Alice Baccalini e i suoi concerti
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da : Concerto di Sogni
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Stampato il:
18/12/2025
Tema:
Autore Tema: Elena Fiorentini
Oggetto:
Alice Baccalini e i suoi concerti La massima soddisfazione per un solista è di suonare con un'orchestra. Quando questa è formata da elementi di grande livello, ecco una grande ricompensa per tutti gli anni di studio. Nel suo prossimo concerto Alice debutterà con l'orchestra in un difficilissimo concerto di Luigi Dallapiccola, che fu composto per una bambina di undici anni,Muriel Couvreux, gli stessi anni di Alice.
Inserito il:
15/04/2004 00:28:39
Messaggio:
Alice, che già abbiamo sentito in concerto di sogni, suonerà di nuovo il 25 aprile prossimo in Sala Verdi al Conservatorio, questa volta con l’Orchestra Filarmonica, con il seguente il programma:
Luciano Berio – Requies (in memoria di Cathy Berebrian)
Luigi Dallapiccola – Piccolo Concerto per Muriel Couvreux
al pianoforte
Alice Baccalini
Johannes Brahms – Seconda Serenata in La maggiore op. 16
Chi volesse assicurarsi l’ingresso, che è libero, può prenotare i biglietti anche telefonicamente al numero 02762110214, ritirandoli 3 giorni prima.
Qui di seguito il link con i commenti e i brani di Alice del suo ultimo concerto.
http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=6508
L'intervista
http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=6709
http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=3742
Elena Fiorentini.
Edited by - Elena Fiorentini on 15/04/2004 08:17:28
Edited by - Elena Fiorentini on 13/09/2004 21:16:50
Replies:
Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 12/09/2004 12:30:36
Messaggio:
Nuovi incontri con Alice: ieri a Verona al santuario N.S. di Lurdes.
Sabato prossimo sarà a Portofino con lo stsso programma.
I dettagli del concerto in "Concerti Concorsi e iniziative" al seguente indirizzo:
http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=9212
Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 13/09/2004 21:20:22
Messaggio:
dal quotidiano di Verona "L'Arena"
la critica di Fabio Zannoni
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Al piano Alice Baccalini sfodera tecnica e interpretazione
Il più delle volte quando ci si trova di fronte all’esibizione di un «enfant Prodige» ciò che colpisce sono le abilità tecniche e le capacità di destreggiarsi di questi piccoli musicisti in repertori che richiedono grande agilità e virtuosismo; repertori pensati per mettere in evidenza tali capacità e che spesso non pongono grandi problemi musicali di carattere interpretativo.
Non così per il programma che la pianista undicenne Alice Baccalini ha presentato in un breve ma intenso concerto che inaugurava un’esposizione di icone russe, al santuario della Madonna di Lourdes. La giovane pianista si è infatti presentata aprendo il concerto con il «Prelude» e il «Clair de lune» dalla Suite bergamasque di Debussy per cimentarsi quindi con l’atonalismo dello Schönberg dei Sei piccoli pezzi op.19 e chiudere con la beethoveniana Patetica.
Ed è già con Debussy che Alice riesce mirabilmente a tratteggiare con nettezza di contorni e senso dell’unità discorsiva quella rapsodicità e la frammentarietà di un discorso sospeso nel tempo, che caratterizzano il linguaggio debussiano. Stupisce il senso di matura introspezione di pagine così musicalmente complesse e la capacità di far emergere, come nel «Clair
de lune», un senso di una cantabilità aerea e distesa. Una ragazzina che dimostra nel suo approccio strumentale una notevole capacità di concentrazione (anche in un ambiente spesso disturbato da voci e telefonini) riuscendo a dare una visione di queste pagine una lettura venata di un pathos leggero e che in Schönberg si manifesta come spogliata di implicazioni drammatiche a tinte forti. E’ un senso di attesa sognante che traspare in questa sua esecuzione dei «Sei pezzi», la concezione aforistica di questa musica ne è quindi tratteggiata con perizia e chiarezza del disegno.
Il gesto strumentale di Alice è come venato, nella sua precisione e anche nella sua impressionante abilità tecnica, da un senso di ingenua e spontanea leggerezza. Anche nella «Patetica», eseguita mirabilmente, c’è un notevole controllo del materiale e dell’unità discorsiva anche qui senza esasperare in maniera netta e drammatica i contrasti. Alla sua età dimostra anche di avere a disposizione molto repertorio: tra i diversi bis concessi alle acclamazioni del pubblico una svolazzante danza fantastica di Shostakovitch ed un fluido ed agilissimo studio chopiniano.
Fabio Zannoni
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