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claudio moica
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Inserito - 01/09/2005 :  17:02:00  Mostra Profilo  Visita la Homepage di claudio moica  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a claudio moica
Mi accorgo sempre di più come l’uomo, che si arroga la paternità della potenza terrena, sia una piccola cosa nei confronti del mondo. La capacità inventiva è riuscita a sgominare malattie secolari ma a provocarne altre, è stata capace di far volare l’uomo ma anche di farlo cadere, ha dato agi tanto che non riusciamo più a piegare le ginocchia se non frequentiamo palestre specializzate nella riabilitazione motoria, è riuscita a diminuire le distanze con apparecchi telefonici, informazioni televisive ma ci ha reso dipendenti da questi marchingegni. Abbiamo costruito centrali nucleari, modificato gli animali creando altre razze, ci siamo gonfiati le labbra per esorcizzare la morte. Tutto questo e altro pensando solo al nostro benessere personale tralasciando quello che il futuro ci poteva riservare, dimenticando che nulla si ottiene senza togliere ad altri. Ed ora colei che abbiamo violentato, trascurato, inquinato si vendica con tutta la sua forza. La città annegata che vediamo affiorare come un clandestino caduto in mare è il film della nostra modernità umiliata. È l'umiliazione della potenza industriale e tecnologica di fronte a un disastro cosiddetto naturale, che diventa disastro tale solamente perché si è abbatte su un mondo innaturale e quindi incapace di assorbirlo.
La superiorità materiale del mondo occidentale si rivolta oggi contro abitanti proiettati in 24 ore in un "Terzo Mondo" che non sanno come affrontare. Plagiati come siamo di un mondo cosiddetto civile che ci vede sempre più dipendenti da infrastrutture tecnologiche sarà difficile per chi ha subito la violenza di “Katrina” riuscire a riprendere la quotidianità. Nutrirsi, mangiare, soddisfare le esigenze più elementari, il pannolino, la formula, i medicinali, un cambio di biancheria, un sapone, divengono imprese inarrivabili, nella chiusura dei supermercati e dei negozi, un fatto che spiega la furia dei saccheggi alla quale anche molti poliziotti si sono uniti. Una comunità condizionata e dunque prigioniera del proprio sviluppo si trova costretta a vivere improvvisamente come profughi. Creature addomesticate dallo sviluppo ora sono costrette a un passaggio nello stato di natura. La legge della natura parifica ciò che l’uomo ha stravolto. E allora quale è il messaggio? I segnali sono tanti guerre che scoppiano ogni 2 minuti, eventi naturali di portata colossale, benessere economico che diminuisce causato dai governatori che ambiscono ad una popolazione ignorante, priva di cultura in modo da amministrare la cosa pubblica per profitti privati senza che nessuno possa capirne la maniera, animali che trasmettono nuove malattie all’essere umano (pensate se la febbre aviaria viene contratta da un uccello migratore sarebbe un disastro senza storia). Forse sarebbe ora di mettere freno a questo fermandoci a riflettere che facendo ognuno di noi a meno delle comodità potrebbe salvare quello che di sano è rimasto?

Claudio moica

Roberto Mahlab
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Inserito - 01/09/2005 :  17:53:35  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
Solo due giorni fa un interessante articolo sul Corriere della Sera dimostrava come il numero di conflitti armati sul nostro pianeta si sia ridotto in pochi anni da cinquantuno a venti e come i paesi in cui si riconoscono procedure democratiche siano divenuti i due terzi di quelli esistenti, da un terzo che erano pochi anni prima.
I disastri naturali, così come le guerre, hanno oggi copertura mediatica, cosa che non esisteva in passato, il che non significa che siano cresciuti di numero, ma solo che oggi si viene a sapere della loro esistenza e di quanto si portano appresso in termini di distruzione.

L'essere umano sta apprendendo a convivere con gli altri esseri umani e anche con la natura, cicloni e terremoti purtroppo fanno strage, ma è proprio la capacità mediatica oggi raggiunta che consente di salvare molte vite, fatto impensabile nel passato, gli abitanti di New Orleans fatti sfollare prima dell'avvento di Katrina. Non fu così per le povere vittime dello tsunami in Indonesia e Sri Lanka soprattutto, i villaggi isolati furono facile preda dell'onda assassina. Prima conseguenza della conoscenza di quanto accaduto e del perchè non si sia fatto in tempo ad avvisare le popolazioni di quei paesi è stata la decisione di diverse nazioni del sud est asiatico di dotarsi di apparecchiature di rilevamento che possano consentire un minimo di tempo di preavviso per permettere lo sgombero delle zone che uno tsunami sta per colpire, apparecchiature che già erano in dotazione ai servizi di soccorso delle zone costiere degli Stati Uniti e del Giappone, riconosciute a rischio già in precedenza.

Due fronti dunque rimangono aperti nel futuro dell'umanità : il conflitto armato e il disastro naturale.
Il primo fronte poco a poco si prosciuga con l'avvento della democrazia diffusa, il secondo sarà l'argomento che in sede scientifica soprattutto spingerà a trovare soluzioni che ci consentano di essere parte sempre vivente anzichè preda indifesa di rivolgimenti disastrosi.
E' vero che di fronte al terremoto di nono grado come alla frana di qualche pietra torniamo ad essere il piccolo spaventato essere umano degli inizi dei tempi, ma a differenza degli inizi dei tempi e del passato avviene che l'intera umanità si sente colpita da ogni cataclisma locale e invia aiuti e suggerimenti. Ogni male che colpisce qualcuno viene così sentito come male che colpisce tutti.

La conoscenza diviene l'arma per consentire all'essere umano di trovarsi a casa propria sul pianeta Terra, a volte è necessario cambiare stanza, a volte è necessario spostare un muro, l'equilibrio che ricerchiamo tra l'esistente, noi e la natura, a piccoli passi si avvicina, pur nella sofferenza, il motore del cambiamento e della ricerca del meglio.

Certo l'uomo è sempre lo stesso, povero piccolo uomo, quando piove si bagna, era così nell'anno uno ed è così nell'anno 2005, ma, anno dopo anno gli ombrelli crescono.

Roberto

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Inserito - 01/09/2005 :  22:51:46  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Reporter
Bello sentire ancora persone che esprimono concetti fondamentali sull'esistenza dell'uomo.
Come potete notare dai miei servizi sono una persona che osserva molto la natura e i sui movimenti.
Se badate quando avviene un terremoto o Tsunami o uragani nel giro di pochi mesi ai margini opposti o nei tratti concatenati dalle faglie ne risuceddono altrettanti con varie entita' catastrofiche.(osservate l'italia, si muove con lo stivale verso la spagna e strappa a nord.est nella zona delle dolomiti.
Pertanto il primo segnale e' stato il terremoto del friuli poi in campania e di recente nel centro italia......e' una cosa inevitabile.....
la posizione dei vulcani ed ex-vulcani dimostrano l'attuale geografia della penisola che e' in movimento dopo l'urto contro l'europa... non a caso la formazione delle alpi !!)
L'uomo deve capire che dovra' si lavorare per se stesso e la propria sopravvivenza ma dovra' anche lavorare per il pianeta terra.
Quindi e' inutile far sorgere citta' dove come nel caso Katrina da una parte c'e' il mare e dall'altra il missisipi.
La zona e' una ex-palude ossia ansa naturale di questo immenso fiume.
La zona e'inospitale, e anche se le statistiche dicono che certe zone sono sicure in quanto non accadono fenomeni da 50 o 100 anni nulla e' certo !!
Pertanto smettiamola con le statistiche umane e cerchiamo di non frodare (fregare) la natura.
Ricordiamoci che quello che prendiamo alla natura essa se la riprende !!!!!!
Un ultima cosa,l'uomo deve capire che galleggia su una zattera di terra in mezzo a 2/3 di acqua
e l'acqua non la si puo' fermare !!!!
Per i terremoti la crosta terrestre ha uno spessore di 13 km dopo di che c'e' il magma allo stato liquido !!
Quindi anche i potenti devono capire che certi svuotamenti del sottosuolo possono provocare ripercussioni in zone soggette a movimenti tellurici....!!!! (la zona del mar nero ne e' un esempio)
Ricordiamoci che siamo di passaggio.... e l'acqua e' un esercito imbattibile che se vuole ci puo' far scomparire in meno di 100 anni !!!

Questi fenomeni non mi fanno piu'nessun effetto, a parte la povera gente che ne viene coinvolta.
Ma per l'amor del popolo qualcuno spieghi a loro in che zone vivono !!
Sono sicuro che nessuno ci vivrebbe se sapesse un po' di geografia elementare !!
L'uomo ha un brutto vizio quello di non ricordare,pertanto studiate,leggete e informatevi sulla geografia ma sopratutto sulla storia, e tramandate il tutto ai vostri figli !!!

In attesa del prossimo evento catastrofico americano......
Los Angeles e Sant.Antonio !!!!


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Cittadino


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Inserito - 03/09/2005 :  22:05:52  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Reporter
Ancora una volta leggo strane cose....
perche' si, c'e' un'informazione piu vasta, che sia veritiera non e' questo il caso che voglio puntualizzare, ma una cosa devo dire:
basta; con queste cifre su tutto e su cosa;indicare il nuomero di morti i danni in milioni e milioni di dollari o euro.....basta !!!
L'informazione di oggi oltre che essere piu' veloce di una volta,e' volta ad ingigantire per fare odiens.....
ma,mi sembra che...........
siano stati forse i romani che RASERO AL SUOLO Cartagine e uccisero tutti gli uomini,stuprarono,rapirono, donne e bambini,e
le terre agricole furono bruciate e cosparse di sale per un raggio di 10/15 Km....?
Cartagine allora si stima potesse avere una popolazione di circa 10/15000 abitanti !!!

Ma allora non cera l'informazione di oggi.............

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Rosa di Turingia
Villeggiante



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Inserito - 07/09/2005 :  14:15:19  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Rosa di Turingia
C'e' un'altra rubrica di concerto di sogni che richiama il shakesperiano "ci sono piu' cose in cielo e in terra" ...
Comunque la vita continua, proprio il male che nelle disgrazie appare piu' evidente ed innegabile, ci fa riscoprire la necessita' di guardare oltre. La fede in questo offre un sostegno sorprendente. Ma comunque, in quel disastro che e' adesso la Louisiana, vedere l'oepra di chi porta i soccorsi, di chi aiuta a ircongiungere le famiglie, di chi organizza le scuole per questi bambini dove sono andati a finire adesso (perche' comunque la vita continua) e' proprio un bel segno.

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