La trama.

Luca, soprannominato Principe, è il capo dei più scatenati ultrà romanisti. Dopo due anni trascorsi in carcere per un episodio di violenza, torna in libertà alla vigilia di una partita di calcio tra la squadra della Roma e quella della Juventus.
Red, il suo migliore amico, e Cinzia, che era la sua ragazza, non trovano il coraggio di dirgli che si amano e hanno progettato di trasferirsi insieme a Terni, dove sperano di trovare lavoro.

Il gruppo degli ultrà parte per Torino. Red accetta di condurre con sè Fabio, il fratellino undicenne di Cinzia, appassionato tifoso.

Durante il viaggio in treno Principe si vanta davanti all'amico degli ardenti rapporti amorosi che dice di aver avuto con Cinzia.
Alcuni amici alludono al probabile trasferimento di Red a Terni, questi trova finalmente il coraggio di confessare a Principe la verità. La mattina seguente, arrivati a Torino, gli Ultrà romanisti sono accolti da una sassaiola prima ancora di scendere dal treno. Ad attenderli alla stazione ci sono la polizia e gli ultrà juventini che avevano preparato l'agguato. I tafferugli causano lunghi accertamenti in questura, in modo che i romanisti giungono allo stadio quando la partita è già iniziata. Nei locali dei gabinetti pubblici scoppia la battaglia . Durante un duro corpo a corpo con un nemico, Principe ferisce col coltello lo Smilzo, un buon ragazzo timido e infantile che era accorso in suo aiuto. Il ragazzo muore fra le braccia di Red, che accusa, davanti agli amici, Principe di essere colpevole di quella morte. Principe nega la sua responsabilità, e, divelti alcuni tubi, per usarli come spranghe, guida i più scalmanati alla vendetta.