Per gli abitanti di Anfo l’origine di questo termine è antico. I montanari lo costruivano seguendo una tecnica tramandata da generazione in generazione. Una intelaiatura robusta di rami ben levigati, quattro piccole ruote anch’esse di legno, con esso si trasportava fieno, legna e masserie viarie sù per i sentieri aspri della montagna. Ogni famiglia aveva il suo e da qualche anno quelli rimasti e conservati nel tempo sono stati tolti dai loro ripostigli, restaurati e, nella prima domenica di agosto si rinnova la tradizione con una sfilata fra le viuzze del paese.
Con gli abiti tradizionali tipici dell’epoca, i proprietari e il più delle volte i loro discendenti compiono gesti antichi per ricordare a se stessi e ai loro figli un aspetto importante della loro cultura, del lavoro e dell’amore per queste montagne.
Io ero lì, in mezzo a loro per fissare con la macchina fotografica alcuni momenti di questa sfilata che sta diventando storia. Le grida gioiose dei bambini, i saluti della gente, e un sole che ha contribuito a rendere la giornata ancor più piacevole.
A sera tutti a tavola per un grigliata in compagnia e naturalmente non potevano mancare le danze a suon di liscio.