Andavo sempre al cinema, anche due o tre volte alla settimana. In questi ultimi anni le mie uscite si ridussero a due o tre uscite ogni tre o quattro anni o addirittura a nessuna uscita. In casa c'è una discreta raccolta di vhs e DVD. Ora, con l'abbonamento a SKY, ho anche la formidabile opportunità di rivedere alcuni film antichi di grande bellezza.
Non c'è che l'imbarazzo della scelta. Alcuni giorni si va in crisi, considerando irrinunciabile il grande Orson Welles nell'"Infernale Quinlan" o un Gene Kelly in stato di grazia nella poetica fiaba del paesino scozzese che si sveglia ogni cento anni per due giorni: Brigadoon.
Ci sono anche molti film di ultima generazione. Direi, a questo punto che, a parte il difetto di avere a volte un audio troppo basso il servizio sembra funzionare.
Prima o poi bisognerà inoltrare una protesta ben motivata a proposito del sonoro troppo basso al mio gestore.
I film su SKY , a parte questo difetto, che non compare sempre, sono perfetti e a volte in lingua originale. Ho fatto il paragone tra SKY e DVD con "Cantando sotto la pioggia".
Su SKY il film dura di più e le musiche risultano perfette. Se avete velleità artistiche potete anche pensare di copiare qualche passo di danza, ma attenzione, non cimentatevi con la scena del divano.
I tre ballerini, Gene Kelly, Donald O’ Connor e Debbie Reynolds ripeterono la scena ben quaranta volte di seguito prima di ritenersi soddisfatti.
Non fate la stessa cosa con il DVD come base. Non riuscireste a fare nemmeno un passo. Sembra che il film abbia premura di terminare e questo è un grande torto verso gli attori, visto che ancora dopo molti anni non hanno perso lo smalto.
Anche per questo dovrei inoltrare una protesta, non a SKY, ma all’editore del DVD.
Invece di protestare ho scoperto un’altra soluzione, suggerita dalla stagione.
Ferma restando l’attenzione sui film dei grandi maestri e passato il momento dei mondiali di calcio, che SKY ci propose, sono meno entusiasta.
La colpa è del caldo. La ventilazione che ottengo facendo circolare l’aria non basta.
Sulle mattonelle del balcone potrei cucinare una bistecca grigliata e ben rosolata, due uova al tegamino e un bel caffè. Preferisco, invece di cucinare, gettare preziosa acqua potabile sulle pietre roventi, anche se con un filo di rimorso, che cerco di soffocare, e questo ad ogni ora, se non voglio trasformata in fornace la mia abitazione. Ci sono vari modi per contrastare il disagio, uno di questi potrebbe essere l’abbandono della città finché dura l’emergenza.
Ci sarebbe anche l’uscita serale. Al “teatro di verdura” ad esempio non sono ancora stata, è in mezzo ai giardini di via Palestro in ambiente grandemente suggestivo. Ingresso gratuito con obbligo di prenotazione telefonica. E’ una delle sorprese che la nostra città riserva di tanto in tanto.
La grande scoperta però è stata quella l’aria condizionata.
E’ tutto cominciato per l’interesse per il film United 93. Scelto l’orario, eccomi arrivare. Trovo ben 14 gradi, ci pensate?
Visto l’esperimento riuscito, seconda sortita ieri per il film ”Radio America” . Questa volta la scelta è stata del tutto casuale, ma felice. Una Meryl Streep strepitosa, superata solamente dalla nostra Monica Vitti in "Polvere di stelle" e un cast formato anche dagli stessi attori di Radio America.
Ed ecco come nacque la serie dei film dell’aria condizionata ( o del golfino).
Elena Fiorentini