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L'alba era al di l� di venire. Notte fonda, a dire il vero. L'appuntamento presso la grande ditta di noti cristalli, lampadari ed installazioni multimediali di suoni, luci, emozioni era per le otto a Wattens,presso Innsbruck, Tirolo.
Silvano alla guida del macinino nerazzurro,dotato per l'occasione di attrezzatura a prova di polo Nord, catene E lamellari. Il solito coro di parenti+amici+compagno(si spererebbe)della vita, sempre premurosi di consigli perlopi� non richiesti, sbeffeggiava crudele e sarcastico:"Le gomme da neve a met� ottobre, roba da minorati!"vabb�, non � che io sia Schuhmacher,ma mi sentivo, come dire, forse un po'ridicola. Per� Linus non abbandona mai la sua bavosa, celebre coperta, e chi sono io per partire senza le mie sicurezzine?
Al Brennero, dopo un caff� ancora decentemente italico e l'acquisto del salvifico bollino autostradale, manco fossimo un carico di banane,ripartiamo a guida invertita, sostanzialmente per motivi linguistici. Del famoso e costoso Europabruecke non riusciamo a scorgere nulla, perch� � ancora buio pesto.
Mi tuffo nelle caotiche corsie cittadine, che, per una che viene da Belluno,sembrano un mostruoso reticolo strombazzante. Puntuali e stanchissimi arriviamo a Wattens, scortati da un' automobilista locale che parla perfettamente italiano e si � evidentemente impietosita. Naturalmente devo fare pip� e non si vede un bar a chilometri di distanza. Tenermi? Cercare il bosco pi� vicino, rischiando l'avvistamento da parte di eleganti Jaeger con altrettanto eleganti cani ed una multa da pagare a rate fino alla vecchiaia?
Aspetto ed entro trepidante nell'Edificio, tutto vetrocementovuoto Mi danno un pass.Aspetto ancora.Alle nove esco a razzo,al limite di ogni umana sopportazione ed infilo rapidissima la toilette del supermercato, sena comprare nemmeno un Krapfen. Ora si va a Seefeld,celebrato centro invernale di vacanze per titolati, manager e riccastri appena sistemati. In autostrada piove.Tutti, dico tutti, rispettano i limiti, i camion non strombazzano, nessuno lancia commenti poco ameni sui componenti femminili della famiglia o su un diffuso stato coniugale condiviso con gli ungulati. Polizeiland,
si sa.Metto la mano nella tasca della giacca per estrarre il fazzoletto,e trovo il negletto pass, sfuggito ai severi controlli. Ed ora? Mi arresteranno? Sguinzaglieranno cani che hanno seguito 10 anni di corsi per sommeliers e assaggiatori di cannabis indica? Tremo e penso alla restituzione.
Per Seefeld saliamo dopo Zirl per una riva ripida,il vento si infittisce, cadono i primi fiocchi. Silvano:"Guarda un po',sono di certo portati!" Taccio, pi� per sfinimento che per mitezza, e dopo molte curve innevate arriviamo all'altipiano.I prati ancora verdi di pascolo sono scintillanti di neve farinosa, l'aria turbina di grigio, gli alberi ricamano la montagna con trine di ghiaccio...un paio di aveglinesi color caffelatte scalpitano giocosi nel recinto, le onnipresenti brune alpine masticano quiete e lente erba mista a neve. Faranno direttamente il gelato alla panna?
Il macinino procede dolce e sicuro,nell'inverno improvviso;il gestore del campeggio,un tirolese rossiccio e dallo sguardo schietto ci aspetta con litri di caff� lunghissimo e fumante, ed un grosso bricco di panna fresca, nella vecchia stube col grande,allegro camino. Mi chiede subito se ho le gomme da neve.Se mi vedesse il coro...

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Sarah

L'alba era al di l� di venire. Notte fonda, a dire il vero. L'appuntamento presso la grande ditta di noti cristalli, lampadari ed installazioni multimediali di suoni, luci, emozioni era per le otto a Wattens,presso Innsbruck, Tirolo.
Silvano alla guida del macinino nerazzurro,dotato per l'occasione di attrezzatura a prova di polo Nord, catene E lamellari. Il solito coro di parenti+amici+compagno(si spererebbe)della vita, sempre premurosi di consigli perlopi� non richiesti, sbeffeggiava crudele e sarcastico:"Le gomme da neve a met� ottobre, roba da minorati!"vabb�, non � che io sia Schuhmacher,ma mi sentivo, come dire, forse un po'ridicola. Per� Linus non abbandona mai la sua bavosa, celebre coperta, e chi sono io per partire senza le mie sicurezzine?
Al Brennero, dopo un caff� ancora decentemente italico e l'acquisto del salvifico bollino autostradale, manco fossimo un carico di banane,ripartiamo a guida invertita, sostanzialmente per motivi linguistici. Del famoso e costoso Europabruecke non riusciamo a scorgere nulla, perch� � ancora buio pesto.
Mi tuffo nelle caotiche corsie cittadine, che, per una che viene da Belluno,sembrano un mostruoso reticolo strombazzante. Puntuali e stanchissimi arriviamo a Wattens, scortati da un' automobilista locale che parla perfettamente italiano e si � evidentemente impietosita. Naturalmente devo fare pip� e non si vede un bar a chilometri di distanza. Tenermi? Cercare il bosco pi� vicino, rischiando l'avvistamento da parte di eleganti Jaeger con altrettanto eleganti cani ed una multa da pagare a rate fino alla vecchiaia?
Aspetto ed entro trepidante nell'Edificio, tutto vetrocementovuoto Mi danno un pass.Aspetto ancora.Alle nove esco a razzo,al limite di ogni umana sopportazione ed infilo rapidissima la toilette del supermercato, sena comprare nemmeno un Krapfen. Ora si va a Seefeld,celebrato centro invernale di vacanze per titolati, manager e riccastri appena sistemati. In autostrada piove.Tutti, dico tutti, rispettano i limiti, i camion non strombazzano, nessuno lancia commenti poco ameni sui componenti femminili della famiglia o su un diffuso stato coniugale condiviso con gli ungulati. Polizeiland,
si sa.Metto la mano nella tasca della giacca per estrarre il fazzoletto,e trovo il negletto pass, sfuggito ai severi controlli. Ed ora? Mi arresteranno? Sguinzaglieranno cani che hanno seguito 10 anni di corsi per sommeliers e assaggiatori di cannabis indica? Tremo e penso alla restituzione.
Per Seefeld saliamo dopo Zirl per una riva ripida,il vento si infittisce, cadono i primi fiocchi. Silvano:"Guarda un po',sono di certo portati!" Taccio, pi� per sfinimento che per mitezza, e dopo molte curve innevate arriviamo all'altipiano.I prati ancora verdi di pascolo sono scintillanti di neve farinosa, l'aria turbina di grigio, gli alberi ricamano la montagna con trine di ghiaccio...un paio di aveglinesi color caffelatte scalpitano giocosi nel recinto, le onnipresenti brune alpine masticano quiete e lente erba mista a neve. Faranno direttamente il gelato alla panna?
Il macinino procede dolce e sicuro,nell'inverno improvviso;il gestore del campeggio,un tirolese rossiccio e dallo sguardo schietto ci aspetta con litri di caff� lunghissimo e fumante, ed un grosso bricco di panna fresca, nella vecchia stube col grande,allegro camino. Mi chiede subito se ho le gomme da neve.Se mi vedesse il coro...

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