsie multidirezionali aperta nella galassia, una delle tante creazioni del nostro laboratorio, lo stesso in cui sono state clonate le Concert's Angels. E questa, come avete potuto leggere dalle tante voci delle nostre corrispondenti dalla realta', non e' fantascienza.

Presto vi portero' a visitare i luoghi dove le persone che ci aiutano si addestrano a mantenere libera e coerente la linea editoriale della nostra rivista.

Ah gia', dimenticavo di dirvi che sono stato nominato capo della traballante giunta golpista dell'isola di Concerto, con il mio solo voto a favore e mentre gli altri amici mi osservavano i scuotendo la testa e alzando gli occhi al cielo, questo per ora non e' importante, ma nel seguito dei nostri racconti assumera' una valenza che scoprirete. Con questo potere ho emesso gia' diversi editti, come quello del divieto di fumare sul sito e della proclamazione della domenica e del sabato come feste non lavorative.
Me ne verrano in mente altri, temo per voi.

Un caro saluto:-)

Roberto