R A S S E G N A A R G O M E N T I |
Elena Fiorentini |
In attesa di riparlare del carnevale 2006, vi invito a rileggere carnevale 2005. http://www.concertodisogni.com/mp/link1.asp?TOPIC_ID=7144 |
Elena Fiorentini |
O - o - O - V - v - V - O - o - O - V - v - V Viva viva il Carnevale
- 1 - Carnevale sta arrivando la cucina è in gran fermento, cenci, stracci, chiacchierate.
Oggi grande novità: prepariamoci a gustare il gran piatto di tortelli che la Mary ha cucinato.
Sono proprio un gran portento: sono belli da vedere, sono buoni da mangiare sono adatti agli ammalati
Son la gioia dei bambini, quelli grandi ed i piccini, delle nonne e dei nonnini, delle mamme e delle zie.
Degli zii e dei papà. filastrocca, ferma qua! ....EVVAI.... - 2 - Per i bimbi della scuola or continua questa fola: Se ogni tanto fate chiasso consolate le maestre i bidelli e il direttore.
"Un tortello, signorina?" "Posso?" " Prego, favorisca.... su, non faccia i complimenti
E se presto son finiti via col salto ... oplà.. in arrivo è un altro piatto O - o - O - 3 - Viva vivaa i tortelli della nostra cara zia da mangiare in compagnia.
I tortelli piccolini son per Toni e la Lisetta i tortelli rotondetti li offriamo ai bimbi grandi: Rosa, Lina e Giovanni se li pappano di gusto
ed a me che ho raccontato vuoto il piatto hanno lasciato.
Edited by - Elena Fiorentini on 01/02/2006 00:09:29
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Unamaschera tradizionale ***Gioppino è nato nella bergamasca, forse tra i contadini della piana che si stende sotto la città. Ha tre gozzi, come capitava sovente agli abitanti più poveri, che vivevano in città lontane dal mare e con alimetazioni prive di nutrimento. Gioppino appare nei teatri e nelle piazze dei villaggi, armato di un bastone nodoso, pronto a calarlo sulla testa dei bricconi. I ragazzini giù a ridere, perchè, malgrado le sue umili origini, Gioppino è un furbone di tre cotte e a lui i birbanti hanno il castigo che si meritano.Veste quasi sempre alla settecentesca, come Meneghino, il servo della domenica, che può essere considerato suo fratello. Porta un cappello a tre punte, il tricorno, e lega i capelli formando un codino. Parla sempre il dialetto bergamesco, gutturale, tronco e aspirato. Pensate che a Milano per dire: " Andiamo a vedere i burattini?" si sente dire:" Andiamo a vedere i gioppini?". E quando un bambino fa lo spiritoso per fare ridere i compagni, viene sollecitato così :"Su, su, non fare il gioppino"
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Gioppino
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Torta di ricotta per Carnevale *°*°*°*° Carnevale e compleanno dalle merende di zia Rosy Si potrebbe chiamare la Torta del 17 febbraio, perché è per questa data, la festa di compleanno di un bambino, che è stata modificata questa ricetta, che appartiene alla tradizione ebraica italiana.Il risultato è stato ottimo e la scenografia ha contribuito non poco alla riuscita della festa. E' bastata un po' di fantasia, un pochino di impegno (=tempo),per istallare i festoni colorati, preparati qualche giorno prima unendo degli anlli di carta di tanti colori, se si trovno, si possono fare scendere d flili leggeri tesi in aria le lanterne di carta giaponesi. La tavola per la merenda era stata preparata avvicinando alcuni tavolini da campeggio in modo da mettere i bambini a loro agio. Sulla tavola le confezioni dei succhi di frutta Hero, una vera goloseria con le varietà di frutta: i succhi erano di uva bianca, mirtilli, lamoni, aranciate. Immancabile la Coca Cola, anche se non apprezzata da tutte le mamme. Tovaglia, piatti bicchieri erano decorati con disegni di pagliacci e stelle filanti di tutti i colori. Le torte che ho preparate preparate erano due: la Sacher tarte,con confettur di albicocche, come a Vienna e la glassa preparata sciogliendo il cioccolato fondente a bagno-maria, senza l'aggiunta di acqua o latte e questa torta alla ricotta di cui vi dò la ricetta. O O V°VO O °V°V°O° O° V°V Torta del 17 febbraio - La dose della pasta frolla per sei persone: - 400 gr. di ricotta - 2 uova intere - canditi di tutti i colori che riuscite a tovare, bemn sminuzzati - scorza di limone gratuggiata - succo di un limone - un cucchiaio di farina - un rosso d'uovo per lucidare la pasta frolla. Stendere con il matterello un disco di pasta frolla sottile e metterlo nella tortiera ben imburrata e infarinata. Come preparare il ripieno. Passare la ricotta al setaccio in una terrina, mescolarvi i tuorli d'uovo con lo zucchero, la scorza gratuggiata, il succo del limone , i canditi, la cannella. Montare i bianchi d'uovo a neve fermissima e incorporarli con delicatezza insieme agli altri ingredienti. Ora il ripeno è pronto per essere versato sulla disco già posato nella tortiera. Con gli avanzi della pasta frolla preparare delle strisce che disporrete a grata larga, ripiegare tutt'intorno i bordi della pasta che verranno segnati delicatamente con la forchetta. Con il tuorlo d'uovo lucidare i bordi e la grata. Infornare nel forno moderato ( 180° circa) già preventivamente riscaldato e cuocere per circa un ora. La torta è una vera squisitezza se preparata il giorno prima e mangiat fredda. Le fette di torta con l'impasto bianco dove occhieggiano i canditi di tutti i colori danno ulteriore di allegria alla festa.se la pasta frolla è preparata con una margarina da pasticceria di ottima qualità , si avrà un dolce molto delicato.
vostra Zia Rosy Edited by - Elena Fiorentini on 13/02/2006 10:41:14 |
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* ** Mascherine trombette per i burloni un sacchetto di coriandoli colorati o bianchi, di moda per il Carnevale 2006 a Milano photo da E_Bay |
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Per chi non ha ancora il costume per l'ultimo giorno di carnevale , suggerisco un omaggio alla natura. Se c'è un gruppo di bambini alcuni possono impersonare gli " uomini albero " , altri possono diventare " bambini fiore " . per fare l'albero, potrebbe bastare un paio di pantaloni marroni accompagnati da una felpa o un pullover dello stesso colore
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continua L'uomo - albero L'occorrente. - un abbigliamento color marrone - cartoncino per i rami e le foglie - un cappello per la chioma - un foglio di carta velina verde o , in mancanza, carta crespa dello sesso colore) - nastro biadesivo - un vecchio cappello di paglia Il tronco Occorre vestirsi di marrone: ideale è una T-shirt con maniche lunghe e una calzamaglia per formare il tronco dell'albero. Va bene qualsiasi abbigliamento purchè possa ricorda il colore del tronco dell'albero. I rami e le foglie. I rami e le foglie da applicare alle braccia saranno da voi disegnati e ritagliati da un cartoncino flessibile su cui avrete prima di tutto tracciato i contorni da disegnare. Cercate le foglie cadute dagli alberi, ce ne dovrebbero essere ancora. Sono molto carine le foglie d'acacia o quelle degli ippocastani che forse si trovano ancora ai piedi degli alberi dei viali e delle piazze italiane. Ne appoggiate una sul foglio da ritagliare e ne ricavate tutti i modelli che desiderate. Dipingete i rami e le foglie con le tempere e un largo pennello. Fate asciugare bene, prima di provvedere ad applicarle con dei punti e con il nastro bi - adesivo, prima i rami alle maniche, poi le foglie, più delicate, ai rami del vostro costume. La chioma In Art Attach il bravissimo Giovanni ha spiegato come incollare numerose i pezzi di carta ad un palloncino per costruire una maschera.ottenuta la cartapesta avrete la base per pplicare la chioma verde. Va benissimo anche un cappello di paglia. Formare una grande massa verde e applicatela con varie numerose striscie di nastro biadesivo al cappello, che non deve rimanere invisibile. Le rifiniture Per rifinire il costume, cercate spillette che rappresentino farfalle, api , coccinelle da applicare al vostro costume, potreste nche coprire le scarpe con carta marrone. Una regola fondamentale Per quanto semplice possa essere il vostro costume è indispensabile metteta molta cura nella lavorazione di ogni particolare. |
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Un simpatico modo per divertirsi imparando Le maschere del museo 25 e il 26 febbraio e il 4 marzo laboratori al il “Leonardo da Vinci” di Milano. Carnevale al Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” (piazza S. Vittore 21, Milano). La prestigiosa istituzione culturale milanese si mette a disposizione di quanti vogliano creare gli accessori necessari per completare il vestito scelto per mascherarsi, oppure divertirsi giocando con il “Tangram” realizzato con l’argilla. Chi non ha ancora una maschera, inoltre, può disegnarla e colorarla; chi ama l’avventura, invece, può scoprire i segreti custoditi nella nave ammiraglia di Ferdinando Magellano. Diversi i percorsi dedicati al Carnevale all’interno del Museo.
Carnevale di Carta (i.lab Carta). Creare gli accessori necessari per completare il vestito; età consigliata dai 4 anni in su: sabato h 14, 16 e 17, domenica h 11, 12, 14, 16 e 17. Carnevale di Ceramica (i.lab Ceramica). Utilizzare l’argilla per realizzare il “Tangram”, antico gioco di origine cinese ottenuto scomponendo un quadrato in sette parti che, riassemblate, danno vita a una serie infinita di figure; età consigliata dagli 8 anni in su: sabato h 16, domenica h 10 e 16. Carnevale di Colore (i.lab Colore). Disegnare la maschera preferita e colorarla, ritagliando il contorno e annodando l’elastico per essere pronti a divertirsi con gli amici; età consigliata dai 4 anni in su: sabato h 17, domenica h 12 e 17. I segreti del Capitano (i.lab Al di là degli Oceani). Un viaggio all’interno della Trinidad, la nave ammiraglia di Ferdinando Magellano, alla scoperta dei segreti che custodisce: antiche mappe, stoffe, calici dorati, specchi da barattare con gli indigeni, la segretissima cabina del Capitano; un’esplorazione con l’aiuto di un custode molto particolare; età consigliata dai 4 anni in su: sabato h 14, 15, 16 e 17, domenica h 11 e 17.
Sono in programma inoltre divertenti e interessanti attività didattiche, visite guidate alle collezioni storiche, spettacoli teatrali e attività nei laboratori interattivi.
Tutte le attività sono incluse nel biglietto d’ingresso al Museo e prenotabili all’info-point il giorno stesso della visita. Info: tel. 02.48555 200 / 411; info@museoscienza.it; www.museoscienza.org Elena Fiorentini
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Carnevale Ambrosiano - 2006 -
Tra le caratteristiche che differenziano il rito ambrosiano dal rito romano, le principali riguardano la durata dell’ Avvento, che inizia dopo l’11 novembre e dura sei settimane, e la durata della Quaresima, che non inizia il mercoledì delle Ceneri ma la domenica seguente, sicché il carnevale ambrosiano dura quattro giorni più di quello romano. Quest'anno perciò l'ultimo giorno di carnevale, che si festeggiarà con grandi feste, cadrà
Sabato 8 marzo in concomitanza con la festa della donnaEdited by - Elena Fiorentini on 28/02/2006 19:30:02 |
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