E' il 2006, anno dei mondiali di calcio. Non si parlava d'altro tra giovani e meno giovani.Era una piacevole alternativa ai problemi ben più gravi, come potrebbero essere le scadenze delle tasse o l'aumento della luce e dell'acqua di cui parlavano allarmati i genitori.
La parata delle squadre di giocatori di paesi lontani e sconosciuti è interessante, date le scarse conoscenze della geografia dei nostri studenti.
I giocatori si allineano in mezzo al campo da gioco in mezzo ad una folla urlante e coloratissima.Davanti ad ognuno di loro dei piccoli testimonial, bambini e bambine, uno per giocatore.
I giocatori cantano l'Inno nazionale,poi si scambiano dei regali, al termine della partita scambieranno anche le maglie che diventeranno oggetti da collezionismo.
I giganti della squadra nazionale del Ghana suscitano simpatia.Tra loro alcuni sono famosi, come Appiah, perchè inseriti in importanti società sportive europee.
Zia Carmelina,secondo i suoi particolari criteri di giudizio, dirà poi che giocano molto bene.

Gli Italiani, uniti tutti sotto la stessa bandiera della nazionale, cantano Fratelli d'Italia, il più spontaneo e sincero degli Inni che abbiamo sentito finora, tenendosi abbracciati.
In campo sembano i più forti, la squadra del Ghana da del filo da torcere, ma non riesce a decollare.

L'occhio indiscreto della telecamera.
Piccoli tifosi

Il piccolo tifoso del Ghana sembra disperato per il gol alla sua squadra. Prima chiude gli occhi, poi con le due manine li copre ben bene.
Ne avevo già parlato, ricordate? Non è stato notato solo da Livio, ma anche da altri tifosi , che hanno commentato la grande tenerezza che ha prodotto questo piccolo gesto e questi erano tifosi ben tosti, ma in fondo, il calcio non è un gioco?

Ancora una volta la telecamera si ferma su una bimba, questa volta, durante l’ultima partita Italia – Germania.
Osserva la squadra italiana con grande attenzione, poi, dopo il primo dei due gol, eccola sorridere, per portare subito le manine al viso, quasi volesse dire: “non è vero… troppo bello”

Domenica sera ci sarà l’ultima partita alla quale parteciperà il milionesimo visitatore del Museo del Calcio che ha vinto un biglietto d’ingresso. Di questo bimbo è stata data notizia dai giornali.


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Ogni giocatore entra in campo accompagnato da un bambino. Mi sono sempre chiesta da dove vengono. Ecco un piccolo gruppo di quattro bambini. In questa foto stanno prendendo posto in pulmann da Pechino per raggiungere la Germania. Hanno dai nove ai dieci anni.

Invasione di campo

Sono le bandiere con i tre colori più belle del mondo: color verde bandiera vicino all'asta, bianche in centro, rosse brillani all'esterno. Dicevano i nostri libri di scuola:
il verde come i nostri prati, i nostri alberi, il bianco come la neve dei nostri monti, il rosso come il sangue dei nostri eroi.

E' il tricolore italiano, la bandiera italiana, assunta a emblema della squadra che giocherà a Berlino questa sera e rappresenterà l'Italia.
Ricordo che una volta ci si poneva dei problemi per l'abbigliamento. Non ci si poteva vestire con i colori della bandiera . Se avevamo un abito bianco e rosso, non potevamo indossare una giacca verde, ad esempio. Era come offendere la bandiera considerata oggetto degno del massimo rispetto, alla stregua di un oggetto sacro. Una semplice questione di buon gusto e non di multe da pagare...!

3.
I giocatori che fanno parte della squadra "Nazionale italiana" vengono scelti tra le squadre che ogni domenica disputano le partite. Sono nemici sul campo da calcio durante l'anno, e diventano amici collaborando in una squadra affiatata per raggiungere la vittoria ed essere nominati campioni del mondo.

Che succede ora? Che cos'è questo chiasso? GOOOOLLLLL, Siamo campioni....una voce urla dall'altra camera seguita da altre voci che vengono dalla strada.
Vado a vedere. In lontananza passa un treno che saluta i nuovi campioni. La sera limpida mi porta anche la luce dei fuochi d'artificio.
Guardo la televisione, dopo avere sorseggiato due bicchieri di vino per festeggiare,il favoloso cabernet Sauvignon di Israele , acquistato oggi pomeriggio in centro , poi un Berlucchi spumeggiante, finalmente mi rilasso.

Buon riposo, piccina.
Un po' di tranquillità finalmente.