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luisa camponesco
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Inserito - 12/10/2003 :  16:17:19  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco

Finalmente il suo turno di lavoro era finito, Piero era molto stanco e il mal di testa lo tormentava fin dal mattino. Doveva assolutamente trovare una farmacia, si guardò attorno e vide quel negozio. Sembrava una via di mezzo tra una farmacia e un'erboristeria, poco importava purchè avessero qualcosa per la sua emicrania. Entrò e si diresse subito verso il bancone tenendosi la testa con le mani.
- per favore mi dia subito qualcosa altrimenti impazzisco
- mal di testa??? Ho proprio quello che fa per lei- il farmacista si diresse verso uno scaffale , prese un flaconcino e lo mise davanti a Piero con un bicchier d'acqua.
- prenda subito una pastiglia, vedrà le passerà in un momento
Piero non si fece pregar due volte e inghiottì la pillola.
- si sieda un attimo e si sentirà subito meglio.
Piero si lasciò andare su di una seggiola e un pò alla volta il dolore diminuì fino a scomparire del tutto.
- fantastico non sento più nulla, è sparito- gli pareva persino di essere più leggero.
- non sò come ringraziarla - si guardò in giro- non ho mai visto prima d'ora questo negozio.
- infatti siamo aperti da poco.
Il negozio profumava di erbe aromatiche, c'erano alambicchi e strani liquidi che bollivano, pareva più la bottega di un alchimista che un'erboristeria. Ma il suo mal di testa era passato completamente e questa era la cosa più importante.
Pagò, prese la confezione e si incamminò verso casa, ad attenderlo c'erano la moglie e le due figlie. Sorrise pensando a loro, la più grande frequentava l'università con ottimi voti e la più piccola faceva la prima media. Avrebbero avuto un futuro migliore del suo che fin dall'età di 15 anni lavorava in fabbrica a volte anche con turni di 12 ore.
Quando entrò in casa salutò la moglie che si accingeva a preparare la cena , poi si avvicinò alla figlia maggiore Daniela che stava studiando.
- ciao cara come va?
- scusa papà ma domani ho l'esame di matematica generale, devo finire questo esercizio.
- di nulla cara- sbirciò sul quaderno - brava hai trovato la derivata prima e la derivata seconda non ti resta che trovare il punto di flesso.
Daniela lo guardò sbalordita
- papà tu sai cos'è una derivata?
- ma certo è il limite del rapporto incrementale quando H tende a zero.
- impossibile papà tu hai fatto solo la seconda media non puoi sapere queste cose
- potrei stupirti bambina mia ma adesso vado ad aiutare tua madre in cucina.
Daniela ancora non credeva a quanto aveva appena sentito, ma il pensiero dell'esame prese il sopravvento.
Passò un pò di tempo, la madre entrò nella stanza.
- questa sera tuo padre è insopportabile
- che succede mamma?
- tuo padre sta leggendo le quotazioni di borsa e io non ne posso più di sentire cose tipo nasdaq, mibtel,numtel, midex.....
- cosa??? papà legge la pagina finanziaria? ma ha sempre letto quella sportiva!
- vai a capire cosa gli è preso stasera, mi è venuto un bel mal di testa, dove sono quelle pillole che ha comperato? ah eccole!
Sua madre prese il flaconcino ,inghiottì una pillola poi tornò in cucina. Daniela incominciò ad agitarsi stava succedendo qualcosa di strano , doveva scoprire di cosa si trattasse. Andò in soggiorno, suo padre era ancora intento nella lettura.
- papà ti senti bene?
- mai stato meglio, non preoccuparti per me pensa al tuo esame.
Daniela sentì la madre canticchiare in cucina e andò a vedere.
- mamma, il tuo mal di testa?
- passato cara, quelle pillole sono formidabili - poi assaggiò il brodo.
- qui ci vuole un pò di NaCL
- cosa hai detto mamma?
- ma si , passami un pò di sale
- da quando conosci la formula chimica del sale?
La madre alzò le spalle.
- non saprei, forse da sempre - e continuò a cucinare tranquillamente
- mamma, dove hai messo quelle pillole?
- nell'armadietto del bagno.
Non poteva essere una coincidenza che i suoi genitori, dopo aver preso quelle pastiglie parlassero in quel modo ed avessero quelle conoscenze tecniche. Andò nel bagno ed aprì l'armadietto, prese il flacone, lesse il nome GENIOLAX, strano nome per un medicinale, estrasse il foglietto con le indicazioni:
- Posologia: una pastiglia al giorno, si raccomanda di non superare le dosi consigliate ed assumere il medicinale solo in caso di bisogno.
- Effetti collaterali: in alcuni soggetti è stato notato un aumento dell'attività della corteccia cerebrale con conseguente potenziamento delle capacità percettive e cognitive. Questi effetti scompaiono completamente nell'arco delle successive 24 ore.
Stava ancora leggendo quando sulla porta comparve Margherita, la sorellina.
- Daniela, mamma e papà sono proprio strani stasera, stanno discutendo di un certo signor Einstein e di una cosa che chiamano "fisica quantistica". Io ho un pò di paura.
- non preoccuparti Margherita domani saranno di nuovo quelli di sempre. Ti chiedo solo una cosa.
- dimmi
- tu questo flacone non l'hai mai visto. Intesi?
Margherita fece un cenno col capo, adesso doveva trovare un luogo dove nasconderlo. Si guardò attorno, c'era una piastrella, vicino alla doccia, che si muoveva, poteva essere un buon nascondiglio.
Con l'aiuto di un cacciavite la staccò ma esitò prima di mettere il flacone nella nicchia. Svitò il tappo estrasse un pastiglia color rosa, la soppesò nel palmo della mano, pensò al suo esame e alle difficoltà che comportava, poi decise, tenne la pillola e nascose il flacone.
In fondo che male c'era, poteva benissimo accadere anche a lei di avere un'emicrania il giorno successivo, quindi meglio essere previdente e col sorriso sulle labbra si accinse ad andare a cena.


   
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