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 Il Teatro dell'arcobaleno
 Lettera di Samar agli amici italiani
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Roberto Mahlab
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Inserito - 13/04/2005 :  22:22:25  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
In occasione dello spettacolo del Teatro dell'Arcobaleno che si è svolto mercoledi' sera al teatro Carcano di Milano, Samar Sahhar ha inviato una bellissima lettera agli amici italiani.
Concerto la diffonde volentieri. Chi volesse scrivere a Samar Sahhar a mezzo mail, può chiedere alla redazione di concerto di sogni l'indirizzo.
Ecco il testo della lettera.

Roberto Mahlab
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Inserito - 13/04/2005 :  22:27:08  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
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Lazarus Home for Girls

Carissimi amici italiani, avrei voluto con tutto il cuore essere tra voi, ma alcuni intoppi burocratici non me lo consentono. Per questo, sentendomi spiritualmente presente questa sera insieme agli amici del Teatro dell'Arcobaleno e alla mia grande amica Angelica, vi mando queste poche righe nella speranza di potervi incontrare in una prossima occasione.

Il mio nome è Samar Sahhar, ho quarant'anni e vivo a Betania, in Palestina. Per tutta la mia vita ho condiviso e cercato di migliorare le condizioni di vita di tanti bambini e bambine palestinesi. Attualmente sono responsabile di una casa di accoglienza per bambine abbandonate (Lazarus Home for Girls), ma gli inizi del mio lavoro si trovano nel 1971 quando i miei genitori, una delle poche famiglie cristiane di Betania, hanno fondato l'orfanotrofio Jeel al Amal (che significa "Generazione della speranza"). Presero in affitto una stalla e la trasformarono in una camera con l'intenzione di accogliere dieci bambini. Presto i locali si moltiplicarono e il numero di bambini arrivò a cento. Erano tutti orfani di uno o entrambi i genitori oppure si trovavano in stato di abbandono. Oggi la casa, che è diventata anche una scuola, ospita 300 bambini dai tre ai diciotto anni.

Da tempo mi ero resa conto che era necessario darsi da fare per aiutare anche le bambine orfane (che per motivi legati alla cultura islamica non possono essere ospitate insieme ai maschi), perchè l'educazione della donna è fondamentale per il futuro della società araba. Così, con l'aiuto del Signore, di tanta povera gente e di qualche benefattore anche italiano, è nato il progetto di Lazarus Home for Girls : la casa ospita oggi 32 bambine orfane e ragazze dai 3 ai 15 anni. Arrivano da noi tramite l'ufficio sociale di Betlemme, e qualche volta è stato possibile ospitare anche le donne violentate o imprigionate per diversi motivi e che non hanno nessun posto dove provare a ricostruire il loro futuro.

Per aiutare economicamente questa opera e poter dare da mangiare a tutti gli ospiti della Lazarus Home, nell'ottobre del 2003 si è iniziato il "progetto panificio", affittando un locale sempre a Betania. I macchinari sono stati acquistati in Israele, e dopo aver superato varie difficoltà economiche e burocratiche, palestinesi e israeliani hanno lavorato insieme per sistemare le macchine nel locale. Ora già si vende il pane con un triplice scopo : generare soldi, offrire posti di lavoro a quattro palestinesi, assicurare il nutrimento alle ospiti della Lazarus Home. Il mio sogno, condiviso da tempo con la mia grande amica Angelica Calò, è di poter fare e vendere il pane insieme, con la speranza di poter costruire e donare la pace insieme. Per questo l'abbiamo chiamato il pane della pace.

A tutti voi che avete la fortuna di vedere lo spettacolo Bereshit vorrei dire che quello che mi unisce agli amici del Teatro dell'Arcobaleno è la passione per l'uomo in ogni condizione, il desiderio di costruire un pezzo di futuro per chi si è lasciato alle spalle un passato di sofferenza e di violenza, e insieme la convinzione che la pace si edifica anzitutto educando e educandosi al rispetto degli altri e all'amore per la persona, quell'amore che noi cristiani abbiamo imparato dalla nostra tradizione e che Giovanni Paolo II ha testimoniato con passione per tanti anni. Vi ringrazio e vi abbraccio tutti.

Shalom, Salam, Pace, sono con voi con la mia anima

Samar Sahhar e tutte le ragazze di Lazarus Home, Betania

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