Ballata dolorosa fai danzare
fantasmi e fantasie mi rifuggo nel tempo
passato e osservando i passanti
cangia la malinconia mia lasciva
struggente fuggire e mai tornare
a comporre rime ed altri stornelli
Scalare pentagrammi ed attendere l’arrivo
d’una sospirata clemenza
M’avvio per strade deserte
guidato da uno spirito celeste
chiacchiero con un cherubino
ed un angelo con le mani sempre in tasca
Salgo le scale verso il cielo stellato
scappo alla morte e non so confondermi
tra la folla nell’ali mie inciampo
chiamo il mio capoufficio per saper cosa fare
Macchine treni autobus zeppi di turisti
In questa storia e in altri sogni
timido il canto degli uccelli s’ode
Un raggio di sole illumina un fiore solitario
vaporano i colori dalle corolle
si sciolgono le parole nell’inchiostro
Camminando sui prati inseguendo
chimere cavalcando draghi
la mia guerra tra i mondi
diventa cruenta
Pallido il paesaggio della città ai miei piedi
da sopra al pio colle appare il destino sul suo destriero
Crudele muore una parte in noi per risorgere
in un canto metropolitano d’un politico intonato
L’ombre si radunano dietro le porte
Dolci sospiri di primavera l’acque
scendono a valle pigra la mano su un foglio di carta
disegna il volto afflitto dell’ eterna dolente Maddalena.