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Il mio due giugno

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Stampato il: 14/12/2025

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Autore Tema: Elena Fiorentini
Oggetto: Il mio due giugno
Inserito il: 02/06/2004 15:59:48
Messaggio:

Il mio due giugno

è' anche legato al ricordo lontano del mio nonno-bis.
Era una persona saggia, un vero patriarca.Da noi bis-nipotini era molto amato.

Ricordo che avevamo la percezione del suo arrivo.
Uscivamo tutti e tre di scatto da casa esclamando :" E' arrivato. è lui, il nonno."
Avevamo l'udito molto sensibile, o c'era anche qualche cosa di più.
Portava la divisa grigia del Pio Albergo Trivulzio e usava un bastone di ferro su cui appoggiarsi.

***
**
Mio padre ci raccontò che il giorno in cui venne proclamata la Repubblica il due giugno con il tricolore senza lo stemma esclamò: "Ho aspettato tutta la vita questo momento. Ora posso anche morire."
Sembra una frase retorica, ma era sincera e sentita.
Continuò:
"Aveva fatto parte delle "Leghe contadine, la vita in campagna era durissima, e nel lodigiano la povertà era grande.Tutti cercavano di emigrare in città.
Restò vedovo. La vostra nonna-bis morì di parto e la perdita di una madre in campagna era una perdita immensa.Ci raccontava che ogni tanto passavano per le fattorie dei vedovi con il carretto con su i loro piccoli bimbi da affidare, vendere in sostanza, alle fattorie perchè avessero di che mangiare.IL vostro nonno-bis, cari bambini, dichiarò che avrebbe lottato al massimo ma non avrebbe mai, per nulla al mondo ceduto i suoi figli.
E così fu.

Domani,come omaggio alla festa della proclamazione della Repubblica, esporrò il tricolore, quello che fu cucito a mano alla fine della guerra dagli zii che erano fuggiti dalle persecuzioni della dittatura fascista, e che trovai nella casa che acquistai dai cugini.

Elena

Edited by - Elena Fiorentini on 04/06/2004 18:47:17

Replies:

Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 03/06/2004 19:56:47
Messaggio:

Il tricolore
realizzato a Trieste
per il due giugno.

da bambini
e ragazzi
delle scuole elementari e medie.

Edited by - Elena Fiorentini on 03/06/2004 20:00:39

Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 06/06/2004 10:28:40
Messaggio:

Abbiamo celebrato la proclamazione della Repubblica Italiana in seguito al referendum, che respinse la monarchia, responsabile di una terribile guerra, dell'abbandono della Nazione e di avere appoggiato una spietata dittatura, causa di lutti , deportazioni, efferatezze di varia natura.

I fatti che precedettero il due giugno poterono verificarsi solo dopo che ci fu l'intervento di una vasta operazione militare, sostenuta al Nord dell'Italia dall'azione dei partigiani, composti da militari di una Nazione allo sfascio, senza più capi, e Lascio la parola al giornalista del "Corriere della Sera" Paolo Virtuani.

OPERAZIONE OVERLORD

«Il giorno più lungo», l'operazione Overlord, in realtà avrebbe dovuto avvenire una settimana prima, il 31 maggio. Ma, a causa delle peggiori condizioni atmosferiche in vent'anni, lo sbarco venne rinviato al 5 giugno. Ventiquattro ore prima, i comandi alleati sotto la guida del generale Dwight Eisenhower decisero che le condizioni non erano ancora migliorate e l'attacco doveva essere rimandato all'alba del 6 giugno. Durante la notte del D-Day (significa Day-Day, cioè "il giorno esatto", in francese si dice Jour-J) iniziò un violento bombardamento e il lancio di paracadutisti (la 101ª e l'82ª divisione aerotrasportata americana e la 6ª britannica) nelle zone interne.Le spiagge della Normandia vennero suddivise in cinque settori: due di pertinenza americana (Omaha e Utah) e due inglesi (Sword e Gold) inframmezzate da una canadese (Juno). Non tutto andò come previsto, e soprattutto a Omaha gli americani trovarono una resistenza accanita, nonostante gli errori compiuti dagli alti comandi tedeschi (per esempio Hitler aveva dato l'ordine di non essere svegliato per nessun motivo prima delle 9).
Alla mezzanotte del 6 giugno, i risultati ottenuti erano ben inferiori agli obiettivi stabiliti dal comando alleato (la città di Caen doveva essere espugnata il primo giorno, ma cadrà soltanto dopo sei settimane di combattimenti feroci). Comunque era stata stabilita una testa di ponte e una massa imponente di soldati (150 mila) e di mezzi era riuscita a sbarcare. Al prezzo però di altissime perdite, quasi 6.200 tra morti e feriti: 3.881 a Omaha, 197 a Utah, 413 a Gold, 1.074 a Juno e 630 a Sword. Senza contare le truppe aviotrasportate, le perdite tedesche (tra 4 mila e 9 mila) e i civili francesi.

4 GIUGNO 1944: ROMA LIBERATA

Due giorni prima del D-Day gli alleati liberarono Roma «città aperta» dopo nove mesi di occupazione tedesca. Fu il risultato dell'avanzata alleata dopo lo sbarco in Sicilia nel luglio '43, della battaglia di Cassino e dello sbarco di Anzio e Nettuno, un obiettivo raggiunto dopo un pesante tributo di vite umane.
Paolo Virtuani

Edited by - Elena Fiorentini on 21/05/2006 00:18:37

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