Mentre stava guidando , nei suoi lunghi spostamenti, aveva preso l'abitudine di telefonare ad un caro amico che pur vivendo nella sua stessa città non riusciva più ad incontrare.. "Ciao sono io, ti disturbo?"
"noo.. stavo finendo la solita scatola di cioccolatini..."
"Ah ok.. beh come va? che ne pensi della...
...
E qui i due amici ricominciarono a raccontarsi tutte le ampie riflessioni spesso condivise su situazioni politiche, personali e del comune progetto che da tanto tempo li anima
"In effetti non riesco a dedicare tutto il tempo che vorrei.."
"Beh non prendertela fortunatamente ci sono un sacco di persone in gamba e poi anche io tra un cioccolatino e l'altro.."
"Si tu dici cosi ma anche tu lavori un sacco.. stai inventando piu' prodotti innovativi tu che il MIT!"
"Sssstttthh.. non dirlo in giro altrimenti qualcun'altro trova il modo di venire a delinquere da queste parti...."
Mentre Lui che ogni venerdì faceva quella strada stava avvicinandosi all'ultima uscita dell'autostrada ecco emergere la domanda più importante..
"Vedi, oltre alle cose che faccio quando posso per tenere in ordine, mi manca moltissimo lo scrivere.. si mandare i racconti che scrivevo un tempo.. quelli che scrivevo di getto.."
"Ma guarda che è assolutamente normale, e poi tu il tuo racconto lo stai scrivendo tutti i giorni..."
"Scusa? cosa intendi...."
"Beh.. tu hai il "racconto di fronte"
A questo punto l'autore di questo racconto alza gli occhi dalla tastiera del computer ed osserva un pupazzetto a forma d'anatra, un sonaglino e uno strano tappeto che quando lo schiacci suona.. dietro si vede il passeggino comprato su ebay e appoggiato su di un angolo del tavolo il biberon dell'acqua.. un barattolo di omogeneizzato alle pesche vuoto e il cucchiaino morbido con la punta di silicone ancora umida..
E' vero.. ho il mio racconto di fronte.
Beppe Andrianò
Beppe Andrianò
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