Ho visto gli spettatori piangere per la commozione mentre si svolgevano le gare, qualsiasi fosse l'atleta. Ho rivisto in televisione gli spettatori che a Sauze d'Oulx erano seduti davanti a me assistere ad una gara di un'altra disciplina. Molti si sono recati in Piemonte in vacanza, una vacanza molto costosa, per assistere a tutte le gare.

Ho visto a " Striscia la notizia " una delegazione dell'Associazione dei Tibetani in Italia che insieme al loro loro piccolo fragile Lama erano impegnati in uno sciopero della fame per attirare l'attenzione dei giornalisti delle Olimpiadi sulla violazione costante dei diritti umani nel Tibet. Hanno ottenuto la promessa di un interessamento. Si sono fidati delle Olimpiadi come veicolo fondamentale per fare arrivare la lorovoce di popolo da sempre pacifico.
C'è molto da meditare. Domani sarà l'ultima imperdibile giornata. Tutto è andato molto al di là ogni più rosea previsione. Merito degli Italiani? Il sollievo nel vedere in questi atleti delle persone semplici, dopo gli snobismi dei personaggi che sono la caricatura di uomini e donne propinateci ogni giorno dai media.

Ricordate la ragazza che nell'intervista ha confessato:" Non so come andrà, non ho avuto molto tempo per allenarmi" , ricordate la bimba corsa incontro alla madre , vincitrice della medaglia d'oro, la gioia degli acrobati, dello sci, dello snow board e del bob, dello slittino, i più scatenati fra tutti sembravano gli sciatori del freestyle, il cinese che rideva come un matto e salutava tutti dopo quei paurosi salti. Merito del Toroc? certo, ma anche di qualche cosa di molto diverso: una speranza nascosta negli animi delle persone. Malgrado gli annunci di eventuali atti violenti sui civili e sugli atleti,la certezza comunque di essere sorvegliati,non ha scoraggiato migliaia di persone a raggiungere i più disparati luoghi tra le montagne innevate.
E adesso, amici miei, d'ora in avanti prima di andare a riposare un " toe loop "oppure un " triplo axel" non me lo leva proprio nessuno.