tutte le sere, ho l'abitudine di prepararmi un bel bricco di the' bollente, che lascio raffreddare sul tavolo della cucina.
Una sera, ritornando improvvisamente sui miei passi, trovo JSbach, con la testa infilata nella "mia" tazza, che sorseggiava avidamente
il contenuto, apparentemente immune alla quantita' di limone che vi era sciolta.
Con un urlaccio, l'ho fatto scappar via, e, mentre rifacevo il the', un dubbio legittimo si e' affacciato nella mia mente:
da quanto tempo JSbach assaggia il "mio" the' ??
La sera seguente, metto in atto un vero e proprio appostamento.
Lascio il bricco sul tavolo come al solito, e mi nascondo dietro la porta.
Puntuale come l'orologio Big Ben di Londra, JSbach arriva e , facendo finta di niente, fendendo l'aria con la coda, spicca un gran balzo e si infila dentro la "mia"tazza.
Altre urla per farlo scappar via e la disperazione ha cominciato ad assalirmi.
Infatti, sono un tipo molto schifiltoso, in ufficio pulisco sempre con un fazzoletto di carta, la cornetta del telefono prima di rispondere, in metropolitana e sul tram, non mi siedo mai e, mi aggrappo ai sostegni usando i gomiti e la borsa, al bar bevo il caffe' usando la meta' esatta della tazzina in fronte al manico, in casa con la mascherina e guanti di lattice, procedo alle pulizie.
Sono subito giunto alla conclusione:
da anni continuo a bere the', mescolato dai baffi del mio gatto (spero prima della toeletta quitidiana) e, solo adesso capisco quel fastidiosissimo odore di pesce, che non andava via, nemmeno spremendo nella tazza 5 limoni.
Visto che non sono morto, adesso tutte le sere, dopo le faccende,
chiamo con gentilezza JSbach in cucina, dove strusciandoci e facendo le fusa, ci scoliamo grandi bicchieri di birra!!
mrcll