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Il micino curioso

Stampato da : Concerto di Sogni
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Stampato il: 13/12/2025

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Autore Tema: luisa camponesco
Oggetto: Il micino curioso
Inserito il: 12/02/2009 16:44:44
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Il micino curioso

( liberamente tratto da un racconto russo)

Tatiana viveva in un paesino circondato da boschi e montagne, ma non avendo fratelli e sorelle si sentiva sola e spesso malinconica. La zia Maruska, un giorno le regalò un micetto, lo coccolava e tutti i giorni passeggiavano nel giardino arrivando fino al cancello poi tornavano indietro.
Il micetto, però, vispo e curioso si domandava cosa mai ci fosse al di là di quel cancello e il desiderio di esplorare prese il sopravvento sulla prudenza così, un bel giorno, decise di fare una passeggiata molto più lunga.
Che meraviglia quel bosco, si divertì ad inseguire farfalle e non si accorse di essersi allontanato troppa da casa. La sera scese improvvisamente e poi la notte buia, buia. Si mise a piangere disperato. Un coniglietto che passava da quelle parti lo udì.
- Ma perché piangi?
- Mi sono perso e ho tanta fame.
- Allora vieni a casa mia, mia mamma sta preparando la cena.

Tutto contento micetto lo seguì, giunti alla tana, mamma coniglio aveva preparato un bel piatto di insalata, ma micetto non riuscì a mangiarla e tornò a piangere.
- Figliolo caro – disse mamma coniglio – forse è uno scoiattolo, accompagnalo all’albero grande, magari la sua mamma è proprio là.
Coniglietto e micetto tornarono nel bosco e raggiunsero di corsa l’albero grande.
- Adesso devi arrampicarti, la tua mamma sarà in pensiero.
Micetto si arrampicò sull’albero con gran fatica fino a raggiungere l’ingresso della casa degli scoiattoli.
- Mamma è arrivato un ospite!
- Offrigli delle ghiande.

Mamma scoiattolo, indaffarata non aveva fatto caso al nuovo arrivato. Micetto non riusciva a rompere le ghiande e fini con lo sparpagliarle dappertutto.
- Ma cosa succede? – mamma scoiattolo finalmente si accorse di Micetto.
- Non riesco a mangiare le vostre ghiande, e continuo ad avere fame.
- Allora cosa vuoi mangiare?
- Mi piacerebbe mangiare un topolino.
- Allora sei un riccio, domani andremo a cercare la tua famiglia adesso dormi tranquillo.
Il mattino seguente, come promesso, la famiglia Scoiattolo accompagnò micetto dai ricci.
- Signora Riccio! – disse mamma scoiattolo – le ho portato uno dei suoi figli.
Mamma riccio era sdraiata accanto agli altri piccolini.
- Vai subito a mangiare poi vieni qui con noi!
Sul tavolo c’è proprio quello che desiderava. Finalmente si sfamò e, contento di aver trovato la sua famiglia si accoccolò vicino a loro.
- Mi avete punto! – urlò micetto.
Mamma riccio lo guardò per bene.
- Ma tu non sei un riccio, vattene via di qui!

Micetto, disperato si mise a miagolare per tutta la foresta. Un corvo tutto nero si posò su di un ramo basso.
- Cosa ci fa un gatto nel bosco?
- Un gatto? Sono un gatto?
- Ma certo che si un gatto! Da dove vieni?
- Non so di preciso, ma da una casetta vicino al bosco
- Allora seguimi ti accompagno io.
Micetto non se lo fece ripetere due volte e si mise a correre seguendo il volo del corvo.
Finalmente vide il cancello della casa e subito riconobbe Tatiana, la sua padroncina che piangeva disperata per aver perso il suo micino.
Micetto incominciò a miagolare più forte, Tatiana aprì il cancello e micetto gli volò fra le braccia .

La foresta per quanto bella fosse non era bella come la sua cuccia morbida e calda.




Luisa Camponesco


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