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 I guanti della signora
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ophelja
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Inserito - 26/01/2003 :  17:38:31  Mostra Profilo Invia un Messaggio Privato a ophelja



“Sono in ritardo, come al solito!” si disse Margherita guardandosi allo specchio e cercando di infilarsi quella ragnatela di fili ecrù che erano i suoi guanti .
I prescelti per quella sera d'estate erano lunghi e traforati, del tipo mitaines, e le avrebbero lasciato libere le dita affusolate a cui avrebbe infilato, solo in ultimo, i suoi preziosi anelli.

”Quanto siete bella signora” le aveva appena sussurrato la cameriera bambina, con uno sguardo di ammirazione, mentre le allacciava le stringhe delle scarpe .
Ed in effetti era bella la signora Margherita, soprattutto quando era così elegante.
Ma infilarsi i guanti, operazione che la signora effettuava dopo essere stata aiutata a vestirsi, l’angosciava e le rendeva sudate le mani .
A nulla valevano gli impacchi di aceto tiepido o le strofinazioni di crusca; le mani della signora erano sempre sudate.
Allora Dorina le porgeva un asciugamano in cui aveva spruzzato del talco e , con pazienza, cercava di aiutarla in quell’ardito rituale.
“Prima raccogliamo la lunghezza del guanto fino al polso, infilate la mano e piano piano tiriamo su . Con attenzione, perché è facile rompere una maglia e far venire dei buchi grossi così a questa meraviglia” le diceva la ragazzina, ripetendo i gesti imparati dalla lunga vicinanza con la madre, cameriera della signora e purtroppo già da sei mesi ricoverata in un sanatorio.

La signora Margherita era impaziente “Non ci riuscirò mai, con questo caldo” strepitava rendendo ancor più difficile quel gesto.
Già la carrozza l’aspettava davanti alle scale della villa e già sentiva i mugugni del marito che, incurante della servitù, le rivolgeva la solita litania di rimproveri..

Margherita ebbe un moto di rabbia e si strappò dalla mano il guanto non ancora infilato e che si era come impuntato di fronte ad un invisibile intralcio, e lo buttò in un angolo della stanza.
“Andrò senza; voglio proprio vedere chi avrà da ridire” disse prendendo la sottile stola di seta che Dorina aveva disteso sul letto, uscendo tra il fruscio del suo meraviglioso vestito color crema.

Dorina, rimasta sola, provò una grande stanchezza; i preparativi per vestire la signora erano sempre motivo di ansia per lei.
Si sedette ai piedi del letto e ingoio’ le lacrime che cominciavano a scenderle dagli occhi.
“Non dovrei essere infelice…sono benvoluta…la signora è buona e non mi picchia…
ho sempre da mangiare…Mamma, dove sei?” Piangeva Dorina mentre cercava di consolarsi..
Il guanto era in un angolo, e sembrava un groviglio di fili caduto ad una ricamatrice distratta. Dorina lo prese e controllò se ci fosse qualche punto smagliato causato dal gesto stizzito della signora .
Non trovò smagliature,e per controllare meglio se lo infilò.
“Oh! come è bello…” si guardava la piccola mano mentre ammirava la sottile rete su cui le abili mani di una sconosciuta artista aveva intessuto delicati tralci di rose.
Con la mano guantata cominciò a tracciare nell'aria dei gesti armoniosi, quasi a simulare un’ideale danza sulle note di un motivo udibile solo da lei. Chiuse gli occhi e aspirò il sottile profumo che emanava quel guanto prezioso e le sembrò di essere vera signora.
La sua fantasia fece il resto.

“Mi farete l’onore di questo ballo?” la mano di un giovane signore avrebbe sfiorato al sua mano per invitarla ad un meraviglioso walzer….
Le luci di mille candele, nella sala più bella della villa, quel grande salone dal cui soffitto si affacciavano dee velate e angioletti paffuti , e lei, vestita con un abito di raso celeste, no…forse lilla, avrebbe danzato fra le altre coppie intervenute al ballo, seguendo nella musica l’eccitazione di un abbraccio…

“Perché io sono la serva e la signora Margherita è la padrona?” si chiedeva Dorina a cui le lacrime continuavano ora a scendere per la rabbia.
Si strappò il guanto e, con lo stesso gesto della sua padrona, lo buttò nel buio di un baule da viaggio…
“Non lo troverà più” si disse consolata dalla sua invidia.


ophelja


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L'immagine coreografica è stata inserita da Beppe e proviene dal sito http://www.fakemaster.it. Si tratta di copia originale del famoso quadro di T.De Lempicka: "Ragazza con guanti".

   
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