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 16 Ci sono più cose in cielo e in terra
 17 gennaio - I falò di Sant'Antonio abate

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R A S S E G N A     A R G O M E N T I
Elena Fiorentini Il 17 gennaio in tutta l'Italia si fanno fuochi per festeggiare l'Abate Antonio, protettore degli animali, detto anche Sant'Antonuio del porcello e protettore dagli incendi, vissuto circa il 250 d. C. Per l'occasione si fanno dei falò e vengono distribuiti dei pani.
Sant'Antonio - 17 gennaio
- racconto -
***

Sant'Antonio, protettore degli animali, del bestiame e dei fornai. La mattina, se non c'era scuola,noi ragazzi ci radunavamo in frotte sul piazzale della chiesa per assistere alla benedizione del bestiame, che sfilava davanti al curato.Quante risa nell'udire grugniti, belati, muggiti, nitriti, ragli sonori che echeggiavano per la via dalla quale scendevano a corsa tutti i nostri amici quadrupedi lasciando a malincuore le tepide stalle. I cavalli e gli asini avevano l'onore di intrepidi cavalieri che accarezzando con le fruste le loro groppe li facevano caracollare per dimostrare la loro valentia. A sera, con il cielo stellato , ogni ragazzo arriva in piazza con la sua fascina di legna, il mssimo che ognuno riusciva a portare. Nel mezzo facevamo un grande falò e le fiamme, divampando alte, arrossivano i volti, arrossavano le case e il cielo. Ognuno portava il suo contributo sperando protezione da Sant'Antonio. Chi non aveva ancora cenato portava la sua polenta fuori a finire di arrostire sul fuoco e i ragazzi facevamo uno sfrenato girotondo intorno al fuoco cantando a squarciagola:
Toni, Toni Sant'Antoni!
giribigì, giribigiò
Demm i legn de faa el falò!

E quando nessuno portava più legna e le fiamme tendevano a diminuire, aggiungevamo:
Toni, Toni Sant'Antoni!
giribigì, giribigiò
Demm i legn de faa el falò!
El falò l'èm giamò faa
Demm i legn de l'ann passaa!

...mentre le ultime lingue di fuoco serpeggiavano, gli ultimi sterpi scoppiettavano cantando: giribigì, giribigiò
finchè non restava che la brace ardente.
Varda là,il più audace, il più forte di noi iniziava a saltare attraverso il braciere.La brace si attuenua gli altri lo seguono, alcuni cadono nella cenere, incapaci a saltare...
rauchi, contenti, stanchi morti correvamo a casa svelti per non farci trovare sudati dalla tramontana.
Mentre così accuciti sotto le coperte si ripensava a quella splendida notte d'inverno , ci rammentavmo di quello che era capitato alla bella figlia di mago Inverno, lassù , a Nord, nella gelid steppa. Si azzardò ad attraversare il fuoco con un audace salto....
prossimamente in concerto bimbi

Elena Fiorentini

Elena Fiorentini Proverbi lombardi sulla ricorrenza di Sant'Antonio.

A Sant'Antoni on'ora bona

A Sant'Antoni fredd e demoni

A San Togn on'ora e on grogn

Buon onomastico a tutti i toni, Togni, Antoni e Antoniette di concerto di sogni!


Elena Fiorentini
Lu Sant'Antonie
canto popolare abruzzese dove la tradizione dei fuochi , dei canti è tuttora viva.

***
Na donne bbon cristijane va pell'acque a la fundane
la tine d'acqua s'impieve da'ggiutare ca ne'mpoteve.

Li sante l'ha chiamate ca nisciune ca la'jutate
chiamise lu peccate subbetamente che fu jutate

Se io t'aja'jutà pure caccose m'avete da dà
la donna 'nginda ere Il suo fanciullo ji' lr duneve.


...............................

Tutte li ciùce vuleve scappà ma sott'all'ordine avete da stà
S.Antonio na mane alzò na bbott'appedu l'ingalicò

Tutti li ciùce faceve cungresse che sta 'ffa 'Ndonie aesse
tutti li ciùce faceve caterne fore 'Ndonie da lu'mberne

Se da ecche me n'aje da ji sa bbona scritture m'avete da fa
na bbona scrittura je l'ome facise e da lu'mberne 'Ndonie scise

La scitture faveze ere e da lu foche fu brusciate
n'atra vote fu rinnovate vivo sempre Antonie Abbate

Li chiamise a alta voce Gesù Cristo morto in croce
vieni vieni Antonio mijo vieni a gode 'nghe il tuo Ddije

M'baradise le fece 'ndrà ma quanta grazie 'Ndonie fà
canteme nu dispensorie tridice grazie fa S. Antonie

Finito il nostro canto bbona sera a tutti quande
finito il nostro lore bbona sera a voi signori

Eh Sand'Antonie!

tra medioevo e la sonda Cassinis, come dice Shakespeare, ci sono più cose in cielo e in terra... ho selezionato alcune foto e una delle numerose canzoni sull'argomento da alcuni siti abruzzesi. Sull'argomento si possono trovare nche numerose testimonianze su siti della Sardegna.(folklore ecc)
I ragazzi delle foto partecipano a riti simili a quelli dell'Epifania di cui ho parlato in "musica e canzoni".



Edited by - Elena Fiorentini on 18/01/2005 16:33:54


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