Sono passati molti anni da quel lontano 1975 e gli auguri di Cuocoligure mi hanno risvegliato alcuni ricordi. Finalmente dopo due anni l'amica Maria Grazia si decise a fare visita alla compagna di studi. Voleva portarle il suo regalo di nozze, diventato nel frattempo anche un regalo per la nascita del primo figlio.
Dopo i saluti di rito, le due amiche si apprestarono a festeggiare la Domenica Grassa, che quell'anno cadeva il 16 febbraio a cui sarebbero seguiti sette giorni frenetici, profumati di tortelli, con stelle filanti gettate dai balconi, coriandoli, con bambini e grandi in festa.
Fu la prima ed unica licenza di gola dopo nove mesi di restrizioni, e, seguendo attentamente la ricetta dell'amico pasticcere, aveva preparato dei magnifici bigné da riempire di crema, cioccolata e zabaione.
La neomamma era però arrivata al termine, anzi il nascituro sembrava essersi addormentato dopo tanti calci e frulli d'ali.
La stessa sera, dopo essersi rimpinzata di bigné, venne ricoverata. Il giorno dopo, alle ore 21,30 del 17 febbraio, vide la luce un bel bambino