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 Avanziamo con l'arte - giovani artisti in piazza
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Elena Fiorentini
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Inserito - 30/01/2008 :  14:29:42  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini

Avanziamo con l'arte

- 1 -

Milano, 19 gennaio 2008
"Avanziamo con l'arte" è l' evento - spettacolo organizzato dagli studenti di Brera e del Conservatorio G. Verdi che sfilavano in corteo per le vie di Milano, partendo da "piazza 5 giornate" con meta Piazza del Duomo.

In un' epoca come questa, mentre ogni iniziativa di studio viene ripagata con un titolo di merito, gli studenti della musica e delle arti sono tuttora esclusi ed abbandonati. Per la prima volta, per quello che posso ricordare, sono scesi in piazza, tra l'indifferenza della gente... chi sono? si domandavano i passanti? Nessuno poteva saperlo, da quando gli studenti sfilano senza ostentare simboli politici, senza megafoni, senza cartelli satirici o provocatori?
La satira c'era, eccome se c'era.

L' arte è morta
Durante il percorso una bara rivestita da un lugubre drappo nero era condotta a spalla dagli studenti dell'Accademia di Brera.
L'arte è morta: questo era il significato del funerale.
Dietro la bara l'ensemble strumentale di fiati e percussioni eseguì la celeberrima marcia funebre di Frederick Chopin percorrendo, da Piazza 5 giornate a piazza del Duomo, C.so di Porta Vittoria, Largo Augusto, via Larga, piazza Fontana. Durante la marcia una tromba solista alternava alla splendida melodia, le note del "Silenzio".


Gli artisti dell'Accademia delle belle arti trasportavano alcune sculture.
Dietro di loro, a qualche distanza, ci sembrò di vedere gli addetti alle Pompe funebri. In realtà, guardando meglio, mi accorsi che si trattava di uno schieramento di polizia, che procedeva molto compostamente a passo di marcia funebre.






I lavori degli artisti dell'Accademia vennero terminati in Piazza del Duomo mentre il corteo funebre si trasformava in una sorta di "funeral " a passo di danza con ritmi sincopati.
L'arte, data per spacciata, tornava a vivere, la forza dell'Arte è più forte della Morte: dalla tristezza si passò alla gioia.

Il quadro spezzato e trasportato in due tranche, venne unito, con gli strappi ancora visibili. Sul sagrato comparvero numerose tele che vennero dipinte al momento.

La musica diventò sempre più allegra, gli studenti danzarono in cerchio: l'arte stava rinascendo, l'arte è ben viva : questo è il messaggio che voleva essere lanciato.

Elena Fiorentini


Elena Fiorentini
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Inserito - 30/01/2008 :  14:41:52  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
- 2 -


“ A che serve, uffa” sembrava dire annoiata il Sindaco, mentre la piccola A. aveva appena termianto di suonare a Palazzo Reale due pezzi difficili di Chopin il giorno della festa della donna del 2007.
A., di 14 anni sfilava con i compagni di scuola, con lei la deliziosa S. che teneva in mano le scarpette rosa e lo strumento musicale sulle spalle.

In testa al corteo, a dirigere l’ensemble strumentale, ecco Stefano, diplomato in pianoforte che ha la responsabilità di una delle orchestre del Conservatorio e probabilmente starà proseguendo gli studi aggiungendo uno o due diplomi al suo curriculum. L'avevo ascoltato durante i saggi scolastici di fine anno e nei concerti: era bellissimo con i lunghi riccioli e la giacca di velluto. Un giorno glielo dissi. Mi sorrise, forse più contento di sentirsi dire il solito: Bravissimo!

Dove erano i megafoni, le scritte satiriche, le tag sui muri, come accade con i cortei degli studenti delle scuole superiori e universitari? La gente non poteva capire! La distanza era abissale.

Elena Fiorentini

n. b.
Alice e Stefano sono nostre "vecchie" conoscenze, che abbiamo imparato ad ammiorare attraverso le registrazioni effettuate da concerto di sogni.


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Elena Fiorentini
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Inserito - 30/01/2008 :  23:58:36  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
- 3 -


Gli anni settanta: Conservatorio e Università
Gli studenti del Conservatorio e dell'Accademia di Brera scesero in piazza in via del tutto eccezionale... perché lo studio non va abbandonato, il maestro va rispettato, la lezione è importante... riproponendo le tematiche che erano sul tappeto trent'anni fa.

Non so come ne venni a conoscenza, ma partecipai ad un'assemblea studentesca: erano presenti il corpo docente, il Rettore dell'Università agli Studi di Milano e il ministro Spadolini. Chiesi la parola e posi la questione irrisolta,( forse al giorno d'oggi risolta parzialmente per la presenza dei due licei, quello musicale e quello artistico artistico,presenti nei conservatori e nelle accademie), circa il riconoscimento degli studi musicali. Nella sala scoppiò un boato di solidarietà. All'uscita venni circondata e sommersa da un marea di studenti che mi subissarono di domande. Come scoprii in seguito, è convinzione generale che i musicisti godano ogni privilegio.

Il Rettore, meravigliato e travolto dalle mie sintetiche spiegazioni che avevano fatto tnto scalpore, si rivolse al Ministro, che cercò di tranquillizzarmi, affermando che era a conoscenza del problema e al più presto avrebbero provveduto.

In realtà, seppi poi, l'Università intende accorpare tutto l'insegnamento artistico, scavalcando gli artisti, senza tenere conto degli spazi, dei mezzi e dei tempi e soprattutto della cultura artistica e musicale, che è semi - sconosciuta alle teste d'uovo italiane.

Oggi, dopo trent'anni, siamo più o meno allo stesso punto, anzi , con l'aggiunta di una sfumatura di disprezzo per quegli artisti e musicisti che non sono miliardari e artisti e musicisti che stanno studiando non lo sono mai.

Ci siamo anche noi
Una giovanissima artista dell'Accademia di Brera, a cui chiesi i motivi della manifestazione - protesta - evento, mi disse con tristezza: "Nessuno ci conosce, vogliamo fare vedere che esistiamo "

Cari ragazzi
Cari ragazzi, permettete che vi chiami così, come potevate pretendere una larga partecipazione della cittadinanza o gli applausi al corteo?

Non avevate megafoni, non avevate colossali striscioni, ma qualche foglietto appeso alla schiena, ma piccolo - piccolo, non mostravate le vostre appartenenze politiche, perché il vostro scopo era quello di mostrare solamente il vostro valore.

Era presente la RAI, arrivò il veterano dei cortei, l'attore e scrittore Dario Fo, sorridente; Vittorio Sgarbi era occupato a fare il girotondo per la questione delle scuole materne davanti a palazzo Marino. In qualità di esperto dell'arte e assessore alla cultura di Milano, dove hanno sede il Conservatorio G. Verdi e l'Accademia di Brera, non dedicò nemmeno dieci minuti per dire una parola a questi ragazzi, eppure in mezzo agli studenti ci va...

Il pubblico
La gente per strada non sembrava curiosa più di tanto, la satira era percepita a stento. Mancava forse la volgarità e la maleducazione provocatoria degli studenti delle scuole superiori e degli universitari.

Per fare l'artista , dice la gente, bisogna nascere,l'arte è un dono. Nossignori, non basta: il dono deve essere coltivato con ogni cura, altrimenti avvizzisce.

Per essere un artista occorre avere molte frecce al proprio arco.

La natura artistica deve essere accompagnata da volontà, memoria, passione, entusiasmo, pazienza, salute.

Lo studio costante deve concorrere a formare il gusto con letture continue di musiche, di poesie, per conoscere gli autori e le correnti letterarie di ogni parte del mondo, perché gli autori che verrano studiati non saranno solo italiani, ma avranno un retroterra culturale diversissmo e a noi sconosciuto.

L'artista dovrà anche soffermersi sugli esercizi tecnici finalizzati al massimo per potere rendere dal punto di vista artistico, le mani o il fiato devono rispondere agli stimoli del cervello e diventare tutt'uno con quello che la nostra fantasia ha creato.
I compositori avranno bisogno di esecutori, di direttori artistici, di tutta una complessa schiera di una sorta di manovalanza di altissimo livello, senza la quale ci sarebbe il vuoto assoluto: ogni strumento musicale possiede una sua propria letteratura e una sua tecnica, ogni strumento rappresenta un patrimonio culturale da difendere.

L'arte è morta: no, l'arte è viva alimentata dalla vitalità degli artisti

Elena Fiorentini


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Elena Fiorentini
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Inserito - 31/01/2008 :  21:35:35  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
In risposta al mio invito ebbi questa risposta.

Le più grandi opere d'arte della storia dell'Umanità sono stata fatte per commissione, quindi parlare di arte svenduta al profitto mi sembra solo ideologia... post comunista
O forse secondo alcuni Leonardo, Michelangelo e Botticelli non erano artisti o erano artisti?
G. B.

E' la tipica considerazione di chi non conosce nulla del mondo della musica. Alla mia rispota ricevetti un gentile invito ad inviare dati più precisi. La mia cronaca del 26 gennaio 2008 è la risposta che spero, se non esaureinte , comprensibile a chi questo universo lo conosce solo superficialmente.

Grazie per la risposta. Una piccola osservazione. Negli ultimi anni ho lavorato gratis, perché le tasse sono troppo alte e cerco di dare una mano ai giovani imprenditori [della musica, simili ai vecchi impresari del tempo che fu], molto bravi, colti, d'assalto.

Il mio aiuto a salvaguardia del nostro patrimonio musicale, che sta interessando da anni soprattutto americani e giapponesi, dovrà servire a quando ci saranno tempi migliori per tutta la nostra società in crisi. Aggiungo che, una volta distrutto il nostro patrimonio, non sarà più possibile tornare indietro.

Elena Fiorentini



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Inserito - 04/02/2008 :  13:34:41  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini

Mancata applicazione della legge

Gli studenti stanno chiedendo l’applicazione di un articolo di una legge 508, art. 2, comma 5.

Tra i concorsi pubblici a cui viene negato l'accesso agli artisti ci sono anche i concorsi per diventare dirigente scolastico
A causa della mancanza delle equipollenze, un "laureato dei Conservatori o delle Accademie" non ha il diritto di accedere anche a questa carriera dirigenziale, ma ho visto esercitare le funozioni di preside da un musicista, eletto dal collgeio docente in una scula media, quando era venuto a mancare il titolare, collocato a riposo e non ancora rimpiazzato.

Il video della manifestazione dal sito www.classicaviva.com

http://lnx.classicaviva.com/wp/2008/01/26/gli-studenti-afam-celebrano-a-milano-il-funerale-dellarte/


Elena Fiorentini


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Inserito - 16/02/2008 :  17:25:45  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini

Parliamo anche di danza


http://www.concertodisogni.com/mp/link1.asp?TOPIC_ID=16392

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