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 7 Riflessioni
 Shalom Anna

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R A S S E G N A     A R G O M E N T I
Roberto Mahlab Shalom Anna,
camminavo per la città poco fa, buio e freddo, le foglie cadevano come piovendo dai lampioni illuminati, le persone che incrociavo non badavano nemmeno ad evitarmi e, piuttosto di spostarsi, mi spingevano di lato, uomini e donne tristi che portavano a spasso il cane.

Io guardavo il cielo illuminato di stelle e pensavo ad un numero,
l'ìavevo ricevuto questo pomeriggio dall'ambasciata di Israele a Roma, il numero della mia carta di identità israeliana, i computer non sbagliano, hanno elaborato che sono cittadino di quel paese per via di mia madre che ne aveva il passaporto e ho sognato di non tornare a casa, sparire e imbarcarmi su un aereo con il biglietto di sola andata.

A Gerusalemme nevica, dodici chilometri più a occidente ci sono le rive del Mediterraneo, la salvezza mentre in Italia oggi personaggi hanno gridato contro gli ebrei, da là avrei venduto tutto e non sarei mai più tornato, un momento magico,so che non lo posso fare, non potrei guardare negli occhi le persone che non meritano che io fugga e devo combattere, Anna, come è sempre avvenuto a tutti noi, dovunque fossimo, per cambiare quanto avevamo attorno, un momento che avevo già vissuto, nove anni fa quando mio padre disse che avrei dovuto andarmene in salvo, camminavo per la città quella sera,
come stasera, ero felice, pensavo "tra poco sarò via da qui, avrò tutto quello che desidero", non volevo neppure più tornare a casa, mille progetti meravigliosi in mente, poi tornai e mio padre mi disse "Roberto, dobbiamo combattere delle persone malvage", il mio sogno sfumò, combattei e vinsi, ccome avevo combattuto in passato e vinto contro chi ci inseguiva gridando frasi di odio contro di noi, ogni battaglia era servita ad apprendere le tecniche per vincere quella successiva, come aveva combattutto mio padre.

E come sempre avverrà Anna. Tu sei accovacciata su quella roccia nel deserto ad aspettare l'alba vicino al kibbutz del Negev, mi dicesti che dovevi ritrovarti e che un giorno ti saresti rialzata e mi saresti venuta a cercare, vorrei essere lì e guardare le nostre stelle, nella nostra Terra.

Shalom Anna, un giorno torneremo tutti, Shalom, pace.
Roberto

Roberto Mahlab



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