| R A S S E G N A A R G O M E N T I |
| rosa blu |
Scusate il ritardo...
Come già alcuni di Voi sanno sono livornese.
Amo la mia città. Ci sono nata e cresciuta.
Non vorrei per nulla al mondo abitare in un'altra città.
Amo respirare l'aria del mare, sentire il vento di libeccio che
mi soffia in faccia, fare entrare dentro di me i suoi colori, unici e irrepetibili, amo i suoi tramonti belli da togliere il fiato.
Nei pomeriggi d'inverno, quando l'aria è gelida e limpida, le isole dell'Arcipelago Toscano, l'Elba, la Capraia, la Gorgona sono uno spettacolo, sembrano così vicine, quasi da poterle toccare....
In un momento così, se mi trovo sulla Terrazza Mascagni, mi illumino d'immenso (come disse un grande poeta).....
Livorno, sulla carta geografica è un piccolo puntino, ma per noi livornesi è la capitale del mondo!!!!
Certo, anche Livorno è diventata una città caotica, per il traffico...., rumorosa, un pò come noi livornesi....
Ma a me va bene così!
Saluti a tutti!!!!P.s. Posso dire una cosa?
Va beh! La dico...
Trovo che ci sono pochi commenti a quello che scriviamo.
Sarebbe bello riceverne di più, sia positivi che negativi.
rosa blu
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| leda cossu |
Cara Rosa Blu, oggi sono venuta due volte a Livorno, con te ed E. in Racconti. Ho visto da due angolazioni differenti la Terrazza Mascagni, e Livorno in più stagioni, col libeccio, e a piedi, in bici...se verrò a Livorno ho già l'itinerario da vedere con gli occhi delle amiche di CdS.
Ho visto il tuo riflesso di donna nella Poesia del mare di ieri. Mi piace questo immaginario femminile, ma se tu non chiamassi a gran voce non penserei di rispondere perché le immagini si vivono anche così, immergendosi in esse con piacere e gratitudine.
Quando la trovo ti mando la poesia della Rosa Blu, che è a Mestre il nome della "differenza", non di genere, ma come associazione di ragazzi disabili che hanno organizzato con le famiglie un Centro diurno, il loro logo con poesia è appunto una bellissima ed originale Rosa Blu.
Ma come dice bene Paolo Talanca occorre non solo guardare, ma riconoscere per esistere un po' di più. Arrileggerti e come si suol dire.."colgo l'occasione per" ringraziare tutti quelli che continuano questo filò famigliare, Leda
Leda
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| emofione |
Ciao Rosa, ciao Leda.
Solo per sottolineare il fatto che la livornesità e la diversità del labronico da tutti i cugini toscani, nasce dall'enorme miscuglio di razze dal quale noi livornesi discendiamo. E la focosità pure, se si pensa che inizialmente, con un apposito editto, i Medici, al fine di popolare l'allora borgo di pescatori, decretarono che la città avrebbe accolto tutti coloro che, per motivi diversi, si erano macchiati dei più svariati reati. Divenne, dunque, inizialmente, anche la città dei "dannati", delle prostitute, dei poco di buono. Ma anche, a causa di questo multietnico crogiolo di razze, un centro ricco di idee, di cultura, di pensieri, di "rumore positivo".
Ecco perché, nel descrivere la propria città, il livornese non può che rimanerne affascinato e farlo nella maniera che più si addice alle sue "bastarde"(anche qui in positivo, ovvio...) origini:con passione, con impeto, con trasporto, come se volesse urlarlo a tutto il mondo, come se volesse dire "dè, Livorno è la città più bella der mondo, o per lo meno la più dannatamente incasinatamente cosmolpolita". Il che, amici concertisti, non è affatto poco in epoca di globalizzazione: noi dal cuore amaranto siamo "globalizzati da una vita!".
Ciao a tutti e scusate se ho usato toni troppo forti, d'altronde non sono nato altrove...
Alé Livorno, Alé Concerto; Alè al mondo. |
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