Italia terra di musica e di canzoni: I Tenores

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Italia terra di musica e di canzoni: I Tenores

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Ricordo una vacanza di alcuni anni fa. Con l�auto  percorrevo la strada che dal nord della Sardegna proseguiva sino al centro dell�isola. Dopo avere percorso la terra dei Nuraghi, la Gallura per l�esattezza, proseguivo verso sud, verso Nuoro, attraversando terre selvagge, quasi desertiche, dove mi apparivano distese di terreni impenetrabili ricoperti da cespugli spinosi  e sempre battuti dal vento, e  dove i pochi alberi, sugheri e lecci, crescevano addirittura inclinati per quel vento sempre presente. Lungo il percorso non si incontrava nessuno e non si vedevano che pochissime case. Mi trovavo nel cuore dell'isola, nella Barbagia. Mi sentivo affascinato da quei luoghi, e non mi sembrava neppure di essere in Italia. Improvvisamente mi � apparso come per incanto uno splendido paese, quasi sorto dal nulla. Era Bitti.
Luogo di pastori e produttori di sughero, ma dove esisteva, ed esiste tuttora, una forma d�arte unica al mondo: il canto dei TENORES.

Uno stile vocale di grande fascino e  di origine antichissima. Parrebbe addirittura che abbia origini preistoriche, come gli stessi nuraghe.       
 
   Le quattro voci che compongono il coro altro non sarebbero che il muggito del bue, il belato della pecora ed il suono del vento. Opportunamente armonizzati e dotati di testi poetici di secolare bellezza. L'uso gutturale delle voci e i tipici canti d'intonazione, poi, rendono inconfondibile e di grande impatto questa arte millenaria.

Una magia della voce umana.

Pier_1

Edited by - pier_1 on Jun 02 2003  11:00:43
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R A S S E G N A A R G O M E N T I

Pierluigi Fiorentini

Ricordo una vacanza di alcuni anni fa. Con l�auto percorrevo la strada che dal nord della Sardegna proseguiva sino al centro dell�isola. Dopo avere percorso la terra dei Nuraghi, la Gallura per l�esattezza, proseguivo verso sud, verso Nuoro, attraversando terre selvagge, quasi desertiche, dove mi apparivano distese di terreni impenetrabili ricoperti da cespugli spinosi e sempre battuti dal vento, e dove i pochi alberi, sugheri e lecci, crescevano addirittura inclinati per quel vento sempre presente. Lungo il percorso non si incontrava nessuno e non si vedevano che pochissime case. Mi trovavo nel cuore dell'isola, nella Barbagia. Mi sentivo affascinato da quei luoghi, e non mi sembrava neppure di essere in Italia. Improvvisamente mi � apparso come per incanto uno splendido paese, quasi sorto dal nulla. Era Bitti.
Luogo di pastori e produttori di sughero, ma dove esisteva, ed esiste tuttora, una forma d�arte unica al mondo: il canto dei TENORES.

Uno stile vocale di grande fascino e di origine antichissima. Parrebbe addirittura che abbia origini preistoriche, come gli stessi nuraghe.

Le quattro voci che compongono il coro altro non sarebbero che il muggito del bue, il belato della pecora ed il suono del vento. Opportunamente armonizzati e dotati di testi poetici di secolare bellezza. L'uso gutturale delle voci e i tipici canti d'intonazione, poi, rendono inconfondibile e di grande impatto questa arte millenaria.

Una magia della voce umana.

Pier_1

Edited by - pier_1 on Jun 02 2003 11:00:43

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