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R A S S E G N A     A R G O M E N T I
detective Hayes Ciao a tutti amici scrittori e amiche scrittrici.

Ecco qui uno dei miei soliti dubbi da scrittrice inesperta. Sto scrivendo un pezzo in cui il protagonista (sapete già chi è, no? Devo ripeterlo?) viene ferito a un braccio. Ora, premesso che la sottoscritta non s'è mai fatta seriamente male (per mia fortuna), mai un braccio rotto, mai un'operazione (nè tonsille né appendicite), mai in ospedale, mai un taglio, se non cosette da poco, ho seri dubbi che la scena appena descritta possa risultare poco credibile.
Il dubbio è: come si può descrivere il dolore (fisico) provocato da un'arma da taglio o da fuoco? Scusate la crudezza del problema, ma dall'alto della mia somma ignoranza non riesco a venirne fuori.

Vi faccio leggere il pezzo, magari vi rendete meglio conto di ciò che ho scritto e mi dite le vostre impressioni, le vostre sensazioni e, semmai ne avete, le vostre esperienze (magari il dolore che avete provato affettando il salame e qualche altra cosa!!!)

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E quando la pistola si fermò in direzione di Jackie, fu un attimo, un attimo nel quale il detective prese la sua decisione.
"Jac..."
Non riuscì a terminare di pronunciare il suo nome, che udì un'altra esplosione. Lo stesso rumore che continuava ad echeggiare nel suo cervello. Si lanciò contro la sua collega, trascinandola a terra sotto di lui. Il tutto in una frazione di secondo, nel quale una stilettata rovente gli attraversò il bicipite sinistro. Emise un gemito soffocato, rovinando a terra. Non capì immediatamente cosa fosse accaduto, cosa era quel dolore lancinante che gli prendeva tutto il braccio, come se qualcuno glielo stesse tirando via. Poi si voltò verso sinistra e vide una macchia di sangue allargarsi sulla camicia strappata. E non appena poggiò la mano per sentire cosa c'era, un'altro strale parve attraversargli il muscolo.
"Oh, Dio!" disse piano.
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Aspetto ansiosa suggerimenti!
Grazie a tutti

Un sorriso, Titty

Edited by - detective Hayes on 04/05/2005 12:31:01

luisa camponesco vediamo se può andare:

"fu come se qualcuno gli avesse dato uno spintone, perse l'equilibrio, non avvertì alcun dolore, non subito almeno.
- "cosa è accaduto" - pensò. Poi, un dolore, prima debole, poi sempre più intenso, come quella volta che si era scottato le dita della mano con una sigaretta, vide, incredulo , una chiazza rossa allargarsi sulla camicia e all'improvviso il dolore, acuto e lancinante, gli esplose come un urlo nel cervello.

Ho esagerato?
ciao
Luisa

Edited by - luisa camponesco on 04/05/2005 13:24:49

detective Hayes Uhmmm... no, non hai esagerato, ma vedi, lui arriva a terra perchè spinge la collega, non a causa del proiettile che lo centra. E durante la caduta sente questa stilettata nella spalla. Ma non so se dire "stilettata rovente" è corretta. Si sente bruciore? Boh! Comunque l'espressione del dolore che esplode come un urlo nel cervello è troppo bella! Appana posso la piazzo da qualche parte!!!

Grazie... ma credo che il dubbio resti. Chi ci prova?

Un sorriso, Titty

Edited by - detective Hayes on 04/05/2005 13:29:13

luisa camponesco Posso dirti con una certa sicurezza, che quando una persona viene colpita da una pallotola non sente dolore al momento.
Così mi stato raccontato da un amico, impiegato di banca, che durante una rapina si è beccato, per l'appunto, una pallotola.

ciao

Luisa

Edited by - luisa camponesco on 04/05/2005 13:33:45

detective Hayes Poichè il pezzo fa parte di un lavoro a più mani, ho dovuto aspettare cosa il mio socio scrivesse dopo il mio intervento. Adesso il suo personaggio ha trascinato al riparo Ray... e il pezzo continua così...

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Sorpreso dalla fulminea reazione di Jackie nel metterlo al riparo, Ray tradì una smorfia di dolore, mentre ancora stentava a rendersi conto di cosa fosse successo. Sentiva il braccio in fiamme, come se qualcosa di bollente l'avesse toccato. Lo stesso tipo di sensazione che ebbe quando, diversi anni prima, aveva sollevato dal fornello ancora acceso il bricco del latte. D'istinto l'aveva mollato, lasciandolo cadere a terra. Ma adesso non c'era nulla del genere.
*Che... che è successo...*
Lanciò un'occhiata a Jackie, come se volesse spiegazioni da lei.
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Tenuto presente che, semmai dovessi scrivere un pezzo in cui Ray o chicchessia resta ferito nel mio libro, porrei l'attenzione su un dolore non immediato, come ha suggerito Luisa... ma per il momento, che ve ne pare questo nuovo pezzo??
Grazie per l'aiuto!

Un sorriso, Titty

brazir decisamente direi che e' meglio anche se fortunatamente non ho mai ricevuto ferite d'arma da fuoco


Br@zir
http://brazir.altervista.org


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