Lontani i litigi, le incomprensioni.
Remoti i non capisco, le discussioni.
Diradata la nebbia, quel muro sottile
che rese un rapporto quel niente infantile.
Le cose procedono, ora scorgo la terra,
starò sempre in mare ma non c’è più guerra
All’interno di me ricomincia a danzare
l’entusiasmo di chi si è deciso a mollare
le redini di un gioco che lo faceva star male
riuscendo a rinascere la voglia lo assale
di essere un uomo di nome e di fatto
di stare anche solo ma senza il ricatto.
Riscatto, invece, di questo si tratta
perché inconsciamente la pace è già fatta,
non serve spiegare, non conta chiarire,
se già si comprende che possa finire
qualsiasi momento, qualunque passione,
se due super magici cambian visione
sul mondo, sulle cose, sulle persone
quelle che contano, le mie son più buone!
Si alterano valori, si modificano i suoni
Cambiano le frequenze, le modulazioni
Io ascolto altra musica, il canto del mare
me l’ero scordato ma fa ancora sognare,
è come se intorno i suoni ovattati
lasciassero il passo ai nuovi arrivati.
Tu senti qualcosa che io non percepisco,
non è una canzone, non ho proprio il disco,
forse nessuno attualmente viaggia
verso quella metaforica remota spiaggia,
quella dei sogni, dove voglio approdare,
per scorgere solo il frastuono del mare.
Nulla tutto intorno, l’amico silenzio
una penna per scrivere e una boccia d’assenzio.

...ssssccccccc, ssssccc, ssssccc...